Claudio Ranieri inaugura il suo terzo mandato alla guida della Roma: ambizione, flessibilità tattica e legame con i tifosi al centro del progetto.
L’era del “Ranieri Ter” ha ufficialmente preso il via. Il tecnico testaccino torna per la terza volta sulla panchina della Roma, con una conferenza stampa che ha segnato l’inizio del nuovo corso. Ieri pomeriggio, Ranieri ha diretto il suo primo allenamento a Trigoria, approfittandone per conoscere il gruppo, anche se privo di diversi nazionali.
Ranieri ha sottolineato il suo legame speciale con il club: “Avevo smesso di allenare, ma sarei tornato solo per la Roma o per il Cagliari. Il fato ha voluto che fossi qui. Questa è casa mia, e finirò qui la mia carriera”. Ha inoltre evidenziato la sintonia con la famiglia Friedkin, lodandone l’impegno economico e la volontà di riportare la Roma ai vertici: “Loro amano questa squadra e vogliono il meglio per il club. Adesso tocca a noi mettere tutto al posto giusto”.
Tra gli obiettivi principali del tecnico c’è il recupero dell’ambizione e dell’energia, sia in campo che tra i tifosi: “Voglio una Roma con il sorriso e la rabbia, unita ai suoi tifosi. Chiedo al pubblico di sostenerci durante le partite, perché i fischi non aiutano nessuno”.
Sul piano tecnico, Ranieri si è detto flessibile: “Non ho un sistema fisso, cambio in base alle esigenze. Giocheremo a tre, a quattro o a cinque, a seconda della situazione”.
Infine, il tecnico ha assicurato la massima libertà nelle scelte: “Io decido chi gioca, senza interferenze. Dybala? È di un’altra categoria, lo farei giocare sempre”. Ora l’obiettivo è riportare entusiasmo e competitività in un ambiente che cerca di ritrovare la propria identità.