La 23° giornata di Serie A si apre con il clamoroso crollo della Roma e di Zeman: all'Olimpico il Cagliari passeggia sulle macerie della squadra giallorossa e si impone per 4-2.
Grottesca e tragicomica la prestazione della Roma, una formazione allo sbando e probabilmente senza più la fiducia nei confronti della guida tecnica, con l'allenatore boemo che ha dichiarato di non volersi dimettere ma che comunque andrà incontro a ore cruciali per il suo futuro in panchina, visto che Franco Baldini ha ammesso che a ore ci sarà una riunione per discutere della pessima situazione di classifica. Cinque punti nelle ultime sette giornate di campionato, con sedici gol subiti, sono dati allarmanti che potrebbero anche costare l'esonero al tecnico, già messo in forte discussione durante la settimana e oggi definitivamente abbandonato anche dalla tifoseria, che durante il tracollo della ripresa ha esposto un eloquente striscione contro il boemo. Per la Roma è stato un disastro: il Cagliari ha dominato per novanta minuti, e l'1-1 dell'intervallo non deve ingannare perché i sardi avrebbero potuto già segnare un buon numero di reti nella prima frazione.
PRIMO TEMPO
Punteggio sbloccato dopo neanche tre minuti, quando un lungo lancio dalle retrovie di Conti (per una volta non in gol contro la squadra dove è cresciuto e dove il padre è diventato una leggenda) fa involare Sau nelle solite praterie concesse dalla retroguardia zemaniana, dribbling a disorientare Marquinhos e assist arretrato per Nainggolan, che anticipa il disattento Tachtsidis e supera Goicoechea con un tocco di destro. Dilettantesca la linea difensiva romanista: Sau, allenato due stagioni fa da Zema sfiora lo 0-2 solo davanti al portiere uruguayano (conclusione fuori) e Ibarbo spreca un paio di potenziali ripartenze tanti contro nessuno, questo permette alla Roma di rientrare in partita e, dopo le proteste per un calcio di rigore non concesso da Romeo, raggiunge il pari con il capitano Francesco Totti, che al 35' su punizione buca la barriera e trova una non perfetta parata di Agazzi.
SECONDO TEMPO
Non c'è storia però nella ripresa, anche perché dopo appena trenta secondi succede un qualcosa di incommentabile: un innocuo cross di Avelar, dal fondo e sul secondo palo, transita nell'area piccola con solo maglie giallorosse nelle vicinanze, Goicoechea va in presa sul pallone ma ricadendo incredibilmente se lo fa sfuggire e goffamente lo spinge in rete per quello che si può considerare senza problemi come il più folle autogol della stagione, roba che Mai Dire Gol potrebbe farci intere trasmissioni. Emblematica, subito dopo l'orrore del portiere uruguayano fortemente voluto da Zeman, l'inquadratura tv di Stekelenburg seduto in panchina, con l'estremo difensore olandese tornato da Londra dopo che non si è concretizzato il suo trasferimento al Fulham nell'ultimo giorno di calciomercato. Da qui in poi è un monologo rossoblu, i sardi approfittano della crisi totale da parte degli avversari e infieriscono senza pietà per vendicare lo 0-3 a tavolino della gara di andata, al 53' Sau fa tris deviando in rete di testa (lui che è alto 169 centimetri) un cross dal fondo di Ibarbo e fa scoppiare la dura contestazione da parte del pubblico dell'Olimpico, che se la prende con società, giocatori (Tachtsidis, Goicoechea e Osvaldo i più fischiati) e allenatore. Nel frattempo il Cagliari fa quello che vuole, Thiago Ribeiro prende un palo da fuori area e poco dopo (71') lo stesso legno lo colpisce Sau con un delizioso pallonetto dal limite, ma sulla ribattuta il primo ad arrivare è Francesco Pisano che, con la difesa giallorossa immobile, di sinistro trova il suo primo gol in carriera a oltre otto anni dal debutto da professionista. Inutile se non per le statistiche il 2-4 definitivo di Marquinho al 93': è lo stesso risultato, con lo stesso arbitro, della gara giocata un anno fa al Sant'Elia.
Terza vittoria stagionale per il Cagliari fuori casa e terza sconfitta interna in campionato per la Roma, sempre più lontana dalla qualificazione alle coppe europee e sprofondata al punto più basso della gestione americana (Luis Enrique l'anno scorso alla 23° giornata aveva un punto in più). Per Pulga e López invece c'è la soddisfazione di un successo prestigioso e di una striscia positiva che sale a quattro partite, con due vittorie e altrettanti pareggi che hanno ritirato fuori il club del presidente Massimo Cellino dalla zona retrocessione, ora distante sei lunghezze.
IL TABELLINO
Roma (4-3-3): Goicoechea; Piris, Burdisso, Marquinhos, Dodô; Bradley, Tachtsidis (60' De Rossi), Florenzi (60' Marquinho); Lamela, Osvaldo, Totti. Allenatore: Zeman
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; F. Pisano, Rossettini (77' Perico), Astori, Avelar; Ekdal, Conti (81' Casarini), Nainggolan; Thiago Ribeiro (88' Cossu); Sau, Ibarbo. Allenatore: Pulga
Arbitro: Andrea Romeo di Verona (Giachero – Costanzo; La Rocca; Gervasoni – Merchiori)
Reti: 3' Nainggolan, 35' Totti (R), 46' aut. Goicoechea, 53' Sau, 71' F. Pisano, 93' Marquinho (R)
Ammoniti: Nainggolan, Avelar (C), Tachtsidis, Piris, Lamela (R)
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