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Deviazioni su deviazioni nei gol segnati ieri sera al San Paolo, da parte di Insigne e Buonaventura. Gli episodi stanno ultimamente danneggiando il Napoli che non riesce a ritrovare il primo posto. Calo incredibile lì davanti per gli azzurri, ora la situazione scudetto si fa critica.

 

Siniša Mihajlovic si prende una piccola vendetta per quel famoso 0-4 di un girone fa al Meazza, la più sonora sconfitta del Milan in questa annata, anche se quel periodo era decisamente no per i rossoneri. I tempi sono cambiati, il tecnico serbo si è armato di pazienza e volontà, cambiando un organico in confusione in uno preciso e disciplinato, basti vedere il caso Balotelli. Col 4-4-2 annulla completamente il 4-3-3 di Maurizio Sarri, che ormai è in affanno già da un mese. Dall'altra parte, nel Napoli, invece è crisi totale, la forma fisica è precaria e si vede, se non segna Higuaín o Insigne è dura. La difesa tiene bene, Koulibaly migliore in campo per l'ennesima volta, più volte blocca i guizzi di Niang o Bacca, anche lui nullo questa sera.

PRIMO TEMPO

La sfortuna delle deviazioni persegue il Napoli, anche questa sera non perdona con quel gol di Giacomo Bonaventura al 44' su cross di Honda sporcato da Koulibaly, che prima e dopo gioca una partita praticamente perfetta. Sei minuti prima Lorenzo Insigne da fuori area aveva tentato un forte destro che, sporcato da Abate, aveva mandato il giovane portiere Donnarumma fuori causa. Più fortuna che errore dell'estremo difensore rossonero, ma il vantaggio azzurro è un illusione e conferma le difficoltà a fare gioco e creare azioni contro la difesa schierata milanista, che concede pochissimo.

SECONDO TEMPO

Dopo l'intervallo segnato dal gol subito il Napoli crea ma non concretizza, mentre il Milan difende bene senza però incidere, contento di un buon punto in un campo difficile. Mertens ha la più grande occasione della ripresa, colpendo un palo in diagonale a Donnarumma battuto, ma nel finale ci sono brividi per gli azzurri, Niang riesce a involarsi verso Reina, entra nell'area azzurra da sinistra e prova un diagonale rasoterra che transita davanti allo specchio finendo in fallo laterale. Sarri nervoso richiamato più volte da Banti alla fine viene cacciato, il tecnico amareggiato e già consapevole della serata, va a vedersi la partita in tribuna con tanto di immediata sigaretta accessa. Allo scadere ci prova Higuaín ma manda a lato complice una deviazione di Zapata non vista, mentre El Kaddouri nel recupero calcia addosso a Donnarumma.

Triplice fischio e tutti a casa, il Napoli non sorpassa la Juventus che, incredibilmente, si è fermata contro il Bologna. Il Milan non lascia sfruttare questa occasione e continua la sua lotta per il terzo posto. Sì, ora questo terzo posto ormai lo deve considerare anche il Napoli, se continua così e non fa risultato a Firenze con i viola a -4 c'è davvero il pericolo di un crollo verticale, proprio come è successo nella stagione scorsa. C'è da dire un'ultima cosa, da tre partite, Gonzalo Higuaín va a secco. È un dato che comincia a preoccupare il popolo azzurro: se non segna lui, il Napoli non va avanti.

[Immagine presa da www.gazzetta.it]