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Al Bentegodi finisce 2-0 per il Chievo, una doppietta nella ripresa di Valter Birsa manda KO una pessima Inter. Esordio deludente per Frank de Boer e Antonio Candreva nei nerazzurri.

 

Non si poteva certo chiedere a Frank de Boer di rivoltare l’Inter come un calzino in neanche due settimane di lavoro, ma oggettivamente la prima dei nerazzurri poteva e doveva essere di gran lunga superiore rispetto al poco e niente visto stasera. Comincia col piede sbagliato l’avventura del tecnico olandese subentrato a Roberto Mancini solo lo scorso 8 agosto, con una sconfitta nel debutto ufficiale che mette in mostra tante lacune già viste durante la scorsa stagione ed evidentemente non ancora corrette né dal mercato né dalle idee del nuovo allenatore. L’Inter ha giochicchiato nel primo tempo, presentandosi con un cervellotico 3-5-2 che sembrava ricalcare quello visto agli Europei con l’Italia, ossia con un esterno offensivo a destra (Candreva) e uno difensivo a sinistra (Nagatomo), ma rispetto agli Azzurri in Francia la manvora interista non è mai stata fluida e la difesa ha spesso fatto acqua, soprattutto con Ranocchia che ha confermato tutti i suoi limiti. Il Chievo, che invece conferma quanto di buono fatto vedere nella scorsa stagione e prosegue giocando a memoria con 10/11 già visti fino allo scorso maggio, ha avuto vita facile a contenere gli assalti avversari (solo una vera grande parata del rientrante Stefano Sorrentino, su una mischia al quarto d’ora del primo tempo) e ha colpito a freddo nella ripresa con Valter Birsa, mancino purissimo che è andato a segno due volte col destro, e se il primo era su un contropiede ben organizzato con la difesa dell’Inter scoperta il secondo è stato un suo lampo di genio, un tiro a giro da fuori area che ha lasciato immobile Handanovic. Male l’Inter dietro e male l’Inter davanti: Icardi non l’ha vista mai, Candreva non ha azzeccato un cross e i subentrati non hanno cambiato la partita: per de Boer ci sarà tanto da lavorare e la Serie A non aspetta, perché le rivali hanno già fatto punti.

PRIMO TEMPO

I tifosi dell’Inter (ma non de Boer) avevano molta paura della presenza di Ranocchia al posto dello squalificato Murillo e dopo tre minuti e mezzo il difensore rientrato dal prestito alla Sampdoria non fa nulla per smentirli, lasciando sfilare centralmente un pallone sanguinoso e falciando Meggiorini che gli aveva preso il tempo, inspiegabilmente Irrati lascia proseguire negando una solare punizione dal limite al Chievo. L’Inter, schierata col 3-5-2 con D’Ambrosio più accentrato al centro della difesa, si fa vedere due volte intorno al quarto d’ora, con un destro rasoterra da fuori di Éder smanacciato da Sorrentino in corner e dalla battuta corta verso Kondogbia una sponda di Miranda per Icardi anticipato dal portiere che fa nascere una mischia con doppia occasione, tiro di D’Ambrosio ribattuto da un difensore e miracolo di Sorrentino sulla respinta di Ranocchia a botta sicura. Fa fatica però la formazione ospite a imporre il proprio gioco, il Chievo si copre bene e riparte con discrete idee, creando una chance enorme al 40′ con bel filtrante centrale di Castro che taglia fuori la difesa interista, Meggiorini si inserisce ma strozza il tiro col sinistro e lo manda a lato. Nel recupero punizione di Éder deviata da Cesar in barriera, senza che ci sia il tempo per  battere l’angolo.

SECONDO TEMPO

Dopo tre minuti e mezzo del primo tempo il Chievo si era quasi trovato davanti alla porta e dopo tre minuti e mezzo della ripresa il Chievo stavolta colpisce. In contropiede il pallone viene giocato sulla destra per Cacciatore che dalla linea di fondo rientra su Medel e mette in mezzo, Valter Birsa finta il tiro mandando per terra sia Ranocchia sia D’Ambrosio e poi incrocia col destro per superare il suo connazionale Handanovic. La partita si mette sui binari perfetti per i gialloblù, che possono così gestire il match a proprio piacimento, anche perché nel frattempo l’Inter non cambia ritmo e non trova nemmeno grosse risorse dalla panchina (Perišic sostituisce lo spento Candreva, Brozovic rileva Banega e nel finale Palacio prende il posto di Éder, ma nessuno brilla), di occasioni ce ne sono poche e praticamente tutte sugli sviluppi di calci piazzati, con battute di Banega che non trovano la deviazione in porta di un compagno. All’81’ il Chievo sigilla una prestazione di valore con il raddoppio, Valter Birsa inganna anche Medel, si porta di nuovo il pallone sul destro e da circa venticinque metri fa partire una traiettoria a giro che si insacca nell’angolino basso, Handanovic resta immobile e l’ex Milan può celebrare la doppietta che chiude i conti. Per l’Inter una sponda di Palacio verso Icardi viene smanacciata da Sorrentino, dall’altra parte Handanovic alza in corner un colpo di testa di Inglese, c’è anche una deviazione sottomisura di Ranocchia che non trova la porta ma di tempo non c’è più.

Dopo quattro stagioni in cui non aveva mai subito gol al debutto l’Inter ritrova la sconfitta alla prima partita ufficiale, come accaduto l’ultima volta nel 2011-2012 in casa del Palermo (4-3, da calendario era la seconda giornata perché la prima era stata rinviata), e proprio contro i rosanero ci sarà una prova d’appello domenica prossima per evitare di arrivare alla sosta con i processi già in corso. Per il Chievo invece sono tre punti d’oro per consolidare l’ottimo lavoro fatto da Maran, la settimana prossima contro la Fiorentina ci sarà un tentativo di conferma.

IL TABELLINO

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Cesar, Gobbi; Castro (62′ N. Rigoni), Radovanovic, Hetemaj; Birsa (86′ Parigini); Inglese, Meggiorini (76′ Pellissier). Allenatore: Maran
Inter (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, Ranocchia, Miranda; Candreva (61′ Perišic), Banega (70′ Brozovic), Medel, Kondogbia, Nagatomo; Icardi, Éder (75′ Palacio). Allenatore: de Boer
Arbitro: Massimiliano Irrati della sezione di Pistoia (Manganelli – Pegorin; Gava; Guida – Ghersini)
Reti: 49′, 81′ Birsa
Ammoniti: D’Ambrosio, Medel, Brozovic, Kondogbia (I), Meggiorini, Radovanovic (C)

[Immagine presa da ilgiorno.it]