Palladino analizza la sconfitta contro il Como: “Iniziato bene, poi ci siamo allungati troppo. Mi prendo la responsabilità, niente drammi
L’allenatore viola ha esordito facendo i complimenti al Como per la prestazione di coraggio e personalità. Palladino ha ammesso che la Fiorentina aveva iniziato bene, creando occasioni per sbloccare il match, ma senza riuscirci. Successivamente, la squadra si è allungata troppo nel tentativo di trovare il vantaggio, concedendo spazi alle ripartenze avversarie. “Loro attaccavano la profondità, dovevamo rimanere più compatti. Abbiamo pagato una disattenzione su calcio piazzato”, ha dichiarato. Nel secondo tempo ha provato a dare una scossa, chiedendo ai suoi di giocare con maggiore aggressività, ma senza successo. “Mi prendo la responsabilità per non aver trasmesso l’energia giusta alla squadra”, ha aggiunto, sottolineando la necessità di riscattarsi già dal prossimo match.
Sull’assenza di un vice Kean, Palladino ha difeso la scelta societaria di non intervenire sul mercato di gennaio. Ha elogiato la prova di Zaniolo, schierato in un ruolo non suo, e quella di Beltran, sottolineando che, con un episodio favorevole, la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa. “Se Zaniolo avesse segnato parleremmo di altro… Ha fatto quello che gli ho chiesto”.
Il tecnico ha poi risposto alle dichiarazioni di Pongracic, che aveva evidenziato le difficoltà della Fiorentina quando deve fare la partita. Palladino ha riconosciuto il problema, spiegando che la squadra ha avuto un buon approccio, ma ha perso fiducia dopo alcune azioni gestite male. “Abbiamo avuto tanto possesso nel secondo tempo, ma sterile. Dobbiamo migliorare”.
Sulla scelta di schierare Cataldi dal primo minuto e Fagioli sulla trequarti, Palladino ha chiarito che si trattava di una necessità dettata dall’assenza di Gudmundsson, reduce da una settimana di febbre. “Era l’unica soluzione che avevamo”. Lo stesso Gudmundsson, entrato nel secondo tempo, ha poi subito un infortunio alla schiena, aumentando le difficoltà della squadra.
Infine, ha parlato delle disattenzioni difensive e della necessità di migliorare nella gestione delle palle inattive. “C’era un uomo che doveva essere lì, so io chi è. Mi occuperò io di sistemare le cose”.
Sulla crisi di risultati, Palladino ha mantenuto un atteggiamento equilibrato: “Non facciamo drammi. La classifica non la guardo, dobbiamo solo pensare a migliorare”.
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