Conte sottolinea l’importanza del lavoro di squadra, la fiducia nei suoi giocatori e la determinazione per affrontare la sfida contro il Genoa.
In vista della sfida di sabato contro il Genoa al Marassi, Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha parlato oggi in conferenza stampa dal centro tecnico di Castel Volturno. Diverse le tematiche affrontate, dall’importanza dei risultati ottenuti finora, alle scelte per sostituire i giocatori indisponibili, fino agli sviluppi tattici della squadra.
Conte ha ribadito la centralità del lavoro e della crescita collettiva: “Non esistono scorciatoie per costruire qualcosa di solido. I 35 punti conquistati in 16 giornate sono il frutto dell’impegno di un gruppo che è cresciuto molto. Ciò che vedo ogni giorno a Castel Volturno mi dà fiducia e soddisfazione: c’è entusiasmo e collaborazione”.
Sul fronte tattico, la sostituzione di Buongiorno sarà affidata a Juan Jesus. “È una scelta naturale: è esperto, conosce il nostro gioco e ha la mia piena fiducia. Sono certo che farà bene”. Anche Kvaratskhelia sarà della trasferta: “Si è allenato con noi e ha dato disponibilità. È un recupero importante”. L’attaccante David Neres, invece, sta dimostrando grande crescita: “Ora è più coinvolto nelle due fasi di gioco e ci offre soluzioni sia a destra che a sinistra”.
Parlando del mercato di gennaio, Conte ha mostrato prudenza: “Ho massima fiducia nel gruppo attuale. Se ci saranno opportunità, le valuteremo, ma questa squadra ha dimostrato di poter competere ad alti livelli”.
Sul Genoa, Conte si aspetta una gara complicata: “Marassi è uno stadio caldo, con tifosi vicini al campo. Dovremo mantenere concentrazione e collaborazione, affrontando le difficoltà come abbiamo fatto a Udine”.
Infine, riflettendo sulla crescita di Lukaku e Simeone, ha sottolineato: “Simeone è più completo rispetto al passato, una valida alternativa a Lukaku. Romelu sta lavorando duramente e il suo impegno è fondamentale per noi”.
Conte ha chiuso chiarendo che l’approccio tattico del Napoli, con un 4-3-3 dinamico, mira sempre a portare molti uomini in fase offensiva, dimostrando un calcio equilibrato e propositivo.