Il presidente azzurro De Laurentiis elogia Conte, attacca il sistema calcio e conferma ambizione Napoli: “Investiremo, ma con intelligenza”.
Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare pubblicamente e, come sempre, lo ha fatto senza filtri. In occasione della conferenza stampa a Palazzo Petrucci per presentare i due ritiri estivi del Napoli – a Dimaro e Castel di Sangro – il presidente azzurro ha toccato numerosi temi, dal bilancio della stagione appena conclusa fino alla situazione economica del calcio europeo.
«Le cose quest’anno sono andate benissimo, di lusso», ha esordito De Laurentiis. «Conte è stato bravo a gestire ogni imprevisto. Ha risolto problemi che sembravano irrisolvibili e ci ha portati alla vittoria dello scudetto. Altro che campionato debole: è stato un torneo durissimo, con avversari attrezzati come Bologna, Lazio e Roma».
Il patron ha poi spostato l’attenzione sul sistema calcio, denunciando una crisi profonda a livello internazionale. «Se la Premier League perde 750 milioni di sterline all’anno e DAZN abbandona la Francia, vuol dire che qualcosa non funziona. Il calcio è malato. Servono riforme vere, non teatrini. Contratti da otto anni, limiti alle procure, stadi moderni e sostenibili».
Sul mercato, De Laurentiis ha predicato calma, pur confermando che il Napoli sarà molto attivo: «Abbiamo già preso 70 giocatori, secondo voi», ha ironizzato. «L’operazione De Bruyne è nata tre mesi fa, ma non è la più importante. Servono rinforzi per affrontare quattro competizioni. Ma prima di un mese non sapremo nulla: il mercato è lento e condizionato anche dal Mondiale per Club».
Non è mancata una riflessione sullo stadio Maradona: «Abbiamo avuto il record di presenze, ma quanti hanno visto bene la partita? Lo stadio ci viene dato solo il giorno dell’evento, con costi enormi. A Parigi il PSG ha lo stadio per 365 giorni all’anno. Così non si può crescere».
Infine, spazio al doppio ritiro estivo: «Due amichevoli a Dimaro, tre a Castel di Sangro. Rifiutata l’Australia, non vogliamo sbagliare la preparazione. Mi hanno offerto 900 milioni nel 2018, ma non vendo. Il Napoli è identità, è napoletanità. Finché sarò vivo, resterò qui».
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