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Al Meazza i rossoneri superano 2-0 il Chievo e mettono fine al mini-ciclo negativo ottenendo la terza vittoria stagionale.

 

Tre punti per ripartire e lasciare alle spalle un momento non proprio esaltante. Il Milan fa suo l’anticipo serale della sesta giornata di campionato e per la prima volta riesce a non subire gol, cosa mai accaduta nelle precedenti cinque uscite ufficiali. Il dato positivo della difesa è forse la nota più lieta per Pippo Inzaghi, il cui approccio da allenatore in Serie A è stato fin qui caratterizzato da un ottimo rendimento offensivo (con le due reti di stasera il Milan è il miglior attacco con tredici centri) ma anche da una difesa non certo all’altezza (nove gol subiti, solo Palermo e Parma hanno fatto peggio), i due pareggi contro le neopromosse Cesena ed Empoli avevano creato qualche malumore dovuto proprio all’incapacità di tenere la porta inviolata, stasera di certo non si può dire che la retroguardia sia stata esente da errori ma Abbiati ha chiuso da imbattuto e questo è il primo tassello per costruire una maggiore solidità nel pacchetto arretrato. I rossoneri sono usciti alla distanza, il primo tempo è stato incolore e c’è voluto un cambio di modulo per ripristinare le giuste posizioni dei giocatori offensivi, Inzaghi infatti è partito con il 4-3-3 arretrando Bonaventura sulla linea dei centrocampisti e tenendo davanti il terzetto Honda-Torres-Ménez (quest’ultimo recuperato in extremis), poco prima dell’intervallo è stato quasi obbligato il passaggio al 4-2-3-1, e nella ripresa si è visto un altro Milan, molto più efficace e in grado di trovare i gol da tre punti. Non è riuscito invece a cambiare la situazione Corini, la cui panchina pare non sia saldissima: sarebbe esagerato dare le colpe all’ex giocatore di Juventus e Sampdoria, il materiale a sua disposizione non è granché e di soluzioni ne può inventare poche, stasera i tre ex Birsa, Maxi López e Paloschi per esempio non sono mai stati pericolosi.

PRIMO TEMPO
La partita fatica a prendere un ritmo gradevole, il Milan prova a far valere il suo maggior tasso tecnico ma le idee latitano e il Chievo, che non si rende mai pericoloso per tutta la frazione di gioco, riesce a difendersi in maniera piuttosto ordinata. All’ottavo minuto è Ménez a creare la prima occasione della partita, il francese riceve centralmente un passaggio da De Sciglio e prova a liberare il destro, palla che scorre a lato della porta difesa da Bardi. Il più intraprendente nei rossoneri è Bonaventura, che pure inizialmente si ritrova in un ruolo in teoria non suo, l’ex Atalanta al 17′ devia un tiro di Torres destinato fuori e quasi lo corregge in rete, poco dopo tenta lo sfondamento in area, un rimpallo fa pervenire il pallone a Honda il cui sinistro finisce sul fondo dando però a qualche spettatore del Meazza l’illusione del gol. Al Milan manca qualcuno che accenda la luce, la manovra della squadra di Inzaghi è molto scolastica e senza strappi, l’unico vero lampo arriva quando un corner viene battuto velocemente per liberare Bonaventura, palla messa in mezzo ne nasce una mischia risolta da un tiro di Torres alto, poco dopo ultima chance di un primo tempo noioso e privo di emozioni con una punizione battuta sul secondo palo, Alex anticipa Rami ma di testa non inquadra la porta.

SECONDO TEMPO
Col 4-2-3-1 il Milan si esprime meglio, i rossoneri partono bene e vanno vicini al vantaggio con Ménez (48′, girata sul fondo a seguito di un cross di De Sciglio) e Bonaventura (52′, altro cross del terzino sinistro, conclusione deviata in corner), il gol arriva al 55′ ed è ancora una volta nato dalle fasce, Honda crossa dalla destra verso il centro, Biraghi di testa rimette fuori al limite dell’area dove c’è il suo ex compagno ai tempi dell’Inter Sulley Muntari, la coordinazione non è perfetta e il sinistro è sporco ma prende una traiettoria strana e finisce sotto la traversa. Secondo gol in campionato per il ghanese, già a segno nella gara d’esordio contro la Lazio. Non c’è reazione da parte del Chievo, al Milan questo va ovviamente bene così come i tanti spazi lasciati per far male, al 63′ su cross di Abate Honda manca l’appuntamento con il raddoppio da pochi passi, mentre al 67′ Ménez riesce a saltare Biraghi e con il destro calcia trovando la deviazione di Zukanovic, Bardi para con la faccia. L’unica volta che i veronesi si rendono pericolosi avviene a venti minuti dal termine, Muntari stavolta sbaglia regalando palla a Lazarevic che si invola in contropiede tre contro uno ma si allunga il pallone e quando lo ritocca non riesce a servire uno dei due compagni liberi in mezzo, facendo così sfumare l’azione. Al 78′ perde palla Cofie a centrocampo, El Shaarawy (subentrato a uno spento Torres) parte in progressione, il ghanese lo butta giù ed è punizione, da circa venticinque metri si incarica della battuta Keisuke Honda, sinistro morbido che Bardi riesce solo a sfiorare senza evitare il gol del raddoppio. Definitivamente rivitalizzato il giapponese, ormai entrato nei meccanismi del calcio italiano e autore già di quattro reti in sei giornate, partita chiusa con qualche minuto d’anticipo per il Milan, nel finale Paloschi abbozza un pallonetto passando di fatto il pallone ad Abbiati e Bonaventura col mancino manda sul fondo (con deviazione) dopo un buono spunto di El Shaarawy.

Con questa vittoria rigenerante il Milan sale a undici punti in classifica, gli stessi della Sampdoria che deve ancora giocare e del Verona che nell’altro anticipo ha battuto 1-0 il Cagliari con rete allo scadere di Tachtsidis. I rossoneri hanno chiuso in crescendo e possono affrontare la sosta con ritrovata serenità, in modo da presentarsi preparati alla sfida del 19 ottobre proprio contro i gialloblù di Mandorlini al Bentegodi. Il Chievo rimane nei bassifondi della classifica, solo quattro punti conquistati fin qui e tre sconfitte nelle ultime quattro giornate, il calendario peraltro non è benevolo perché alla ripresa del campionato propone la trasferta all’Olimpico contro la Roma.

IL TABELLINO
Milan (4-3-3):
Abbiati; Abate, Alex, Rami, De Sciglio; Muntari (89′ Essien), de Jong, Bonaventura; Honda (81′ Poli), Torres (74′ El Shaarawy), Ménez. Allenatore: Inzaghi
Chievo (4-3-1-2): Bardi; Frey, Dainelli, Zukanovic, Biraghi; Radovanovic, Cofie (82′ Bellomo), Hetemaj; Birsa (66′ Lazarevic); Paloschi, Maxi López (72′ Meggiorini). Allenatore: Corini
Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni della sezione di Bergamo (Manganelli – Iori; Di Fiore; Di Bello – Baracani)
Reti: 55′ Muntari, 78′ Honda
Ammoniti: Birsa, Biraghi, Cofie, Zukanovic, Meggiorini (C), de Jong, El Shaarawy (M)

[Immagine presa da corrieredellosport.it]