Il Torino torna a vincere al Meazza contro l'Inter dopo quasi ventisette anni e spegne i sogni di gloria della squadra di Mancini, sconfitta all'ultimo secondo.
Si può ottenere la qualificazione in Champions League fallendo sistematicamente l'appuntamento con la vittoria in partite da vincere senza discussione? La domanda è retorica, la risposta è ovviamente una sola: no. L'Inter non solo non ha vinto contro il Torino, ma peggio ancora ha perso subendo gol all'ultimo istante di una gara che avrebbe dovuto vincere, giocata malissimo e forse anche peggio rispetto allo scialbo 0-0 di Empoli. In due mesi e mezzo i miglioramenti della gestione Mancini (che rispetto a Mazzarri ci sono, seppur ancora irrisori) non hanno comportato una netta risalita in classifica, e il terzo posto preteso dal presidente Thohir, nuovamente presente in tribuna, rimane una chimera sempre più lontana e inaccessibile. Contro squadre che si difendono l'Inter fa una fatica terribile a creare occasioni da gol, si ferma al limite dell'area e non sa più cosa fare, per ora nemmeno Podolski (comunque l'unico a tirare in porta di tutto il pomeriggio) e Shaqiri (ancora non al meglio e in campo solo nella ripresa) riescono da soli a scardinare le difese avversarie in campionato, e l'acquisto imminente di Brozovic potrà essere un buon innesto ma non nell'immediato, visto che il croato non gioca una gara ufficiale da un mese e mezzo. Forse in partite del genere servirebbe usare l'artiglieria pesante affiancando una punta a Icardi, ma Palacio continua a fornire prestazioni opache e Osvaldo è di fatto già un ex, Mancini sta provando a ricostruire dalle fondamenta una squadra creata male in estate ma si sta scontrando con alcuni elementi non all'altezza e qualche infortunio di troppo che ne pregiudica gli intenti, costringendolo a soluzioni improvvisate come Obi terzino sinistro, grande sorpresa del pomeriggio e mossa obbligata per via della moria di terzini accentuata dallo stiramento occorso a D'Ambrosio a inizio ripresa. Chi invece ha azzeccato i cambi e gestito bene la partita portandosi a casa i tre punti è Ventura, andato a Milano impostando il match sulla solidità difensiva e venendo premiato forse in maniera eccessiva con la rete di Moretti al 94': per Mancini è stato un finale crudele, ma dovrebbe sapere che nel calcio se non arrivano i gol prima o poi il rischi di vedere gli avversari segnare è elevato. Festeggia pure Maxi López, autore dell'assist e per la prima volta vittorioso contro Icardi, l'argentino ex Milan ha superato chi vive con i suoi figli assieme all'ex moglie e a fine partita si è lasciato andare con un gesto inequivocabile e non proprio tenero verso la tribuna, scaricando così la tensione per una situazione che però sarebbe meglio se rimanesse privata e non di pubblico dominio.
PRIMO TEMPO
Torino molto chiuso e Inter che non riesce a trovare i varchi giusti per penetrare dentro la difesa avversaria, ne consegue che il primo tempo è piuttosto bloccato e nonostante una supremazia territoriale dei nerazzurri le occasioni sono veramente poche. Un bel tocco di Palacio in area favorisce il sinistro di Podolski respinto da Padelli sul primo palo (13'), una mezza chance ce l'ha pure il Torino con Josef Martínez che si gira in area contrastato da Vidic e riesce a calciare col destro mandando però alto. Tiri in porta, oltre a quello del tedesco, di fatto non se ne vedono, un colpo di testa alto di Vidic su corner al 20' e una bella accelerazione di Kovacic con Maksimovic bravo ad anticipare Palacio sono le successive sporadiche opportunità di marca Inter, la gara sale leggermente di tono solo nel finale, Icardi di testa manda sul fondo e nel recupero Podolski, su errore in disimpegno di Maksimovic, calcia verso la porta con l'opposizione provvidenziale di Glik, nell'azione seguente il Torino va in contropiede con Darmian ma Quagliarella fa sfilare per un compagno alle sue spalle che non c'è e sfuma tutto. Troppo poco da parte di entrambe le squadre, lo 0-0 dell'intervallo è la fedele riproduzione di quanto si è visto in campo.
SECONDO TEMPO
L'Inter prova ad alzare il ritmo ma ci riesce solo per qualche minuto, il tempo di vedere un sinistro violento di Podolski respinto da Padelli e poi si torna ai livelli del primo tempo. L'infortunio di D'Ambrosio, lesione muscolare alla coscia come Andreolli prima dell'intervallo, costringe Mancini a una soluzione d'emergenza (dentro Shaqiri, Kuzmanovic passa terzino destro) e il Torino capisce che può uscire dal suo fortino e tentare qualche sortita offensiva, di testa su corner Martínez sfiora la porta alla pari di Farnerud dal limite, mentre al 72' un destro di Molinaro viene bloccato da Handanovic. Si rivede l'Inter al 73' con un cross di Palacio sul quale Shaqiri non riesce a deviare col tacco, nel finale ci prova anche Obi mandando sul fondo, la manovra nerazzurra è sterile e si limita a passaggi in orizzontale ai venti-venticinque metri senza creare grattacapi alla difesa del Torino, che con calma arriva nel recupero ben contento di portare a casa un punto. Poi però, a trenta secondi dalla fine, un rimpallo fa schizzare il pallone in corner, è l'ultima azione e salgono in tanti, la battuta sul primo palo trova Maxi López che fa da sponda per il centro ed Emiliano Moretti, perso in marcatura da Ranocchia, infila la porta interista solissimo al limite dell'area piccola. Non solo il Torino esce imbattuto dal Meazza, ma riesce addirittura a vincere la partita sull'ultima giocata utile prima del fischio finale di Irrati.
Sconfitta tragica per le ambizioni di classifica dell'Inter, nuovamente molto indietro rispetto all'obiettivo stagionale, quel terzo posto che in caso di successo del Napoli nel posticipo di lunedì potrebbe scappare via a dieci punti. La settimana che porterà alla gara di Reggio Emilia col Sassuolo servirà per riprogrammare una squadra al momento sfasata e senza idee. Il Torino prosegue nel suo momento positivo (in campionato non perde dal derby del 30 novembre, poi quattro pareggi e tre vittorie contando anche quella di oggi) e sfata un tabù lunghissimo, perché l'ultima affermazione in casa dell'Inter era datata 14 febbraio, anche lì 0-1 con gol vittoria su rigore di Roberto Cravero, i granata nel prossimo turno se la vedranno con la Sampdoria per cercare di entrare nella parte sinistra della classifica.
IL TABELLINO
Inter (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio (56' Shaqiri), Vidic, Andreolli (44' Ranocchia), Obi; Guarín, Kuzmanovic; Palacio, Kovacic, Podolski (66' Donkor); Icardi. Allenatore: Mancini
Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic (81' Bovo), Glik, Moretti; Darmian, Benassi, Gazzi, Farnerud (67' El Kaddouri), Molinaro; J. Martínez (58' Maxi López), Quagliarella. Allenatore: Ventura
Arbitro: Massimiliano Irrati della sezione di Pistoia (Longo – Petrella; Meli; Valeri – Nasca)
Rete: 94' Moretti
Ammoniti: D'Ambrosio, Icardi (I), Gazzi, Darmian (T)
[Immagine presa da news.superscommesse.it]