Abbiamo raccolto le dichiarazioni di Allegri alla vigilia del debutto in campionato con la Sampdoria. Il Mister non ha perso l'ottimismo nonostante una sessione di calciomercato certamente non spumeggiante e si appresta ad affrontare con la massima concentrazione la sua terza avventura in rossonero “Potremmo essere anche da primo posto”. Non sono mancate le risposte alle bordate di Cassano “Con me Antonio Cassano ha giocato abbastanza e spesso. Se poi qualcuno mi chiede di giocare 60 partite non glielo posso promettere.” Sembra inoltre ristabilito il feeling con la società “Non mi era mai passato per la mente di dare le dimissioni. Con Galliani ho un ottimo rapporto, così come con il Presidente.”
La conferenza è iniziata da un'analisi della situazione particolare che vede coinvolto il Milan in questa stagione: "Il fatto che quest’anno non siamo favoriti è uno stimolo in più per dimostrare che la squadra ha valori tecnici e morali. Ci vuole molta fiducia e c’è da parte di tutti la voglia di ottenere il massimo. Potremmo essere anche da primo posto. E’ un gruppo di ragazzi che ha lavorato molto bene quest’estate con tanta determinazione di ribaltare tutte le cose che sono state dette finora. Domani è una partita importante ad inizio stagione, contro la Sampdoria che è una squadra ben organizzata con dei valori tecnici. Dovremo affrontarli con grande determinazione, cercando di non prendere gol come era successo nelle prime partite della preparazione. E’ inutile parlare sempre del passato, la vita va avanti. L’anno scorso per età o per decisioni sono andati via dei giocatori che hanno fatto la storia del Milan. Su Thiago e Ibra sono state fatte delle scelte. Quest’anno è stata costruita una squadra con caratteristiche diverse da quella passata, ma che si può togliere delle soddisfazioni. La società sa cosa può servire in questa ultima settimana di mercato.”
Allegri ha continuato rassicurando su un'eventuale rottura con Galliani e la società, “Non mi era mai passato per la mente di dare le dimissioni. Con Galliani ho un ottimo rapporto, così come con il Presidente. Ci sono tra noi degli scambi di idee sui giocatori che possono servire al Milan e lavoriamo tutti per costruire un Milan vincente.”
Il Mister ha risposto naturalmente a Cassano che durante la conferenza ad Appiano Gentile si era lamentato di non essere stato preso sufficientemente in considerazione (“Per lui ero la quinta, sesta, settima punta, non so nemmeno io" ha dichiarato l'attaccante barese). “Cassano è stato un giocatore importante nei primi sei mesi del 2011 nella vittoria dello scudetto, aveva iniziato la scorsa stagione alla grande prima di essere fermato da quel problema al cuore, è stato aiutato dal Milan ed è stato rimesso in campo, gli è stata data una mano per andare all’Europeo e poi ha chiesto di andare via. Con me Antonio Cassano ha giocato abbastanza e spesso. Se poi qualcuno mi chiede di giocare 60 partite non glielo posso promettere.”
Infine l'allenatore chiude con un bilancio sulle ultime stagioni e un'analisi della condizione di alcuni giocatori importanti senza preoccuparsi troppo delle sorprese che potranno arrivare durante gli ultimi giorni di mercato che come i tifosi milanisti sanno bene potrebbe sempre portare colpi di scena. “In questi due anni abbiamo vinto uno scudetto ed una supercoppa italiana, arrivando secondi in campionato l’anno dopo. Abbiamo fatto esordire tanti giovani, tra i quali De Sciglio che domani partirà titolare. Dati alla mano il bilancio di questi due anni non può che essere positivo. E’ arrivato un giocatore importante come Pazzini che come caratteristiche ci serviva. Antonio sarà felice di essere andato all’Inter e noi siamo felici che sia arrivato Pazzini. In tutti gli spogliatoi del mondo le discussioni e le problematiche ci sono sempre. Parlare dopo non serve a niente, se non ad alimentare le polemiche. Anche l’anno che abbiamo vinto lo scudetto dopo Palermo e Bari era venuto fuori il putiferio. Le discussioni e le tensioni ci sono sempre state. Pazzini può essere un titolare, lo valuterò in base all’allenamento di oggi. Pato è un giocatore importante, valuteremo l’infortunio e poi cercheremo di farlo rientrare gradualmente. Se dobbiamo parlare di numeri come modulo possiamo parlare di 4-3-1-2, ma anche gli anni scorsi il trequartista era praticamente una punta aggiunta. Poi è chiaro che se giochi con Pazzini devi giocare in modo differente rispetto a quando giochi con Ibrahimovic, ma alla fine non cambierà molto nel modulo. Boateng quando è stato bene ha fatto delle grandi partite. La sua condizione sta crescendo e credo che domani farà una grande partita. Ambrosini e Abate non sono della partita. Montolivo dovrebbe giocare. Pato è un giocatore che era stato con la Nazionale Olimpica e da lui ci aspettiamo molto, ma il suo infortunio non pregiudica la sua stagione. I giocatori che arrivano al Milan sono scelte tecniche, non arrivano per tranquillizzare i tifosi. Kakà è un grandissimo giocatore e potrà essere importante per il Milan. Dovremo giocare bene tecnicamente e avere molta pazienza. In questo momento non penso al mercato perché prima dobbiamo cominciare bene domani, poi la società sa cosa serve alla squadra. Quest’anno abbiamo cambiato delle esercitazioni di lavoro, abbiamo lavorato bene. Nelle prime partite ci vuole grande attenzione e sfruttare ogni occasione che ti capita. Nenè ha grande tecnica, ma credo che con l’arrivo di Pazzini e con il rientro di Pato abbiamo già 4 attaccanti."