Tra la scelta del nuovo direttore sportivo, il futuro dell’allenatore e le possibili cessioni dei giocatori in prestito.
Il Milan si prepara a una profonda ristrutturazione tecnica in vista della prossima stagione, e il lavoro per il nuovo direttore sportivo si preannuncia intenso. Dopo il tramonto delle ipotesi che portavano a Fabio Paratici e Tony D’Amico, il primo nome sul taccuino della dirigenza rossonera sembra essere quello di Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio. Tare rappresenterebbe una figura capace di integrarsi perfettamente con il metodo di lavoro di Geoffrey Moncada, attuale responsabile dell’area scouting del Milan. I due si conoscono da tempo e potrebbero formare una coppia complementare: Tare come figura di riferimento strategico e Moncada come prezioso supporto operativo. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra le parti, che potrebbe risultare decisivo per arrivare alla tanto attesa fumata bianca.
QUESTIONE RINNOVI
Chiunque sarà il nuovo responsabile dell’area tecnica, dovrà affrontare subito questioni spinose, a partire dai numerosi giocatori in prestito che potrebbero essere riscattati, generando risorse importanti per il mercato. Tra questi spicca Pierre Kalulu, attualmente alla Juventus, che potrebbe garantire un buon incasso. Anche Alexis Saelemaekers, in prestito alla Roma, è vicino al riscatto: i giallorossi potrebbero versare circa 25 milioni di euro nelle casse rossonere. Da monitorare anche la situazione di Ismael Bennacer, in prestito all’Olympique Marsiglia: sebbene le sue prestazioni non abbiano convinto del tutto, il club francese potrebbe comunque decidere di trattenerlo, garantendo un ulteriore introito.
Parallelamente, resta da risolvere il nodo allenatore. Sergio Conceição sembra destinato a lasciare il club a fine stagione, e la dirigenza rossonera sta valutando profili che conoscano bene il campionato italiano. Il nome di Massimiliano Allegri rimane sul tavolo, ma secondo Tuttosport starebbe guadagnando terreno la candidatura di Vincenzo Italiano, protagonista di un’ottima stagione con il Bologna. Il tecnico siciliano è apprezzato per il suo calcio propositivo e per la capacità di valorizzare i giovani, qualità che si sposano con il progetto del Milan.