La separazione tra il Milan e Conceição ormai imminente: i possibili successori ma ogni decisione rimandata dopo la finale di Coppa Italia.
Secondo quanto riportato da Tuttosport in un approfondimento dedicato al futuro del Milan, sembrerebbe ormai quasi certo che Sergio Conceição non sarà più l’allenatore rossonero nella prossima stagione. Le probabilità di un suo addio si aggirano intorno al 90%, con l’attuale tecnico che, nonostante i risultati positivi ottenuti nelle ultime settimane, sta progressivamente prendendo le distanze dalla società. Una situazione che lascia presagire un imminente cambiamento sulla panchina del Milan.
I POSSIBILI SOSTITUTI
In caso di separazione, uno dei nomi più chiacchierati per il possibile dopo-Conceição è quello di Massimiliano Allegri. L’ex tecnico della Juventus rappresenterebbe un ritorno al passato per il club, ma al momento non risultano contatti ufficiali tra le parti. La scelta del nuovo allenatore dipenderà in larga parte dalla figura del futuro direttore sportivo: Tony D’Amico, tra i candidati per il ruolo, gradirebbe l’arrivo di Maurizio Sarri, altro profilo di esperienza e con una filosofia di gioco ben definita.
Nel frattempo, altri dirigenti come Claudio Fenucci e Angelozzi Ludi sembrano orientati a valorizzare profili emergenti o già affermati a livello nazionale. Tra questi spiccano Vincenzo Italiano, attualmente alla Fiorentina, e Cesc Fabregas, tecnico giovane ma con grande carisma e visione moderna del calcio. Resta da monitorare anche la posizione di Gian Piero Gasperini: l’allenatore dell’Atalanta ha chiarito di non aver mai annunciato l’addio, ma semplicemente di non voler rinnovare il contratto, lasciando aperti scenari futuri.
In discesa, invece, le quotazioni di Roberto De Zerbi, che fino a qualche settimana fa sembrava uno dei profili più caldi per il Milan. Più defilato ma sempre presente sullo sfondo il nome di Antonio Conte, che resta una suggestione affascinante ma complessa da concretizzare.
Tutte queste valutazioni, però, saranno congelate fino alla conclusione della stagione. La finale di Coppa Italia, infatti, rappresenta uno snodo cruciale: l’esito del match potrebbe influenzare significativamente il giudizio complessivo sull’annata rossonera e, di conseguenza, le decisioni strategiche del club per il futuro.