Il Napoli viene salvato da Dries Mertens, doppietta in tre minuti per lui. Pareggio amaro, un rigore dato e poi annullato da Rocchi, addizionale per questa sera.
L’estate del Napoli è stata di certo piena di sorprese, la prima, sicuramente, è stata quella della partenza di Gonzalo Higuaín alla Juventus. Core ingrato, il soprannome dato dai tifosi al Pipita dopo il tradimento, perché per i napoletani un argentino non può andare alla Juventus. Calcisticamente parlando Maurizio Sarri ha ripetuto più volte che non gli interessa parlare di Higuaín poiché ora giocatore della Juve, ma il tecnico adesso dovrà rivedere modulo. Un attaccante come lui, dopo il record di gol dell’anno scorso, è difficile da trovare e quei pochi già li conosciamo e sono irragiungibili, il gioco su Higuaín era fenomenale e la scorsa stagione ne è la prova. Aurelio De Laurentiis è stato marchiato come sfruttatore del Napoli, per alcuni il mercato non è piaciuto e Arkadiusz Milik non convince, nonostante il campionato sia appena iniziato nel calcio italiano si ragiona così, da esperti chiaroveggenti. Diamo tempo al tempo, anche se questa sera il Napoli non ha brillato alla sua prima di campionato, almeno nel primo tempo. Sarri lancia un Lorenzo Insigne, scontento per via dell’ingaggio che nel primo tempo lascia a desiderare, e la “pecora nera” Manolo Gabbiadini, nascosto all’ombra del Pipita, che fa poco o nulla ed esce al 50′ sostituito proprio da Milik. Colui che salva gli azzurri dalla sconfitta è il belga Dries Mertens, frecciatina a Sarri e al suo compagno, entra e fa due gol con voglia e foga, fissandoli con aria di sfida. Pareggio con un rigore non dato, due dei primi tre punti vanno a vuoto e la politica del presidente di non partecipare alle conferenze post-gara continua.
PRIMO TEMPO
Il Napoli si presenta non sveglio, svogliato e con un Koulibaly (“un campione”, a detta del suo agente) che lascia a desiderare per chi lo vuole o voleva, facendosi anticipare da Ahmed Benali in affondo, con l’ex Brescia che con un diagonale facile spiazza Reina. 8′ di gara ed è già 1-0 per gli adriatici. Napoli molto sottotono, Gabbiadini fa poco, non sa inserirsi bene e di certo ha sempre sofferto difese fisiche come quelle del Pescara di Oddo, che fa un lavoro egregio ma manca il finalizzatore. Insigne svogliato, lo mostra chiaramente, chi fa qualcosina è proprio il centrocampo, Hamšík e Valdifiori provano da fuori con delle conclusioni quasi concrete ma non vedono la porta. Alla mezz’ora del primo tempo Zampano sulla fascia destra si fuma un Ghoulam letteralmente immobile, suggerisce in mezzo per l’indisturbato Gianluca Caprari a cui basta un tocco di piatto destro per siglare il raddoppio.
SECONDO TEMPO
Sarri capisce che Gabbiadini e Insigne hanno la testa altrove, non si raggiunge nemmeno l’ora di gioco che vengono chiamati in causa Mertens e il neo arrivato, il discusso Milik. Al 60′ Dries Mertens sulla sinistra salta due avversari e con una classica conclusione potente da fuori aria con il destro accorcia le distanze. Risposta secca poco dopo la sostituzione, fissa la panchina. Pochi minuti dopo, Callejón invita Hysaj a sovrapporsi, l’albanese pesca egregiamente il belga Dries Mertens, che da buon opportunista approfitta di una disattenzione difensiva, tocco leggero ed è doppietta per lui. Finisce qua, oltre il rigore non dato dall’addizionale Rocchi e un Milik che crea due occasioni.
Il Napoli amaremente accetta questo pareggio e bisogna dirlo: Mertens ha salvato il Napoli dalle convinzioni errate di Sarri.
[Immagine presa da calcionapoli24.it]