Doppietta del capitano e la Lazio è terza per una notte, Atalanta sempre più giù in classifica e Colantuono adesso rischia sul serio l’esonero.
Quando Stefano Mauri ha segnato quest’anno la Lazio ha sempre vinto, e nemmeno stasera la statistica è stata smentita. I gol contro Cesena, Sassuolo, Cagliari e Parma avevano tutti dato i tre punti, la doppietta odierna ha ulteriormente fornito la prova che il numero sei continua a essere imprescindibile per Pioli, raggiungendo e sfondando quota cinquanta reti in Serie A, contro la stessa squadra a cui aveva segnato il primo gol nella massima serie il 6 novembre 2002. Gara dai due volti per i capitolini, cresciuti come un diesel nella ripresa dopo un primo tempo mediocre nel quale si è sentita l’assenza di tre pilastri come Biglia, Candreva e Parolo (il primo infortunato, gli altri due squalificati), a sostituire l’esterno ex Udinese ci ha pensato Felipe Anderson, tra i migliori, mentre Álvaro González e Ledesma non hanno fatto rimpiangere i due centrocampisti. Malissimo invece l’Atalanta, e non è la prima volta: gli orobici venivano da tre 0-0 consecutivi fuori casa e hanno ancora una volta fatto poco e niente per impensierire la difesa avversaria, nel tabellino si conta solamente un tiro in porta, di Carmona all’83’ quando il risultato era già 3-0, a gennaio Percassi dovrà necessariamente comprare una punta perché Denis è sempre più un fantasma e Rolando Bianchi ha fallito la chance dall’inizio rimanendo ancora all’asciutto in campionato, nemmeno provare un modulo con due punte più Maxi Morález è riuscito a risvegliare una squadra che pure sembrava essersi ripresa rimontando da 0-2 a 3-2 contro il Cesena.
PRIMO TEMPO
Lo spettacolo non è certamente di casa all'Olimpico durante il primo tempo, dove la Lazio ripete la manovra lenta e impacciata vista contro il Chievo e l'Atalanta conferma tutti i suoi limiti offensivi. Ci vogliono venti minuti per vedere un'occasione, su lancio di Maxi Morález l'ex di turno Bianchi controlla di petto e dal limite scarica un destro sul fondo. È questa l'unica giocata degna di nota degli orobici, la Lazio non riesce a salire di tono e si affida più che altro a percussioni individuali, come quella di Felipe Anderson alla mezz'ora stoppata in scivolata da Stendardo dopo un bello slalom in progressione. Al 38' cross di Radu da sinistra, de Vrij sfiora e mette fuori causa Mauri che non riesce a concludere, un minuto dopo Felipe Anderson (fra i più intraprendenti) calcia dal limite centralmente e Sportiello blocca, è questo l'unico vero tiro in porta di un primo tempo piuttosto fiacco.
SECONDO TEMPO
Tutta un’altra Lazio rispetto alla prima frazione, i biancocelesti passano al 51’ con un cross basso di Felipe Anderson sul quale Stefano Mauri irrompe da dietro e tocca in rete. Secondo gol consecutivo per il capitano dei padroni di casa, già in rete domenica scorsa nella vittoria per 2-1 in casa del Parma, e poco dopo potrebbe arrivare pure il 2-0, mancato per questione di centimetri con un tocco d’interno sinistro quasi dalla linea di fondo terminato fuori dalla parte opposta. Lazio sul velluto dopo il vantaggio, l’Atalanta non abbozza alcuna reazione nonostante i cambi di Colantuono e crolla con il passare dei minuti, Sportiello tiene in partita i suoi opponendosi a Felipe Anderson prima e Álvaro González poi ma cede al 71’ ancora per una conclusione vincente di Stefano Mauri, un sinistro a giro sul secondo palo su assist di Felipe Anderson. Match chiuso con largo anticipo, la Lazio arrotonda ulteriormente il punteggio dieci minuti dopo: ancora una volta i biancocelesti sfondano sulla fascia destra, stavolta con Basta, cross in mezzo e colpo di testa vincente di Senad Lulic. Festa anche per il bosniaco, all’appello mancherebbe solo uno degli attaccanti, Klose subentrato a Djordjevic non ha occasioni ma il poker lo sfiora Keita con un doppio dribbling e sinistro sul secondo palo sfiorato da Sportiello.
La Lazio ritrova il successo casalingo che in campionato mancava da quaranta giorni (4-2 sul Cagliari del 3 novembre) e dà continuità alla vittoria di Parma salendo almeno momentaneamente al terzo posto in classifica in attesa degli impegni di domani, i biancocelesti chiuderanno il 2014 in posticipo domenica prossima contro l’Inter al Meazza. Settima sconfitta stagionale per l’Atalanta su quindici partite, la terza fuori casa dove ha segnato solamente il 14 settembre nella vittoria per 1-2 a Cagliari, e questa pesante disfatta potrebbe nuovamente far ritornare in discussione la posizione di Stefano Colantuono, alla vigilia del match casalingo col Palermo.
IL TABELLINO
Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, de Vrij, Cana, Radu (82' Cavanda); Alv. González, Ledesma, Lulic; S. Mauri (73' B. Keita), F. Djordjevic (76' Klose), Felipe Anderson. Allenatore: Pioli
Atalanta (4-3-1-2): Sportiello; Benalouane, Stendardo, Cherubin, Del Grosso (64' Dramé); Migliaccio (60' D'Alessandro), Cigarini, Carmona; Maxi Morález; Denis, Bianchi (73' Boakye). Allenatore: Colantuono
Arbitro: Gianluca Rocchi della sezione di Firenze (Cariolato – Gava; Longo; Irrati – Pairetto)
Reti: 51’, 71’ S. Mauri, 81’ Lulic
Ammoniti: Denis, Migliaccio (A)
[Immagine presa da gazzetta.it]