Dal ritorno a un brand sardo alle maglie ispirate alla cultura e alla natura dell’isola, il Cagliari Calcio rafforza la propria identità.
Il DJ Carlo “Carletto” Nicoletti, storico collaboratore di Tuttomercatoweb e autore della webserie “GoalCar”, ha raccontato un’affascinante storia che unisce calcio, cultura e identità locale: quella tra il Cagliari Calcio e il brand sardo EYE Sport. Un legame nato nel 2022, dopo la retrocessione in Serie B, quando il club rossoblù ha deciso di puntare su un partner tecnico locale, preferendolo a marchi più blasonati. Una scelta romantica e significativa, che affonda le radici nella volontà di rappresentare l’anima della Sardegna anche attraverso le maglie da gioco.
LE ORIGINI
Nicoletti, incuriosito dal marchio, ha contattato Fabio Frongia, responsabile della comunicazione del Cagliari, che gli ha raccontato la storia di questa collaborazione. EYE Sport, fondata nel 2006, ha vestito oltre il 90% delle squadre dilettantistiche sarde, crescendo fino a diventare un punto di riferimento per il calcio isolano. Il ritorno del Cagliari a un brand “made in Sardinia” dopo l’esperienza con A-Line (2002-2005) ha segnato l’inizio di un nuovo ciclo, fatto di crescita reciproca e valorizzazione del territorio.
Le maglie del Cagliari per la stagione 2024/25 sono un inno alla Sardegna. La prima, “Coru e Fidi”, richiama la fede sarda campidese con dettagli in filigrana; la seconda, “Sole e Trigu”, celebra la prosperità attraverso i simboli del sole e del grano; la terza, nera, è un omaggio all’ossidiana e alla tradizione nuragica.
Ma non è finita qui. In occasione della sfida contro l’Inter, il Cagliari ha presentato la maglia “Heritage”, un’edizione limitata che celebra il legame con la Cina e la Sardegna, con riferimenti alla Stele di Boeli, alla tessitura sarda e al calendario cinese. Cognomi in ideogrammi e dettagli dorati hanno completato un kit dal forte valore simbolico.
Infine, nella gara contro il Venezia, è stata svelata la maglia “Breathe”, parte di una campagna ambientale in collaborazione con la Regione Sardegna. Il design richiama le foglie delle querce tipiche dell’isola, promuovendo il turismo sostenibile e il rispetto per la natura.
Una storia che dimostra come il calcio possa essere veicolo di cultura, memoria e appartenenza.