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Okaka Mandragora Udinese-Genoa

Vince Igor Tudor alla sua seconda prima volta con l’Udinese: Okaka e Mandragora firmano il 2-0 sul Genoa alla Dacia Arena, vittoria preziosissima per la zona bassa della classifica.

Stavolta il debutto di Igor Tudor sulla panchina dell’Udinese è vincente. L’anno scorso il tecnico croato era subentrato con un rocambolesco 3-3 a Benevento, ora invece batte 2-0 il Genoa e fa risollevare i bianconeri friulani con un risultato fondamentale in ottica salvezza. L’ex difensore della Juventus fa quello per cui è stato chiamato: ricompattare il gruppo alla vigilia degli ultimi due mesi di campionato e portare l’Udinese alla permanenza in Serie A, che si era complicata nelle ultime settimane con una serie di sconfitte piuttosto pesanti. Oggi invece lo stravolgimento di formazione, con un 4-3-3 nel quale Stefano Okaka ha fatto il centravanti (supportato dagli argentini Ignacio Pussetto e Rodrigo de Paul, col primo autore di un’ottima prestazione) e ha subito raccolto i frutti del nuovo schema, perché è andato a segno al 4’ mettendo la partita nelle condizioni ideali. Ci ha pensato poi Rolando Mandragora, con un gioiello, a mettere in cassaforte i tre punti e poter far passare un weekend tranquillo per i suoi, sperando che arrivino poi risultati utili dagli altri campi. Molto deludente invece il Genoa, lontano parente della squadra ammirata prima della sosta contro la Juventus. Cesare Prandelli ha azzardato Stefano Sturaro nel tridente e l’esperimento non ha pagato (non sono certo i piedi più educati del campionato…), con i rossoblù che per alcuni tratti del match hanno anche fatto la partita ma senza trovare sbocchi offensivi, con Goran Pandev (non al meglio) entrato solo dopo l’intervallo e Antonio Sanabria rimasto in panchina dopo gli impegni con le nazionali.

PRIMO TEMPO

Prima azione e Udinese in vantaggio: tre minuti e un grande assist di Mandragora libera Fofana, che anziché tirare serve il meglio piazzato Stefano Okaka per un piatto destro che sorprende Radu. È il secondo gol dal rientro in Italia per l’attaccante prelevato dal Watford, ed è l’inizio migliore che Tudor potesse aspettarsi. Il Genoa entra con quasi un quarto d’ora di ritardo in partita, al 13’ azione insistita di Rolón e cross basso sul secondo palo raccolto da Kouamé che, fra tanti avversari, riesce a girarsi ma non impensierisce Musso, chiamato invece a un intervento molto più importante al 17’ sulla prima di tante conclusioni da fuori di Radovanović. Dall’angolo seguente, inizialmente respinto, riprende Criscito che crossa sul secondo palo: Pedro Pereira salta più in alto di tutti, ma manda a lato. Si rivede l’Udinese al 32’ con un destro da fuori di Pussetto parato a terra da Radu, un minuto dopo l’argentino viene pescato da un bel cambio di gioco e di testa spedisce alto, l’ultima occasione prima del riposo è una punizione dai venti metri di Criscito non nello specchio (41’).

SECONDO TEMPO

Subito due cambi nel Genoa (Pandev e Bessa per Rolón e Lazović), si riparte con un altro tentativo di Radovanović, vicino all’incrocio con Musso inutilmente proteso in tuffo. Una gran giocata di Pussetto sulla destra, favorita da un errore di Criscito, porta l’argentino fin sul fondo e il cross arretrato per il connazionale De Paul è invitantissimo, ma il connazionale di destro manda alto. A seguito di un angolo respinto Zukanović cerca di trovare lo spazio per il sinistro e quando lo fa prende addosso Musso, poi all’ora di gioco Pussetto crossa fuori area e pesca Rolando Mandragora, stop di petto e sinistro al volo senza lasciar rimbalzare il pallone a terra imprendibile per Radu. 2-0 e gol dell’ex del centrocampista, spesso criticato in stagione ma autore di una prodezza memorabile proprio contro chi lo ha fatto debuttare da professionista. Il Genoa in attacco è quasi solo Radovanović (non un bel segno…), subito autore dell’ennesimo tiro da fuori ma è un destro sbilenco, i rossoblù però lasciano tanti spazi su cui imperversa Pussetto, bravo poco dopo ad andare via a Romero e incrociare trovando la parata di Radu. Kouamé spedisce alto da pochi passi su cross di Criscito, l’Udinese però si mangia due volte il tris con Pussetto (su errore di Radovanović, tira alto) e Lasagna (su retropassaggio sbagliato di Pedro Pereira, esterno addosso a Radu), anche sfiorato di nuovo da Mandragora e Lasagna. Nel finale il Genoa potrebbe accorciare, ma su cross di Pedro Pereira Lapadula (subentrato per gli ultimi venti minuti) di testa va sicuro trovando un rimpallo su Musso e la traversa, sulla respinta va ancora di testa Kouamé e il portiere argentino blocca sulla linea quasi senza sapere come.

Continua a fare punti solo in casa l’Udinese, al terzo successo di fila alla Dacia Arena dopo quelli con Bologna e Chievo, ma per mettere al riparo la classifica sarà necessario un risultato positivo al Meazza col Milan. Si ferma subito il Genoa, che non chiude definitivamente il discorso salvezza e avrà nel turno infrasettimanale l’altra milanese, l’Inter.

UDINESE-GENOA 2-0 – IL TABELLINO

Udinese (4-3-3): Musso; Stryger Larsen, De Maio, Troost-Ekong, Zeegelaar; Fofana (85’ Ageymang-Badu), Sandro (63’ Behrami), Mandragora; Pussetto, Okaka (74’ Lasagna), De Paul. Allenatore: Tudor
Genoa (4-3-3): I. Radu; Pedro Pereira, Romero, Criscito, Zukanović; Lerager, Radovanović, Rolón (46’ Pandev); Sturaro (70’ Lapadula), Kouamé, Lazović (46’ Bessa). Allenatore: Prandelli
Arbitro: Luca Pairetto della sezione di Nichelino (Ranghetti – Preti; Di Martino; VAR Maresca; A. VAR Vuoto)
Reti: 4’ Okaka, 61’ Mandragora
Ammoniti: Rolón, Criscito, Bessa Pedro Pereira (G), Stryger Larsen, Sandro, Zeegelaar (U)

[Immagine presa da twitter.com]