Il presidente della Lazio Lotito critica la FIGC per il blocco al mercato: “Norma retroattiva e dannosa, la società è solida e senza debiti”.
Claudio Lotito torna all’attacco e lo fa con parole dure nei confronti del presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Il presidente della Lazio ha criticato apertamente la decisione di bloccare il mercato del club biancoceleste, rispondendo alle dichiarazioni rilasciate da Gravina a Sky Sport. Il numero uno della Federazione aveva spiegato che le sanzioni imposte a Lazio e Salernitana sono “frutto di decisioni che hanno un unico riferimento: il rispetto delle regole”, sottolineando come il blocco del mercato per la Lazio fosse previsto da tempo: “Le regole del blocco del mercato della Lazio sono sancite in maniera molto chiara già da due anni”.
LA REPLICA DI LOTITO
La replica di Lotito è arrivata attraverso le colonne de Il Messaggero, dove ha espresso tutta la propria contrarietà: “È una follia dover versare 115 milioni per dei parametri che non esistono più, applicando una norma retroattiva invece di quella nuova. La Lazio è una società quotata in borsa, se si crea un danno legato a un’interpretazione arbitraria della norma, che non è razionale e giustificata, poi bisogna assumersene le responsabilità”.
Secondo Lotito, la decisione della FIGC non tiene conto della reale situazione economica del club: “La Lazio non rischia il fallimento, è solida, con 300 milioni di patrimonio e nessun debito. Noi non abbiamo problemi, ma non possiamo fare mercato, che invece fanno tranquillamente club sanzionati dalla UEFA per il fair play finanziario”.
Il presidente biancoceleste ha inoltre proposto un’alternativa più flessibile: “Bastava fare un blocco soft. Sino a gennaio, tu puoi vendere e comprare. Invece si crea un blocco su un indebitamento finto. E se si infortuna un giocatore per un lungo periodo, per quale motivo non potrei sostituirlo fino a gennaio?”.
Lotito ha dunque ribadito la sua posizione, contestando l’applicazione della normativa e chiedendo maggiore coerenza e razionalità nelle decisioni che riguardano i club. La vicenda resta aperta e potrebbe avere ulteriori sviluppi nelle prossime settimane, anche sul piano legale.