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Lazio-Inter

Dopo oltre due mesi torna a vincere l’Inter, ma è una vittoria effimera perché comunque la qualificazione in Europa non arriverà lo stesso. 1-3 alla Lazio che chiude molto nervosa e in nove contro undici.

Settanta giorni fa l’Inter batteva 7-1 l’Atalanta e la superava portandosi al quinto posto in classifica. Sembrava l’inizio di una parte conclusiva di stagione dove poteva esserci ancora una minima speranza Champions League, invece è stato il canto del cigno di una squadra che si è sfaldata e da lì in poi ha perso tutto. Stasera è tornata la vittoria dopo due miseri punti in otto giornate, a evitare il record negativo di nove partite consecutive senza successi, ma l’1-3 con cui i nerazzurri hanno superato la Lazio è comunque una nulla consolazione perché la stagione è abbondantemente finita in maniera fallimentare, con l’aritmetica certezza di non poter andare in Europa League arrivata nel pomeriggio grazie al 3-0 del Milan sul Bologna. La squadra di Stefano Vecchi ha quantomeno dato un sussulto d’orgoglio, ma non fa altro che aumentare i rimpianti perché bastava veramente poco per andare nelle coppe e a qualcuno magari farà pure storcere il naso, pensando al rendimento di certi giocatori che si sono impegnati poco o niente nel momento negativo, riscattandosi oggi che non contava nulla. Sembrava tutto facile per la Lazio dopo il vantaggio di Baldé Diao Keita, invece i biancocelesti si sono fatti rimontare anche per colpe proprie (orribile l’autogol di Wesley Hoedt) e sono apparsi deconcentrati, forse con la spina staccata dopo la finale di Coppa Italia persa mercoledì contro la Juventus. Non toglierà nulla questa sconfitta ai biancocelesti, sorprende però il nervosismo con cui sia stato affrontato il secondo tempo, con il senegalese e Senad Lulić espulsi per doppia ammonizione e una serie di decisioni contestate all’arbitro Marco Di Bello, non certo nella sua miglior serata.

PRIMO TEMPO

Murillo fa di tutto per concedere un rigore alla Lazio: al 4′ interviene in area su Keita ed è fortunato perché l’arbitro pensa a un tocco sul pallone che non c’è, al 17′ invece frana su Felipe Anderson scivolando e stavolta Di Bello non può non assegnare la massima punizione alla Lazio. Dal dischetto va Baldé Diao Keita, palla sotto l’incrocio e sedicesimo gol in questo campionato per il senegalese, il cui rendimento in questo finale di stagione è stato eccellente. Sul fallo Murillo si fa anche male e poco dopo lascia il posto a Santon (D’Ambrosio scala centrale), a sorpresa l’Inter nel grigiore generale riesce a pareggiare, è il 31′ e su angolo di Brozović Perišić prolunga per il gran colpo di testa di Marco Andreolli, imprendibile per il debuttante Vargić. Primo gol stagionale per il difensore classe 1986, con un passato anche della Roma. Schema simile al 37′, battuta di Brozović stavolta respinta, Candreva riprende dall’altra parte e prova un cross apparentemente innocuo e destinato fra le braccia di Vargić, se non fosse che Wesley Hoedt non si intende col proprio portiere e con un maldestro tocco infila la sua porta. Inter in vantaggio più o meno senza nemmeno sapere come, Lazio disorientata che sulla ripresa del gioco perde immediatamente palla e rischia di beccare il terzo gol, Perišić serve il connazionale Brozović che col destro da fuori manda alto, nel minuto di recupero cross teso di Candreva fin troppo forte perché Éder a centro area non riesce a intervenire e fare 1-3.

SECONDO TEMPO

Due occasioni in quattro minuti per Éder, al 47′ punizione toccata da un compagno e destro di poco a lato, al 49′ cross di Candreva e l’italo-brasiliano si calcia sull’altro piede mandando sul fondo. Si rivede la Lazio al 57′ con una gran palla di Keita per Immobile che calcia troppo forte e prende la traversa, ma dieci minuti dopo proprio il senegalese viene espulso dall’arbitro Di Bello per una presunta simulazione (discutibile), dopo un contrasto con Medel dentro l’area nel quale è vero che il contatto è cercato ma poteva non essere giudicato da secondo giallo. Con l’uomo in più l’Inter dilaga, Éder su lancio di Brozović vede Vargić fuori dai pali e tenta di superarlo con un pallonetto ma sbaglia la mira, al 74′ cross di Candreva dalla destra per il vicino Perišić che supera il portiere connazionale, Lombardi salva sulla linea evitando il tocco di Nagatomo ma non può fare nulla sul tap-in di Éder Citadin Martins, al secondo gol consecutivo. Di male in peggio per la Lazio, perché anche Lulić (che doveva uscire, c’era Crecco a bordocampo che aspettava l’interruzione del gioco) si fa espellere per doppia ammonizione stavolta indiscutibile, l’Inter chiude in completo controllo e non rischia più nulla, anzi al 90′ su cross dalla destra il nuovo entrato Pinamonti calcia sull’esterno della rete.

Finisce insolitamente senza recupero, l’Inter raggiunge la Fiorentina e torna al settimo posto ma è una vittoria che non cambierà i discorsi sul finale di stagione e sul futuro di una società da risistemare. La Lazio vede di nuovo il fiato sul collo da parte dell’Atalanta, vero che fra quarto e quinto posto non cambia nulla però potrebbe significare un atteggiamento diverso nell’ultima di campionato, in casa del Crotone bisognoso di punti salvezza.

IL TABELLINO

Lazio (3-5-2): Vargić; Wallace, de Vrij (59′ Basta), Hoedt; Felipe Anderson (78′ Crecco), Luis Alberto (67′ Lombardi), Biglia, Milinković-Savić, Lulić; Immobile, Keita. Allenatore: Inzaghi
Inter (4-2-3-1): Handanović; D’Ambrosio, Andreolli, Murillo (23′ Santon), Nagatomo; Medel, Gagliardini (86′ Banega); Candreva, Brozović, Perišić; Éder (81′ Pinamonti). Allenatore: Vecchi
Arbitro: Marco Di Bello della sezione di Brindisi (Peretti – Alassio; Pegorin; Calvarese – Chiffi)
Reti: 18′ rig. Keita (L), 31′ Andreolli, 37′ aut. Hoedt, 74′ Éder
Espulsi: Keita (L) al 66′ per doppia ammonizione, Lulić (L) al 78′ per doppia ammonizione
Ammoniti: Murillo, Éder (I), Hoedt, Lombardi (L)

[Immagine presa da corrieredellosport.it]