Dopo il 5-1 del Napoli di ieri sull’Empoli l’Inter riesce a fare pure meglio: clamoroso 5-0 al Genoa con doppietta di Roberto Gagliardini, nel finale la arrotondano João Mário e l’appena rientrato Radja Nainggolan.
Più che una risposta. L’Inter vede il risultato del Napoli e decide non solo di eguagliarlo, ma di migliorarlo perché nel suo pokerissimo non subisce nemmeno gol. Un successo rotondissimo, a conclusione di una settimana perfetta e per certi versi pure inattesa, perché è stata approcciata facendo ampio ricorso alla rotazione (Luciano Spalletti non vuole si chiami turnover) e scoprendo risorse fin lì inattese. Nessuno probabilmente avrebbe scommesso cinque giorni fa a quest’ora su un rilancio di João Mário, titolare per la seconda partita consecutiva e capace, oltre a una prestazione più che positiva, di servire un gol e un assist nel finale cancellando buona parte dei mesi bui del suo primo anno e mezzo in nerazzurro; nessuno può aver scommesso sulla doppietta di Roberto Gagliardini, che mai aveva fatto marcatura multipla in carriera ma ha sostituito al meglio Matías Vecino nel ruolo del giocatore che si inserisce e dà una mano. Anche senza Mauro Icardi, risparmiato come tanti altri titolari, e con Ivan Perišić non certo in un pomeriggio di gloria l’Inter ha spazzato via il Genoa, recuperando a tempo di record Radja Nainggolan a quattordici giorni dall’infortunio del derby e vedendo il belga in appena sei minuti netti fare subito gol, un ottimo biglietto da visita per presentarsi alla serata di gala col Barcellona martedì sera. Ai rossoblù, alla seconda sconfitta in tre giorni al Meazza, è bastato l’uno-due fra il 14′ e il 16′ per uscire inevitabilmente dalla partita: troppo netto il divario in campo e nemmeno la prestazione dignitosa di alcuni elementi (non male il centrale Cristian Romero, che ha tenuto a bada il connazionale Lautaro Martínez) è riuscita a evitare il pesantissimo passivo. Due punti in quattro giornate per Ivan Jurić, che oggi ha provato a cambiare qualcosa escludendo per cinquanta minuti il capocannoniere Krzysztof Piątek (ancora a secco dopo il cambio in panchina), ma la sensazione è che la squadra non si sia ancora ritrovata dopo lo choc dell’esonero di Davide Ballardini e ora servirà voltare pagina per non iniziare a doversi guardare dietro.
PRIMO TEMPO
Ottanta secondi e l’Inter potrebbe già segnare, su corner battuto corto da destra Politano crossa sul secondo palo e Lautaro Martínez di ginocchio manda alto. Al 5’ lancio per João Mário che controlla e serve Perišić, la cui conclusione di mezzo esterno finisce a lato controllata da Radu: è comunque un’Inter che ripete la falsariga del match sulla Lazio, ossia prende in mano il pallino del gioco e non lo lascia se non per situazioni minime, come un tiro di Lazović alto da posizione defilata dopo aver saltato D’Ambrosio impossibilitato a intervenire perché già ammonito. Al 13’ sinistro dal limite di Politano bloccato a terra da Radu, ma il Genoa fa l’errore di rigiocare la palla corta e Biraschi, pressato da João Mário e Lautaro Martínez, se la fa scippare al limite dell’area, il portoghese da sinistra prova a sfondare e proprio Biraschi tocca il pallone col tacco liberando Roberto Gagliardini che mette in rete da pochi passi il suo primo gol stagionale. Doppio dubbio su un fuorigioco dell’ex Atalanta e per questo controllo VAR lungo, ma l’inquadratura dal basso mostra chiaramente l’ultimo tocco decisivo di Biraschi, considerato una giocata e quindi rete valida. Ci vuole un po’ per capirlo, non ci vuole invece neanche un istante d’attesa per rendersi conto della regolarità del 2-0 due minuti dopo con lancio di João Mário centrale per Matteo Politano che è rapidissimo nel passare davanti a Lazović e battere a rete col sinistro, secondo centro dell’ex Sassuolo dopo quello sempre in casa al Cagliari. Partita non indirizzata, di più: l’Inter gestisce il ritmo a suo piacimento e il Genoa fa grossa fatica a uscire dalla propria metà campo. Al 35’ altro grande lancio di Brozović per Politano e sinistro messo in corner da Radu, dalla battuta (nuovamente corta) cross sul secondo palo del croato e colpo di testa a lato di de Vrij pericolosissimo.
SECONDO TEMPO
L’Inter evita subito qualsiasi discorso e la chiude immediatamente: al 49′ sugli sviluppi di una rimessa laterale Gagliardini prolunga verso Perišić che la tocca in qualche modo nell’area piccola, Radu fa un miracolo sulla linea ma non può evitare il 3-0 che arriva con un destro potente di Roberto Gagliardini, alla sua prima doppietta in Serie A. Jurić fa prendere gli applausi all’ex Pandev, dentro Piątek che di testa impegna subito Handanović, poi entra anche Miguel Veloso anche lui immediatamente al tiro con un sinistro deviato e bloccato dal portiere. L’Inter comincia davvero a pensare al Barcellona, al 76′ bella palla di Keita per Lautaro Martínez che incrocia troppo il sinistro e manda largo, poi a completare il pomeriggio di festa ci pensa il finale: all’87’ dentro Nainggolan per Brozović, ma non sono ultimi minuti banali. Nel primo dei tre minuti di recupero João Mário appena entrato in area di sinistro corona una cinque giorni imprevedibile solo una settimana fa col 4-0, poi serve pure a Radja Nainggolan l’assist del 5-0 di testa per eguagliare i gol segnati dal Napoli ieri.
Settima vittoria consecutiva in Serie A per l’Inter che torna seconda assieme al Napoli e va almeno per qualche ora a -3 dalla Juventus, in attesa dell’impegno dei bianconeri col Cagliari in serata. Spalletti ha ruotato la squadra per due partite e adesso è pronto a rimettere i titolarissimi martedì col Barcellona, in una giornata chiave per il Gruppo B di Champions League. Secondo KO in tre giorni per il Genoa che chiude male la settimana in ritiro a Milano, rossoblù che dovranno ripartire dal Ferraris prima della sosta ma non sarà facile perché arriverà il Napoli.
IL TABELLINO
Inter (4-3-3): Handanović; D’Ambrosio, de Vrij, Škriniar, Dalbert; Gagliardini, Brozović (87′ Nainggolan), João Mário; Politano (58′ Keita), Martínez, Perišić (76′ Borja Valero). Allenatore: Spalletti
Genoa (3-5-2): I. Radu; Biraschi, Romero, Günter; Pedro Pereira, Rômulo (80′ Omeonga), Sandro (58′ Miguel Veloso), Bessa, Lazović; Pandev (51′ Piątek), Kouamé. Allenatore: Jurić
Arbitro: Paolo Valeri della sezione di Roma 2 (Preti – Cecconi; Serra; VAR Abisso; A. VAR Giallatini)
Reti: 14′, 49′ Gagliardini, 16′ Politano, 91′ João Mário, 94′ Nainggolan
Ammoniti: D’Ambrosio, Martínez (I), Günter, Sandro, Miguel Veloso (G)
[Immagine presa da corrieredellosport.it]