A due minuti dal novantesimo Mauro Icardi decide il secondo anticipo della 32° giornata di Serie A: Inter-Roma finisce 2-1, i nerazzurri scavalcano il Milan in classifica mentre la Roma non riesce a distanziare almeno momentaneamente la Lazio.
Ci voleva la Roma in crisi di questo 2015 per ridare all'Inter quel successo davanti al proprio pubblico che mancava da due mesi. Nella serata del Meazza i nerazzurri sono riusciti a far terminare diverse statistiche negative, ridando un minimo di senso a una stagione comunque mediocre: ritorno alla vittoria casalinga (26 febbraio al Celtic in generale, 8 febbraio al Palermo in Serie A), ritorno alla vittoria contro la Roma (19 aprile 2011 in Coppa Italia all'Olimpico, 6 febbraio 2011 in casa in campionato) e ritorno alla vittoria con una delle prime tre della classifica (9 dicembre 2012, Inter-Napoli 2-1). I numeri per una volta sorridono alla squadra di Roberto Mancini, determinante nel trovare l'acuto decisivo azzeccando i cambi nel finale e non avendo paura di osare inserendo uno dopo l'altro tre giocatori offensivi negli ultimi venti minuti di partita: Kovacic e Shaqiri hanno avuto un buon approccio, e Podolski entrato all'86' per l'ancora ottimo Gnoukouri ha servito con uno dei primi palloni toccati l'assist a Icardi per il 2-1, trovando quindi la prima nota positiva in nerazzurro dopo che fin qui si era fatto notare solo per i selfie e le partite a bocce. L'Inter è ripartita dall'ottimo secondo tempo del derby, pressando alta la Roma e trovando il vantaggio al quarto d'ora con Hernanes, che ha fatto nuovamente festeggiare i tifosi della Lazio vista la lotta per il secondo posto, in generale per oltre un tempo ha tenuto il pallino del gioco salvo poi calare dopo il 60', subendo il pari di Nainggolan (su errore di Ranocchia, solito gol preso in uscita dalla difesa) e rischiando in un altro paio di circostanze, perciò le mosse dalla panchina del tecnico sono state vitali per ottenere il bottino pieno. Anche Garcia aveva azzeccato la scelta del primo cambio, togliendo un impalpabile Totti (al quarantottesimo confronto con l'Inter, forse il peggiore assieme alla finale di Coppa Italia 2010 dove fu espulso per il calcione a Balotelli) per Seydou Keita con conseguente spostamento in avanti di Pjanic, autore dell'assist per il pari di Nainggolan, solo che ancora una volta ai giallorossi è mancato l'apporto degli attaccanti, limitatosi a un palo di Ibarbo nel primo tempo. Con questa sconfitta, la prima esterna dopo quasi sei mesi, la Roma adesso rischia addirittura il terzo posto, e non entrare in Champions League sentenzierebbe il fallimento totale del progetto tecnico e dirigenziale.
PRIMO TEMPO
Meglio l'Inter visto il pressing alto ma il primo tiro in porta della serata è della Roma, un destro a effetto dai venticinque metri di De Rossi respinto in tuffo da Handanovic. Il predominio nerazzurro si concretizza al quarto d'ora con il gol del vantaggio, Palacio serve Hernanes al limite dell'area, rientro sul sinistro a saltare Holebas e mancino secco sul palo lontano solo sfiorato da De Sanctis. Quarto gol alla Roma del brasiliano, il primo in maglia nerazzurra dopo che gli altri tre erano arrivati nei derby quando giocava alla Lazio. Reazione rabbiosa degli ospiti al 19' con un cross di Totti da destra per Gervinho respinto da Ranocchia, Ibarbo si avventa a colpo sicuro sul rimpallo ed è sfortunato perché il suo sinistro si stampa sul palo con Handanovic immobile. La Roma riesce a spingere solo sulla fascia destra mentre l'Inter ha un controllo pressoché totale del centrocampo, e solo alcuni interventi provvidenziali dei due centrali impediscono ai nerazzurri di presentarsi soli in area, come al 23' quando Yanga-Mbiwa sfiora una palla in mezzo di Palacio per Hernanes messo così fuori causa, la partita mantiene una certa intensità e risulta gradevole nonostante nella seconda parte non ci siano particolari occasioni da gol.
SECONDO TEMPO
Due occasioni quasi in fotocopia per l'Inter in avvio di ripresa, entrambe nate da un lancio di Guarín per Icardi in campo aperto solo contro Yanga-Mbiwa, sulla prima occasione il centravanti resiste fisicamente ma sbaglia il tiro preda di De Sanctis dopo un doppio rimpallo, sulla seconda il destro termina sul fondo. Esce Totti e la Roma cambia registro, anche perché Pjanic avanzato diventa il collante perfetto per l'ultimo passaggio, al 58' serve palla centralmente per Florenzi che di destro spreca calciando altissimo e al 63' approfitta di un errore in disimpegno di Ranocchia aprendo sulla destra per Radja Nainggolan, il cui diagonale potente vale il pareggio. Decisamente rinata la formazione giallorossa pur contro una buona Inter che potrebbe tornare avanti con un destro di Guarín respinto da De Sanctis, al 63' Pjanic su punizione quasi dal limite avrebbe la possibilità di fare 1-2 ma Handanovic respinge corto il destro sul suo palo e Vidic mette in corner anticipando Keita e Ibarbo. L'Inter si riprende solo dopo il 70', quando cioè Mancini comincia a usare le sostituzioni, col passare dei minuti i nerazzurri riprendono campo passando al 4-2-3-1 e la Roma cala limitandosi a un tiro da fuori di Keita bloccato da Handanovic, all'85' l'occasionissima capita a Icardi, mandato in porta da un anticipo di testa di Kovacic, ma dopo essersi liberato bene a centro area scarica il destro alto sopra la traversa. Non è comunque l'ultima chance: all'88' taglio centrale di Podolski ancora per Mauro Icardi, controllo a portarsi il pallone sul destro e tiro a incrociare che supera De Sanctis non perfetto, l'Inter ritorna avanti col diciassettesimo centro in campionato del suo attaccante e fa propri i tre punti, anche perché nel recupero la Roma non ha più forze e anzi sono Palacio e Podolski ad andare vicini al 3-1.
Potrà valere poco, ma la supremazia cittadina è di nuovo nerazzurra: l'Inter risorpassa il Milan e sale a quota quarantacinque punti, due in più dei rossoneri ma soprattutto quattro in meno della Fiorentina sesta, chiaramente i viola devono ancora giocare quindi non si può parlare di lotta per l'Europa League riaperta ma di certo è un successo che può rendere il finale di stagione meno inutile del previsto, servirà in ogni caso bissare i tre punti martedì a Udine contro gli ex Stramaccioni e Stankovic. La Roma perde l'imbattibilità esterna nel 2015 e peggio ancora non fa punti nella giornata in cui la Lazio è attesa da una sfida apparentemente morbida contro il Chievo: adesso i biancocelesti possono portarsi a +3 in classifica e distanziare il terzo posto. Nel turno infrasettimanale la squadra di Garcia sarà di nuovo protagonista lontano dall'Olimpico, a Reggio Emilia contro il Sassuolo.
IL TABELLINO
Inter (4-3-1-2): Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Brozovic (71' Kovacic), Gnoukouri (86' Podolski), Guarín (78' Shaqiri); Hernanes; Icardi, Palacio. Allenatore: Mancini
Roma (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Nainggolan, De Rossi (89' Doumbia), Pjanic (78' Iturbe); Ibarbo, Totti (52' S. Keita), Gervinho. Allenatore: Garcia
Arbitro: Daniele Orsato della sezione di Schio (Manganelli – Preti; Cariolato; Rizzoli – Fabbri)
Reti: 15' Hernanes, 63' Nainggolan (R), 88' Icardi
Ammoniti: Palacio, Brozovic, Juan Jesus, Ranocchia, Gnoukouri, Handanovic (I), Yanga-Mbiwa, De Rossi, De Sanctis, Nainggolan (R)
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