Si chiude con una brutta sconfitta il 2012 del Milan, che viene sopraffatto dalla Roma all'Olimpico. Il gol di Pazzini, su rigore, e quello di Bojan, non cambiano la sostanza del match: gli ospiti raramente hanno creato reali problemi alla difesa avversaria e non hanno quasi mai imposto il loro gioco.
Zeman ha schierato i suoi con un 4-3-3, con Goicoechea tra i pali, difesa formata da Piris, Burdisso, Marquinhos e Balzaretti. A centrocampo Pjanic, De Rossi e Bradley mentre in attacco il boemo punta sul tridente titolare Lamela-Osvaldo-Totti.
Allegri risponde allo stesso modo, con un 4-3-3 che ormai è consuetudine in casa Milan. Amelia in porta; De Sciglio, Mexés, Yepes e Constant a formare la terza linea; In mezzo Montolivo, Ambrosini e Nocerino mentre il tridente rossonero trova i suoi interpreti in El Shaarawy, Robinho e Boateng, in posizione di "falso nueve".
Il primo possesso del match è milanista e il giovane Faraone crea subito la prima occasione con un tiro che di poco non fredda il portiere romanista. Le prime azioni offensive dei padroni di casa, al contrario, sono disordinate e portano addirittura Totti a battere un calcio d'angolo corto direttamente in fallo laterale e un cross di Balzaretti completamente fuori giri. I giallorossi, però, quando si mettono in marcia sono pericolosi, prima con un tiro di De Rossi dalla lunga distanza che Amelia blocca bene, poi un tiro di Osvaldo che impegna seriamente l'estremo difensore del Milan. Dal calcio d'angolo seguente, il gol della Roma, con l'ennesima rete subita dalla difesa milanista su palla inattiva. Dopo la segnatura di Burdisso, gli ospiti sembrano voler cercare il pareggio senza demoralizzarsi, ma si capisce che sarà una serata storta quando El Shaarawy, imbeccato ottimamente da Robinho, spreca un uno contro uno con Goicoechea allungandosi troppo il pallone in corsa e dunque non riuscendo a dribblare il portiere. Da quel momento, la partita del Faraone non sarà brillante come le altre apparizioni, nonostante il suo sacrificio anche in fase difensiva si sia fatto notare come al solito. E' al minuto 23 che la Roma dà una batosta decisiva ai rossoneri. Totti dalla sinistra piazza in mezzo un cross perfetto che Osvaldo impatta di testa per il 2-0.
I ragazzi di Allegri sono in bambola e sette minuti dopo arriva anche il gol di Lamela, servito da De Rossi, che da solo in area non ha difficoltà a depositare la palla in rete. Prima della fine del primo tempo i meneghini cercano il gol che potrebbe riaprire la partita ma le azioni sono confuse e negli ultimi metri gli errori sono tanti.
Stranamente nella ripresa Allegri non effettua nessun cambio, ma probabilmente, dopo il diagonale mancino di Totti che finisce di un soffio a lato, capisce che la partita potrebbe finire con un risultato più rotondo del 3-0 momentaneo. Ecco allora che il tecnico livornese inserisce Pazzini al posto di Nocerino, trasformando l'assetto tattico della squadra in un 4-2-3-1. La trazione anteriore del Milan, però, non genera gol. Al contrario permette a Lamela di siglare una doppietta che porta il risultato sul 4-0 e che chiude la partita con trenta minuti di anticipo.
Al 64' ci prova Robinho ma Goicoechea risponde "presente" sul tiro e anche sulla ribattuta di Boateng. Dopo sei minuti due cambi per Zeman e uno per Allegri: fuori Lamela e Osvaldo, dentro i giovani Florenzi e Destro. Per gli ospiti esce Robinho, forse alla sua ultima partita con la casacca rossonera, ed entra l'ex Bojan. Alla ripresa del gioco i lombardi hanno una grandissima occasione per il gol della bandiera, con un cross del neo entrato Krkic che Boateng calcia su Goicoechea, sul tap-in il ghanese ci riprova ma coglie il palo, la palla finisce sui piedi di Montolivo che da buona posizione di piatto spara in bocca al portiere. 120 secondi dopo l'estremo difensore giallorosso si rimette in mostra deviando in calcio d'angolo un tentativo di Bojan. A 15 minuti dalla fine Allegri esaurisce i cambi a disposizione sostituendo Ambrosini con Muntari e poco dopo la Roma rimane in 10 per l'espulsione di Marquinhos, che ferma la calvalcata di El Shaarawy con un fallo di mano evidentemente volontario. Alla luce di questo, anche il boemo effettua il terzo ed ultimo cambio di serata inserendo il giovanissimo Romagnoli al posto di un ottimo Totti.
Negli ultimi cinque minuti i rossoneri trovano la sveglia, con un rigore procurato e trasformato da Pazzini e un colpo di testa, ancora di Pazzini, respinto in rete da Bojan, ma è veramente troppo tardi.
Finisce dunque 4-2 la sfida dell'Olimpico, con la Roma che si porta a 3 punti dalla zona Champions League e a 2 dall'Europa League. Rimane invece indietro il Milan, che per rincorrere la partecipazione ad una delle due coppe europee dovrà certamente intervenire sul mercato, a discapito di quello che Galliani e Berlusconi continuano ad affermare.