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Quinto pareggio nelle ultime sei giornate per i giallorossi che sprofondano ancor di più in classifica: al Bentegodi il gol di Francesco Totti è stato ripreso da un colpo di testa deviato di Boško Jankovic.

 

La pareggite ha ormai colpito in pieno la Roma. Un altro pari, un’altra occasione buttata al vento, altri due punti persi nei confronti della Juventus capolista con un divario ancora più ampio. La giornata che precede lo scontro diretto (ma si può ancora definirlo tale?) con i bianconeri doveva servire ai giallorossi per tenere il passo, e invece nemmeno battere la Juve lunedì prossimo potrà realmente riaprire il campionato. Ciò che continua a sorprendere in negativo della squadra di Garcia è l’incapacità di cambiare passo, una consuetudine del 2015: prima c’era la scusa della Coppa d’Africa che aveva portato via Keita e soprattutto Gervinho, adesso i due ivoriani ci sono e quindi bisogna ricercare le cause altrove, con il tecnico tra gli indiziati per non essere riuscito a trovare un’alternativa al possesso palla prolungato senza sbocchi in verticale. La mancanza di un centravanti a seguito della cessione di Mattia Destro, già evidenziata contro il Milan, è sempre più un problema, e non può bastare la vena realizzativa di Francesco Totti per sopperire alla mancanza di un vero numero nove, elemento che Garcia non ha più a disposizione e che non potrà trovare a meno di un improbabile ricorso al mercato degli svincolati. Vero, questo pomeriggio la Roma ha avuto la sfortuna di non chiudere il primo tempo in vantaggio dopo averlo dominato e aver subito il pari con una doppia carambola, ma nella ripresa quando avrebbe dovuto accelerare non ha quasi mai impensierito Benussi, andando sempre a un ritmo basso e inaccettabile per una squadra che teoricamente vorrebbe ancora lottare per il vertice. Questo uno a uno va benissimo al Verona, che somma punti preziosi nella lotta salvezza dopo le sconfitte di Atalanta e Chievo, con il tecnico Mandorlini (in discussione nell’ultima settimana ma difeso allo stadio con uno striscione) per la prima volta non battuto dalla Roma nella sua carriera da allenatore.

PRIMO TEMPO
Gara molto fisica e ben interpretata dalla Roma, che nonostante il momento di difficoltà si fa preferire per gioco e occasioni. Prima chance al 10′ per Nainggolan con un bel sinistro da fuori messo in corner da Benussi, i giallorossi replicano con uno schema su punizione di Pjanic per Ljajic con tiro debole del serbo due minuti più tardi e un colpo di testa largo di Manolas su corner a metà tempo. Al 26′ la pressione romanista porta al vantaggio: Francesco Totti vede lo spazio per calciare dai venticinque metri e fa partire un destro potente e a effetto che inganna Benussi, non troppo reattivo nella circostanza. Lo 0-1 del capitano giallorosso, al gol numero 240 in Serie A, sembra un toccasana per gli ospiti, il numero 10 va vicino al raddoppio con un destro alto su cross di Florenzi ma al 38′ il Verona, fin lì mai pericoloso, riesce a pareggiare con un colpo di testa di Boško Jankovic sugli sviluppi di un calcio d’angolo che sbatte prima su Astori e poi su Keita finendo in rete. Primo gol in campionato per il serbo, saltato più in alto di Florenzi che uscirà per infortunio poco dopo, e Roma che va al riposo con l’amaro in bocca sia per il pari subito sull’unica azione dei padroni di casa sia per la traversa su punizione colpita da Ljajic nel recupero.

SECONDO TEMPO
Il Verona aveva chiuso la prima frazione col gol e apre la ripresa sfiorando il vantaggio, cosa quasi clamorosa visto l’andamento del match nella prima mezz’ora. Al 47′ un cross dalla destra pesca Juanito il cui destro da centro area finisce sul fondo, l’occasionissima per portarsi sul 2-1 gli scaligeri ce l’hanno al 52′ quando Torosidis effettua un doppio straordinario salvataggio sulla linea, prima sul tiro-cross quasi dal fondo di Ionita e poi soprattutto sulla conclusione a botta sicura di Hallfreðsson, riuscendo persino a mettere successivamente in corner con il terzo intervento determinante in una manciata di secondi. Roma stordita e poco reattiva, addirittura i giallorossi rischiano di beccare gol da centrocampo dall’ex Tachtsidis, che vede De Sanctis fuori dai pali ma non riesce a inquadrare la porta, di fatto nella ripresa l’unica opportunità ospite porta la firma di Nainggolan, un destro fortissimo respinto con i pugni da Benussi. L’ingresso di Doumbia e nel finale anche quello di Verde sembrano tanto mosse della disperazione da parte di Garcia, i cambi però non danno i frutti sperati e non c’è nemmeno un accenno di assedio conclusivo, anzi il Verona chiude la gara senza soffrire e con qualche contropiede non sfruttato al meglio.

Terzo pareggio negli ultimi sette giorni per la Roma dopo lo 0-0 col Parma e l’altro 1-1 col Feyenoord, se serviva una vittoria per arrivare bene al ritorno dei sedicesimi di Europa League a Rotterdam la missione non è stata affatto completata, e per passare agli ottavi in coppa dovrà necessariamente arrivare una prestazione di gran lunga superiore a quella odierna. Dopo tre sconfitte consecutive il Verona torna a fare punti e si stacca dai cugini del Chievo salendo a quota venticinque, cinque lunghezze in più del Cagliari terzultimo con una partita in meno e prossimo avversario domenica al Sant’Elia.

IL TABELLINO
Verona (4-3-3): Benussi; E. Pisano, Moras, Márquez, Brivio; Ionita (69′ Obbadi), Tachtsidis, Hallfreðsson; J. Gómez (84′ Christodoulopoulos), Toni, Jankovic (69′ Greco). Allenatore: Mandorlini
Roma (4-3-3): De Sanctis; Florenzi (40′ Torosidis), Manolas, Astori, Cole; Nainggolan, Pjanic (83′ Verde), S. Keita; Ljajic, Totti (66′ Doumbia), Gervinho. Allenatore: Garcia
Arbitro: Andrea Gervasoni della sezione di Mantova (Costanzo – De Luca; Meli; Russo – Di Paolo)
Reti: 26′ Totti (R), 38′ Jankovic
Ammoniti: Jankovic, J. Gómez (V), Cole, Manolas, Nainggolan (R)

[Immagine presa da sportlive.it]