Prova di forza dei giallorossi che con grande carattere non lasciano scappare la capolista, in una partita divertente battuta una buona Inter punita anche dai troppi errori difensivi.
Quattro gol per dimenticare Mosca. La mazzata della Khimki Arena, peraltro seguita dal gol di Pirlo nel derby di Torino arrivato allo stesso minuto, è ormai un ricordo che fa parte del passato, la Roma volta pagina e ricomincia a fare il suo. A tratti travolgente la formazione di Garcia, scesa in campo con la grinta giusta e la voglia di riscattare il finale negativo della trasferta russa e le polemiche dovute alla presenza di alcuni giocatori in un locale notturno dopo la partita col CSKA Mosca, la cattiveria agonistica è stato un fattore determinante per arrivare alla vittoria e lanciare un segnale chiaro alla Juve, vittoriosa poco prima del posticipo dell’Olimpico. Guidata da un centrocampo formidabile con Pjanic autore di una doppietta e Nainggolan valore aggiunto la Roma ha avuto la meglio sull’Inter facendo leva sulla disarmante facilità di creare occasioni da gol, ogni volta che i giallorossi attaccavano mettevano a nudo tutte le difficoltà dei nerazzurri, buoni dalla cintola in su ma terribilmente a disagio in fase difensiva, con Juan Jesus disastroso e Campagnaro spaesato. Paradossalmente la squadra di Mancini ha giocato meglio stasera che nelle due precedenti uscite della nuova gestione, dove pure aveva ottenuto un pareggio e una vittoria, ha avuto la forza di recuperare lo svantaggio le prime due volte ma poi si è dovuta arrendere a Pjanic, uno dei migliori centrocampisti d’Europa, resta il fatto di aver retto un’ora contro una formazione oggettivamente più forte e di aver saputo reagire ma in settimana sarà necessario lavorare sull’assetto difensivo per ridurre al minimo gli errori ed evitare che anche nelle prossime partite gli avversari segnino praticamente alla prima occasione, cosa accaduta sempre nell’ultimo mese. Garcia rispetto a Mosca ha confermato solo l’attacco, ritrovando due importanti pedine negli altri settori, Maicon in difesa (alla prima da avversario contro l’Inter) e Pjanic a centrocampo (martedì era in panchina per scelta tecnica), per gli ospiti c’è Campagnaro terzino destro e nel 4-3-1-2 (spesso modificato in corsa in 4-2-3-1) l’ex Osvaldo viene preferito a Icardi come attaccante assieme a Palacio.
PRIMO TEMPO
Parte benino l’Inter ma dopo una decina di minuti la Roma ristabilisce in campo i valori della classifica e comincia a spingere sfruttando soprattutto l’out di destra dove Maicon e Gervinho hanno quasi sempre la meglio su Dodô e Juan Jesus. Prima occasione al 19′ con un destro di Ljajic bloccato a terra da Handanovic, è l’anticipo del vantaggio giallorosso che arriva al 21′, Ljajic si infila sulla destra in area e dal fondo mette in mezzo per il facile tocco a porta vuota del solissimo Gervinho. Torna a segnare l’ivoriano, a secco dalla disastrosa notte contro il Bayern, e Inter che per la quinta volta di fila subisce gol entro metà primo tempo: praticamente tutte le partite giocate a novembre. La reazione nerazzurra comunque non tarda ad arrivare, al 25′ rimessa lunghissima di Campagnaro e inserimento di Kuzmanovic che tocca il pallone riuscendo a tenerlo basso, splendido l’intervento di De Sanctis a terra per negare l’uno a uno al serbo. Una palla persa da M’Vila innesca la ripartenza della Roma chiusa da un sinistro alto di Nainggolan, l’asse Ljajic-Gervinho costruisce un’altra giocata vincente ma il gol viene annullato per fuorigioco (giusto) e così dal possibile 2-0 si passa all’1-1, al 36′ corner tagliato a centro area di Kuzmanovic e grande stacco di testa di Andrea Ranocchia per il pareggio, il primo gol subito in casa dalla Roma in questo campionato nonché il primo stagionale del capitano interista, reduce dall’espulsione contro il Dnipro in Europa League. Meglio l’Inter in chiusura di tempo ma le occasioni ce le ha la Roma, una con una percussione di Nainggolan chiuso al momento del tiro da Ranocchia e una con un destro di Ljajic respinto da Medel.
SECONDO TEMPO
Sessantaquattro secondi e la Roma è di nuovo avanti, su azione forse viziata da un fallo di Manolas su Osvaldo José Holebas lascia sul posto Campagnaro e Ranocchia per poi far partire un terrificante sinistro che finisce alle spalle di Handanovic. Primo gol in giallorosso per l’ex Olympiakos e vantaggio nuovamente ristabilito, ma come accaduto per l’uno a zero l’Inter non accusa la botta e ribatte colpo su colpo, Pablo Daniel Osvaldo sfiora il 2-2 in rovesciata dal limite e poi lo trova al 57′ di sinistro su assist di Dodô e con una deviazione determinante da parte di Astori. Esultanza polemica nei confronti dei suoi ex tifosi per l’italo-argentino, fischiato e insultato per tutta la partita ma capace di colpire proprio come aveva fatto alla penultima giornata dello scorso campionato, quando giocava con la Juventus. Il secondo pareggio dura soltanto tre minuti, la Roma quando attacca è incontenibile, Nainggolan impegna Handanovic con un sinistro dal limite e subito dopo Miralem Pjanic, dopo una mischia in area con battuta di Totti respinta, arriva a rimorchio e piazza il 3-2 che diventa anche il definitivo vantaggio giallorosso. Ancora grosse proteste da parte nerazzurra all’indirizzo di Mazzoleni per un’ostruzione di Holebas su Guarín a inizio azione non sanzionata, ne fa le spese Mancini che viene allontanato dall’area tecnica. La risposta per il possibile terzo pari è affidata a un’incursione di Medel con sinistro quasi di punta messo in angolo da De Sanctis, Mancini ordina ai suoi collaboratori di tentare il tutto per tutto inserendo Icardi per Dodô e passando al tridente pesante ma rispetto alle reazioni precedenti l’Inter stavolta è meno convinta e decisa, produce infatti soltanto un destro a spiovere di Kovacic sul fondo. Entra Iturbe e crea due occasioni per il 4-2 non sfruttate (sinistro alto e diagonale sul fondo dopo aver facilmente saltato Campagnaro), rispetto a Mosca gli errori dell’argentino non sono però sprechi mortali perché nel recupero arriva il poker, fallo di Guarín su Nainggolan dal limite dell’area e magistrale esecuzione di Miralem Pjanic per il gol del 4-2 che chiude i giochi.
Sempre stabile a -3 dalla Juventus la squadra di Garcia, il ritmo continua a essere altissimo ma la capolista non perde terreno e riesce a vincere anche in situazioni complicate come quella del derby, in ogni caso la Roma anche stasera ha dimostrato di esserci e di voler lottare per il titolo, anche perché il calendario è più favorevole rispetto ai rivali (venerdì c’è Fiorentina-Juve, sabato i capitolini ospitano il Sassuolo). Prima sconfitta per Roberto Mancini dopo il suo ritorno all’Inter, anche l’ultima era stata sul campo della Roma nella finale di Coppa Italia del 24 maggio 2008 (2-1), i nerazzurri sono ora nella parte destra della classifica, superati dal Sassuolo e raggiunti dal Palermo, con il terzo posto sempre più lontano e una necessità estrema di ritrovare la vittoria in campionato a partire da domenica prossima quando al Meazza arriverà l’Udinese.
IL TABELLINO
Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Astori, Holebas; Pjanic, S. Keita (64′ De Rossi), Nainggolan; Gervinho, Totti (85′ Iturbe), Ljajic (63′ Florenzi). Allenatore: Garcia
Inter (4-3-1-2): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Dodô (82′ Icardi); M’Vila (67′ Kovacic), Medel (82′ Obi), Kuzmanovic; Guarín; Osvaldo, Palacio. Allenatore: Mancini
Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni della sezione di Bergamo (Vuoto – Meli; Passeri; Rizzoli – Damato)
Reti: 21′ Gervinho, 36′ Ranocchia (I), 47′ Holebas, 57′ Osvaldo (I), 60′, 92′ Pjanic
Ammoniti: Ranocchia, Palacio, Guarín (I), S. Keita (R)
[Immagine presa da corrieredellosport.it]