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Inizia dallo stadio Luigi Ferraris di Genova contro la Sampdoria il nuovo corso della Roma di Aurelio Andreazzoli, impegnata a raggiungere un ormai insperato terzo posto, occupato dai cugini laziali, ma l'esordio del tecnico sulla panchina giallorossa non è sicuramente dei più fortunati, la roma esce infatti pesantemente sconfitta con il punteggio finale di 3-1. Una Roma bella quanto sprecona nel primo tempo, cala vistosamente nella ripresa e affonda sotto i colpi di una Sampdoria a dir poco cinica e brava a sfruttare al meglio gli episodi a lei favorevoli.
 

La squadra arriva da una settimana di fuoco, iniziata con l'esonero di Zdenek Zeman dopo la pesante sconfitta casalinga del turno precedente contro il Cagliari per 2-4. Andreazzoli, privo dello squalificato Tachtsidis e degli infortunati Destro e Balzaretti, presenta la nuova roma con un inedito 3-4-1-2, con Stekelenburg fra i pali, al ritorno da titolare dopo ben quattro mesi, la sua ultima apparizione dal primo minuto risale infatti alla partita Parma-Roma del 30 ottobre 2012, mentre nel pacchetto difensivo a tre giocano Marquinhos sul centrodestra, Burdisso play difensivo e Castan sul centrosinistra. Ma le scelte inaspettate di Andreazzoli riguardano il centrocampo soprattutto le corsie esterne, dove trovano spazio Lamela e Marquinho, preferiti a Piris e al nuovo acquisto Torosidis che sicuramente hanno delle caratteristiche meno offensive. Il reparto viene poi completato da De Rossi, anche lui al riento dal primo minuto e dall'americano Bradley, i due agiscono a protezione della difesa, mentre invece Miralem Pjanic gioca più avanti, in posizione di trequartista alle spalle dei due attaccanti che sono Totti e Osvaldo. Panchina dunque almeno inizialmente anche per Alessandro Florenzi che alla vigilia era dato per titolare. Dall'altra parte ci sono i padroni di casa della Sampdoria che arrivano da alcuni risultati utili non ultimo lo straordinario successo di qualche settimana allo Juventus stadium contro la corazzata bianconera, arrivato per giunta con la squadra costretta a giocare in inferiorità numerica. La squadra insomma sembra aver ritrovato lo smalto delle prime giornate di campionato quando alla guida della squadra c'era Ciro Ferrara. Rossi per questa partita deve fare però a meno del suo capitano Angelo Palombo, fermato proprio nell'ultimo allenamento da un fastidio muscolare e anche del brasiliano Eder che ha raggiunto la propria patria per dei problemi familiari. Buone notizie invece arrivano dal giovane attaccante italo-argentino Icardi, che ha smaltito la botta al ginocchio sinistro subita in allenamento dopo uno scontro con Berardi e sarà regolarmente a disposizione di Rossi. Il tecnico doriano manda in campo la sua squadra con un prudente, forse troppo, 3-5-1-1 dove Soriano gioca a supporto dell'unica punta Icardi e dove a centrocampo spiccano i nomi di Poli e Obiang, due giovani interessanti e di grande prospettiva. Davanti al portiere Romero, invece giocano i tre difensori che sono Gastaldello che eredita la fascia di capitano vista la contemporanea assenza di Palombo, affiancato da Rossini che gioca difensore centrale e da Costa sulla sinistra.
PRIMO TEMPO
 
Tutti i tifosi giallorossi si aspettano e non può essere altrimenti una Roma subito alla ricerca del goal del vantaggio in maniera però molto più equilibrata ed ordinata rispetto alle precedenti uscite. Ed ineffetti la nuova roma targata Andreazzoli parte subito molto bene cercando e andando molto vicina goal del vantaggio, in un terreno di gioco, quello del Ferraris inguardabile soprattutto sulle corsie esterne dove regna incontrastata la sabbia. Le occasioni più nitide capitano sui piedi di Pjanic che centra in pieno un difensore blucerchiato a pochi metri dalla porta difesa da Romero e di Lamela, sul quale però è superlativo l'estremo difensore argentino, che risponde con una gran parata su un tiro a giro dell'attaccante della roma. Dall'altra parte la Sampdoria è poca cosa, la squadra di Rossi soffre tantissimo il pressing portato dalla Roma a centrocampo e non riesce praticamente mai a tirare verso la porta di Stekelenburg che se non fosse per qualche uscita sui calci d'angolo, rimarebbe praticamente inoperso. Le squadre vanno dunque al riposo con il parziale fermo sullo 0-0, che sta evidentemente molto stretto alla Roma, apparsa sicuramente molto dinamica e a tratti anche spettacolare dal punto del palleggio e dei dialoghi negli spazi stretti, ma che a tutto questo non riesce a dare seguito trovando quel goal che le consentirebbe di andare al riposo avanti di almeno una rete su di una sampdoria che invece deve ringraziare la buona sorte e soprattutto il suo portiere Romero, strepitoso su Lamela a metà tempo.

SECONDO TEMPO
 

La seconda frazione di gara si apre così come era finita la prima con la Roma subito avanti alla ricerca del goal del vantaggio che sarebbe meritato per quanto visto nei primi 45 minuti. La Sampdoria però non è più la stessa squadra spenta e prive di idee ammirata nel primo tempo,  grazie soprattutto al cambio di modulo operato nell'intervallo da Delio Rossi, che toglie un inesistente Soriano mettendo dentro il nuovo arrivato Giacome Sansone che con la sua rapidità può sicuramente dare un sostegno maggiore ad Icardi apparso completamente isolato in avanti durante la prima frazione. La Roma però nel corso del minuto 50 troverebbe il goal del meritato vantaggio, con Lamela che imbeccato in area da un passaggio illuminante di Totti, mette in rete con un gran tiro al volo di destro, ma è tutto inutile però, perchè l'arbitro, il signor Celi annulla per una presunta posizione di fuorigioco di Marquinho, che nel momento in cui riceve palla al limite dell'area è appunto in off-side. Succesivamente nello sviluppo dell'azione sarà proprio Marquinho a dare palla a Totti che poi troverà Lamela con il passaggio decisivo. La Roma sembra accusare il colpo e alla distanza inizia ad uscire la supremazia territoriale della Sampdoria che dopo appena 5 minuti, esattamente al minuto 56 trova il goal del vantaggio al primo vero tiro verso la porta difesa da Stekelenburg. De Rossi perde un bruttissimo pallone a centrocampo, regalandolo di fatto alla Samp ed in particolare a Poli che immediatamente effettua un lancio a tagliare il campo, imbeccando completamente solo Estigaribbia che può tranquillamente mettere a terra il pallone e prima del tentativo di recupero di Marquinhos infila Stekelenburg con un preciso diagonale di destro. La Roma cerca subito di reagire portandosi immediatamente in avanti, ma ora la squadra di Andreazzoli attacca in maniera confusa e senza idee senza mai impegnare severamente Romero, anzi è Stekelenburg a doversi superare su un tiro ravvicinato a botta sicura di Icardi. I tentativi confusi e talvolta cervellotici di arrivare al pareggio per la squadra giallorossa, vengono premiati al minuto 69, quando Rossini abbatte in piena area di rigore Osvaldo, per Celi non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Sul dischetto tutti si aspettano Francesco Totti naturalmente, invece Osvaldo prende il pallone lo sistema e calcia, con un risultato pessimo, visto che il suo più che un calcio di rigore è un passaggio a Romero. Da questo momento per la Roma cala il sipario e la sampdoria ne approffitta subito, dopo 3 minuti infatti Sansone con un calcio di punizione dal limite trafigge Stekelenburg per la seconda volta, che però sembra tutt'altro che impeccabile, visto che si fa beffare proprio sul palo che era di sua competenza. Per la Roma sembra notte fonda, ma invece una perla del solito Erik Lamela al minuto 75 da ancora speranza alla Roma per agguantare quanto meno il pareggio finale. Il goal numero 11 in campionato del ventenne attaccante argentino è frutto di un cross morbido della destra di Florenzi che nel frattempo era subentrato a Bradley, sul quale appunto si avventa Lamela che batte Romero con un gran sinistro al volo. Ma per la Roma non è giornata, i giallorossi non hanno nemmeno il tempo di esultare che la Sampdoria realizzata la terza rete con Icardi. Sull'angolo successivo infatti, Icardi, sfruttando l'assoluta libertà concessagli dai giallorossi in particolare da De Rossi segna di testa il terzo goal, bucando ancora una volta il povero Stekelenburg che non crede ai propri occhi. La partita scivola così via verso i titoli di coda, ma proprio durante gli ultimi secondi di gara, l'allenatore doriano Delio Rossi si rende protagonista di un bruttissimo episodio. Il tecnico, forse provocato da Burdisso, reagisce mostrando il dito medio al difensore argentino giallorosso, facendo scatenare così le ire di tutti, in particolare di Totti che si trova nella vicinanze della panchina sampdoriana ed immediatamente sbotta ed inveisce contro il tecnico blucerchiato, a quel punto l'arbitro Celi espelle Rossi e dopo qualche secondo dichiara concluso il match.
Per la Roma è l'ennesima sconfitta, la decima per la precisione in una stagione fin qui deludentissima, una Roma bella solamente per un tempo, il primo, ma che poi si spegne e si deprime difronte agli episodi non certo girati a suo favore. Il lavoro per Andreazzoli e il suo staff  non manca, ma occorrerà subito correre ai ripari visto che sabato prossimo allo stadio Olimpico è in programma il big match della 25° giornata tra la Roma appunto e la capolista Juventus di Antonio Conte, che ormai sembra definitivamente lanciata verso la conquista del secondo scudetto consecutivo.

IL TABELLINO:
 
Sampdoria (3-5-1-1): Romero, Gastaldello, Rossini, Costa, De Silvestri, Obiang, Krsticic, Poli, Estigarribia (87' Poulsen), Soriano (46' G. Sansone), Icardi. Allenatore: Delio Rossi.
 
Roma (3-4-1-2): Stekelenburg, Marquinhos, Burdisso, Castan (74' Dodò), Lamela, De Rossi, Bradley (66' Florenzi), Marquinho (87' Nico Lopez), Pjanic, Totti, Osvaldo. Allenatore: Aurelio Andreazzoli.
 
Arbitro: Celi di Campobasso.

Reti: 56' Estigarribia, 73' Sansone, 75' Lamela (R), 77' Icardi.
 

Ammoniti: Gastaldello (S), De Rossi e Burdisso (R).