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Dopo tre partite e mezzo a secco la Lazio ne fa cinque fra il 45' e il 90' all'Hellas ultimo in classifica e ritrova la vittoria dopo quasi tre settimane. Inutili le reti gialloblù di Greco e Toni, che però erano riusciti a portare il parziale da 3-0 a 3-2.

 

La Lazio si riscopre prolifica. Successo rotondo per i biancocelesti sul Verona ultimo e nuova ripartenza dopo tre partite a secco. Per 315' la squadra di Pioli non ha segnato, dal 4-1 sul Chievo chiuso al 96' da Keita fino al 45' di stasera, poi sono arrivati cinque gol in un tempo che hanno spazzato via le speranze del Verona di proseguire nel suo momento positivo alla ricerca della zona salvezza. Una partita strana, come sempre dall'alto numero di marcature (ben quarantadue nelle ultime sette sfide all'Olimpico, contando anche le otto di stasera) ma sbloccata in maniera fortuita quasi all'intervallo, quando Alessandro Matri è riuscito a superare Gollini con un tocco lento ma efficace. La Lazio ha controllato la gara per quasi tutti i novanta minuti ma incredibilmente ha dovuto soffrire per un periodo minimo, quando cioè il Verona si è svegliato e ha recuperato da 3-0 a 3-2 con una grande punizione di Greco e un bel tocco in area di Toni, la reazione dopo il pesante svantaggio è l'unica consolazione per Delneri, che veniva da una serie positiva di cinque giornate (seppur con quattro pareggi) e non è riuscito a ripetere quanto fatto sempre all'Olimpico lo scorso 17 gennaio contro la Roma. A proposito di stadio: come sempre poche persone sugli spalti in un match anticipato a causa dell'impegno dell'Italia di rugby nel weekend, e non per la concomitanza col festival di Sanremo quanto per la squalifica della curva a seguito dei cori razzisti verso Koulibaly in Lazio-Napoli.

PRIMO TEMPO

La partita cresce col passare dei minuti, dopo che fino al 21' non si vede neanche un tiro in porta. La Lazio si dimostra intraprendente ma pecca in fase conclusiva, all'8' Felipe Anderson da dentro l'area calcia in diagonale sul fondo, all'11' su palla messa in mezzo Mauri tocca e Matri non riesce a fare gol da mezzo metro complice l'uscita di Gollini, che trova il primo intervento di serata su un destro di Lulic respinto di pugno. Il Verona non sta a guardare e si rende pericoloso soprattutto con dei colpi di testa, il primo al 24' di Pazzini che non diventa 0-1 solo per una prodezza di Marchetti e il secondo al 28' di Toni di poco a lato su cross dalla destra. Lazio impaurita che fatica a fraseggiare e crea solo giocate sporadiche, come il sinistro di Cataldi dal limite al 37' smanacciato da Gollini, ma nonostante ciò all'ultimo minuto prima dell'intervallo passa seppur in maniera un po' casuale, su tocco in area di Cataldi Alessandro Matri riesce a concludere di sinistro e Gollini si muove in ritardo non vedendo partire il pallone, che passa sotto le gambe di un difensore dell'Hellas e si infila lentamente in rete per il quarto gol dell'ex Juventus e Milan.

SECONDO TEMPO

La Lazio aveva chiuso il primo tempo con un gol e apre la ripresa con un altro gol, quello del raddoppio: su cross da sinistra di Cataldi la difesa del Verona, Gollini incluso, è piazzata malissimo e Stefano Mauri non ha difficoltà a tornare al gol dopo dieci mesi. Il Verona non è granché presente in campo, l'unica chance per accorciare le distanze in realtà la crea la Lazio, perché su pallone giocato da terra in area da Wszolek Hoedt interviene malissimo e rischia l'autogol ma è fortunato visto che manda sulla traversa. Al 69' il gol che mette ipoteticamente la parola fine è di Felipe Anderson, bravo e caparbio a tenere il pallone vivo al limite dell'area dopo essere caduto e toccarlo verso Biglia, assist per Matri (in fuorigioco) che rimette in mezzo e il brasiliano a porta vuota fa 3-0. Finita? Tutt'altro, perché improvvisamente il Verona si sveglia, Leandro Greco con una gran punizione segna il 3-1 mandando il pallone sotto l'incrocio e al 79', dopo una deviazione provvidenziale di Pisano su tiro a botta sicura di Cataldi (uno dei migliori in campo se non il migliore in assoluto), Wszolek mette in mezzo da sinistra e Luca Toni, in spaccata, riapre incredibilmente i giochi. Le speranze del Verona durano solo tre minuti, Pioli mette dentro Klose e il tedesco, dopo un'incomprensione ospite a centrocampo, parte in progressione sulla destra e crossa per la bella conclusione al volo di Baldé Diao Keita. 4-2, stavolta è finita sul serio, addirittura Klose potrebbe far cinquina ma manda sul fondo da dentro l'area, al 90' fallo di Gilberto su Lulic e calcio di rigore che Antonio Candreva, pure lui subentrato, trasforma per il definitivo 5-2.

Terzo successo nel 2016 per la Lazio che sale momentaneamente al settimo posto a -4 dalla zona Europa League occupata dal Milan, in attesa di tutte le altre partite della venticinquesima giornata di Serie A, visto che questo sarà un turno spalmato su quattro giorni. Ora i biancocelesti hanno una settimana intera per preparare l'importante sfida d'andata dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Galatasaray, in programma giovedì prossimo a Istanbul. Il Verona resta a quota quindici punti, nove di ritardo dal quartultimo posto: se la salvezza era difficile dopo il bel filotto di risultati adesso è ancora più dura.

IL TABELLINO

Lazio (4-3-3): Marchetti; Konko, Maurício, Hoedt, Lulic; Cataldi, Biglia, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson (85' Candreva), Matri (80' Klose), S. Mauri (73' B. Keita). Allenatore: Pioli
Verona (4-4-2): Gollini; Pisano, Moras, Helander, Fares (51' Rômulo); Jankovic (50' Gilberto), Ionita, Greco, Wszolek; Toni, Pazzini (69' J. Gómez). Allenatore: Delneri
Arbitro: Andrea Gervasoni della sezione di Mantova (De Pinto – Tasso; Carbone; Banti – Saia)
Reti: 45', Matri, 50' S. Mauri, 69' Felipe Anderson, 72' Greco (V), 79' Toni (V), 82' B. Keita, 90' rig. Candreva
Ammonito: Maurício (L)

[Immagine presa da corrieredellosport.it]