Risultato inequivocabile all’Olimpico: la Lazio distrugge un Palermo ormai rassegnato, 6-2 con cinque gol arrivati nella prima mezz’ora di gioco. I biancocelesti tornano quarti in classifica.
Al derby a suon di gol. La Lazio arriva alla stracittadina in programma domenica prossima sommergendo un imbarazzante Palermo con un primo tempo da urlo: cinque gol entro il 26′, racchiusi nello spazio di diciotto minuti e ventiquattro secondi, con Ciro Immobile che tocca i venti gol in questa Serie A e Baldé Diao Keita che firma la sua prima tripletta in carriera, poi Luca Crecco ha portato il risultato sul 6-2 al 90′. Certo, gran parte delle responsabilità vanno date al Palermo, peggior difesa del torneo con settantatré gol subiti e per la quindicesima volta in trentatré giornate con almeno tre reti incassate, ma è un ottimo segnale per la squadra di Simone Inzaghi, che arriva al derby forte di una qualificazione all’Europa League praticamente certa e l’Atalanta ricacciata dietro dopo il momentaneo sorpasso al quarto posto, i biancocelesti potranno un minimo giocare più tranquilli ben sapendo che la partita non sarà più decisiva delle due semifinali di Coppa Italia, passate con la qualificazione. Il Palermo invece è destinato a un’ingloriosa retrocessione: nemmeno l’ennesimo cambio in panchina, con Diego Bortoluzzi alla seconda uscita dopo il pareggio per 0-0 col Bologna, ha cambiato la situazione di una squadra che non è ancora in Serie B solo per l’aritmetica, comunque inevitabilmente prevista per una delle prossime giornate. I rosanero sono allo sbando, con una difesa colabrodo (passata dallo 0-0 al 4-0 in sedici minuti e ventitré secondi, leggermente peggio dell’Inter ieri a Firenze) e gran parte dei giocatori sfiduciati o con la testa altrove, al nuovo presidente Paul Baccaglini servirà più di una mano per ricostruire l’anno prossimo sulle macerie di questa stagione completamente da dimenticare.
PRIMO TEMPO
La resistenza del Palermo dura appena sette minuti e venticinque secondi, poi corner di Biglia prolungato da de Vrij e sul secondo palo Ciro Immobile anticipa Gazzi e di testa fa 1-0. Passa soltanto un minuto e mezzo e la Lazio ha già raddoppiato, dalla sinistra Milinković-Savić mette in mezzo rasoterra per il piatto destro ancora di Ciro Immobile, che piazza sul palo lontano senza opposizione alcuna raggiungendo quota venti gol in campionato. La difesa del Palermo è un disastro, all’11’ Keita fa uno-due ed è provvidenziale il recupero di González, al 20′ Šunjić a porta vuota mette una pezza su Parolo liberato da un grande assist di Felipe Anderson. Un minuto dopo però nessuno si preoccupa di coprire su Baldé Diao Keita, che duetta con de Vrij e si libera in mezzo a quattro avversari che non tentano nemmeno l’intervento, destro a incrociare e sono tre. Comincia lo show del senegalese, che al 23′ si procura un calcio di rigore per assurdo fallo in area di Morganella, dal dischetto si incarica della battuta proprio Baldé Diao Keita nonostante ci siano in campo sia Biglia sia Immobile, Posavec tocca ma non basta. Bortoluzzi subito dopo per disperazione toglie un attaccante, Sallai, per mettere un centrocampista, Bruno Henrique, ma il secondo pallone toccato dal brasiliano è altrettanto disastroso: Biglia glielo scippa senza difficoltà e serve Immobile (in fuorigioco), colpo di tacco a far proseguire per Baldé Diao Keita che in pallonetto completa la sua tripletta in appena trecentoventi secondi. Dopo il 5-0 la Lazio comprensibilmente abbassa il ritmo, iniziando a pensare all’imminente derby.
SECONDO TEMPO
Fuori Parolo, unico diffidato in campo nella Lazio, e dentro Lukaku ma dopo quarantaquattro secondi segna il Palermo, in maniera assolutamente casuale perché su pallone giocato in avanti una doppia deviazione rimette in gioco Andrea Rispoli, altrimenti di metri in posizione irregolare, e il terzino ex Parma fa 5-1, assegnato dopo qualche attimo di consultazione fra arbitro e assistenti. La cosa incredibile è che al 52′ arriva pure il 5-2, in maniera ancor più fortuita perché su retropassaggio corto di Hoedt ancora Andrea Rispoli si butta sul rinvio in scivolata di Strakosha e lo mette dentro, per la sua prima doppietta in Serie A. Realisticamente impensabile pensare a una rimonta, il Palermo ha fatto due gol per caso, alla Lazio basta gestire il pallone per non rischiare e avvicinarsi al 6-2 con una punizione di Milinković-Savić respinta da Posavec (64′) e un’azione personale di Keita con destro a incrociare di poco a lato (72′). A differenza del primo tempo, dove Fabbri aveva fischiato senza concedere recupero, si arriva fino al 92′, sei secondi prima dell’inizio del tempo addizionale sugli sviluppi di un corner Posavec salva sulla deviazione ravvicinata di Bastos ma non può far nulla sulla scivolata del subentrato Luca Crecco, al primo gol in Serie A e sedicesimo giocatore della Lazio a referto. Il set si chiude qui.
Domenica alle ore 12.30 l’ultimo di quattro derby stagionali: la Lazio fin qui ne ha vinto uno e persi due, ma l’unico successo è stato decisivo per andare in finale di Coppa Italia. Palermo sempre più vicino alla Serie B, nella prossima giornata al Barbera arriverà la Fiorentina che sfiderà la peggior difesa del campionato dopo aver segnato cinque gol.
IL TABELLINO
Lazio (3-5-2): Strakosha; Wallace, de Vrij, Hoedt; Felipe Anderson, Parolo (46′ Lukaku), Biglia, Milinković-Savić (70′ Crecco), Lulić; Immobile, Keita (83′ Lombardi). Allenatore: Inzaghi
Palermo (3-4-2-1): Posavec; Šunjić, G. González, Goldaniga; Rispoli, Gazzi, Jajalo (66′ Chochev), Morganella; Sallai (25′ Bruno Henrique), Lo Faso (74′ Trajkovski); Nestorovski. Allenatore: Bortoluzzi
Arbitro: Michael Fabbri della sezione di Ravenna (Tegoni – De Pinto; Peretti; Rocchi – Ghersini)
Reti: 8′, 9′ Immobile, 21′, 24′ rig., 26′ Keita, 46′, 52′ Rispoli (P), 90′ Crecco
Ammoniti: Milinković-Savić (L), Gazzi (P)
[Immagine presa da corrieredellosport.it]