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È di Arturo Vidal il gol che regala ufficialmente alla Juventus lo scudetto 2014-2015, i bianconeri si sono imposti per uno a zero in casa della Sampdoria nel primo anticipo della 34° giornata di Serie A.

 

La festa può cominciare. Con quattro giornate d’anticipo sulla fine del campionato la Juventus è campione d’Italia per la quarta volta consecutiva, e solo tre squadre sono riuscite a fare un filotto migliore arrivando a cinque, una volta proprio i bianconeri (1931-1935) e poi il Grande Torino (1943-1949) e l’Inter (2006-2010). Nel 2015, dopo qualche battuta d’arresto nel girone d’andata che aveva tenuto la Roma incollata alla vetta della classifica, la squadra di Massimiliano Allegri è stata un rullo compressore, senza riuscire a eguagliare la storica vetta dei centodue punti ottenuti da Antonio Conte dodici mesi fa ma con la possibilità di rendere questa stagione indimenticabile, perché adesso col campionato già in bacheca la Juve potrà dedicare tutte le energie alla Coppa Italia (finale contro la Lazio) e soprattutto alla Champions League. Proprio in vista dell’imminente semifinale contro il Real Madrid (andata martedì prossimo a Torino, ritorno mercoledì 13 al Bernabéu) Allegri ha cambiato quattro dei possibili titolari allo Juventus Stadium, lasciando a riposo Chiellini, Evra, Morata e Pirlo, ma come spesso è successo in questa stagione i sostituti sono stati all’altezza, in particolare Sturaro che è stato uno dei migliori del primo tempo, e dopo due sconfitte consecutive in trasferta arrivate anche per via del robusto turnover è arrivata di nuovo una vittoria, marcata da un colpo di testa preciso di Arturo Vidal. Sarebbe bastato anche un pareggio per festeggiare al Ferraris, e il punto di certo avrebbe fatto molto comodo alla Sampdoria, ora con l’acqua alla gola visto il netto calo dell’ultimo mese che ha rimesso in discussione una qualificazione all’Europa League virtualmente blindata prima di Pasqua, con soli tre punti in sei giornate (frutto di altrettanti pareggi) i blucerchiati ora rischiano di essere risucchiati dal gruppone capeggiato dal Genoa: adesso il ritorno in Europa per gli uomini di Mihajlovic è a serio rischio.

PRIMO TEMPO

Ritmo molto alto e Samp che prova a sfruttare la rotazione bianconera, al 10′ Soriano ci prova da fuori trovando una respinta, la palla arriva a Obiang che calcia col destro e manda il pallone di poco a lato alla sinistra di Buffon. I primi tentativi bianconeri arrivano sfruttando il centro dove ci sono diversi spazi, al 19′ si inserisce Sturaro chiuso in corner e dal seguente cross Llorente impatta di testa mandando alto, al 26′ è Vidal a usare la zona centrale di campo per avanzare e concludere, Viviano blocca in due tempi. 32′ e Juventus in vantaggio: cross col sinistro di Lichtsteiner destinato a Llorente, lo spagnolo non ci arriva di testa ma dietro di lui c’è Arturo Vidal che colpisce e segna il suo settimo gol in campionato con l’aiuto del palo. Con Mesbah infortunato e vicino alla sostituzione i bianconeri approfittano della situazione per andare nuovamente al traversone dalla destra, stavolta Llorente incorna senza inquadrare lo specchio, il primo tempo si chiude con una progressione centrale di Muriel con tocco per Soriano che gira dal limite mandando sul fondo, Sampdoria che dimostra di essere in partita ma un po’ troppo nervosa.

SECONDO TEMPO

Molto confusi gli attacchi blucerchiati, magari in qualche caso la difesa della Juve va in difficoltà ma senza che Buffon venga impegnato, come al 53′ quando Eto’o prima cicca la conclusione e poi riesce a rimettere in mezzo senza trovare alcun compagno. Ospiti spesso pericolosi in ripartenza, al 55′ Vidal serve Marchisio il cui sinistro è totalmente sbilenco, al 59′ invece Tévez dal limite la porta la trova eccome e serve un miracolo di Viviano per negare all’Apache lo 0-2. In un momento di totale controllo della partita da parte della Juventus si rivede la Sampdoria con due occasioni in un minuto, una mischia risolta da un tiro alto di Bergessio e un erroraccio di Vidal che permette ancora all’argentino, subentrato allo spento Rizzo, di calciare, con Bonucci provvidenziale nel deviare un destro destinato in porta. Viviano blocca due conclusioni centrali di Tévez (68′) e Marchisio (69′, al termine di un’azione insistita di Pereyra), la Juventus non attacca e gioca col cronometro, ben sapendo di avere a disposizione due risultati su tre e dando riposo a qualche giocatore che certamente servirà martedì (Tévez esce al 72′, Pereyra un minuto dopo), col punteggio in bilico la Samp abbozza un paio di tentativi nel finale ma si limita a una punizione di Muriel smanacciata da Buffon e a un sinistro secco sempre del colombiano che dà solo l’illusione ottica del gol: troppo poco.

Al fischio finale di Valeri comincia la festa, la Juventus si conferma la migliore squadra del campionato italiano e per il quarto anno consecutivo conquista lo scudetto, peraltro nelle precedenti occasioni mai aveva ottenuto la certezza del titolo con così tante giornate d’anticipo. Massimo Ferrero in settimana aveva detto che la sua Sampdoria avrebbe impedito la festa bianconera al Ferraris ma anche la scaramanzia del presidente doriano non ha potuto nulla davanti allo strapotere bianconero, ora i blucerchiati dovranno sperare in qualche passo falso delle dirette concorrenti per l’Europa prima della trasferta di domenica 10 a Udine.

IL TABELLINO

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Mesbah (36′ Regini); Rizzo (54′ Bergessio), Palombo, Obiang (72′ Duncan); Soriano; Muriel, Eto’o. Allenatore: Mihajlovic
Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Padoin; Vidal, Sturaro, Marchisio; Pereyra (73′ Chiellini); Tévez (72′ Morata), Llorente (80′ Coman). Allenatore: Allegri
Arbitro: Paolo Valeri della sezione di Roma 2 (Nicoletti – La Rocca; Di Fiore; Giacomelli – Fabbri)
Rete: 32′ Vidal
Ammoniti: Obiang, De Silvestri, Soriano, Romagnoli (S)

[Immagine presa da gazzetta.it]