Leggendo i giornali di oggi o guardando la TV sembrerà impossibile, ma oltre a Gervasoni, Maggiani e Rizzoli, ieri tra Catania e Juventus si è svolta una partita di calcio, e cercheremo di raccontarvi la mera cronaca del match, lasciando la moviola all’articolo di Sarto. La squadra di Antonio Conte si schiera al Massimino con il solito e assai collaudato 3-5-2, così Maran decide di schierarsi a specchio, con un’insolita difesa a tre.
Nei primi venti minuti di gioco la partita è equilibrata: la capolista fa il gioco, ma il Catania è molto abile nelle ripartenze, sfruttando soprattutto la velocità di Gomez, Barrientos e Bergessio. Proprio quest’ultimo al 26’ troverebbe la reta dell’uno a zero, realizzando il tap in vincente dopo un palo di Lodi. L’arbitro Gervasoni inizialmente convalida la rete, ma dopo un lungo conciliabolo con l’assistente Maggiani e l’arbitro di porta Rizzoli, decide di annullarla per fuorigioco, che in realtà non c’è. Da questo momento in poi la sfida si incattivisce, e i primi quarantacinque minuti di gioco si chiudono con 6 ammoniti da entrambe le parti. Poco prima dell’intervallo la Juventus torna ad attaccare con più veemenza: Andujar si esalta, però, su Vucinic, che da due passi aveva colpito a botta sicura su sponda di Bendtner. Così i primi 45’ terminano sul punteggio di 0-0. Nella seconda frazione di gioco e’ Arturo Vidal a sbloccare l’inerzia della gara: Bendtner si fa murare un tiro da Andujar e per il cileno è un gioco da ragazzi segnare. Alla moviola è possibile notare, però, una posizione di off-side dell’ex attaccante dell’Arsenal all’inizio dell’azione: il goal sarebbe quindi da annullare. Una volta passati in vantaggio, i bianconeri acquistano la solita fiducia, anche grazie a una sciocchissima espulsione di Marchese, che abbandona il campo per doppia ammonizione, la seconda causata da un fallo di mano evitabilissimo. A questo punto Pirlo e compagni tentano di chiudere la gara, anche grazie al neo entrato Giovinco. Ma il Catania riesce a difendersi con le unghie, con Andujar autore di un’altra pregevole parata su Paul Pogba. L’assalto finale degli etnei non si concretizza e la Juventus può così festeggiare così le 48 partite da imbattuta, aspettando la sfida con il Bologna di mercoledì per infrangere il record di punti di Capello.