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La Juventus comincia la nuova stagione da dove aveva finito: vincendo. La Vecchia Signora non ha voluto perdere le vecchie abitudini e si è sbarazzata per due reti a zero di un buon Parma.

 

Le due squadre scendono in campo con le formazioni annunciate alla vigilia: Giovinco affianca Vucinic nell’attacco bianconero, mentre nei ducali in avanti ci sono Pabon e Biabany. Nei primi minuti di gara la Juventus è ancora imballata, con il Parma che aspetta nella propria metà campo, cercando di sfruttare al meglio le ripartenze attraverso la velocità dei suoi attaccanti. La prima vera occasione del match capita nei piedi Mirko Vucinic al 15’: cross su punizione di Pirlo, palla spizzata dal montenegrino che termina di poco alta sopra la traversa. Un quarto d’ora dopo la Juventus va vicinissima all’opportunità di passare in vantaggio: Mirante abbatte Lichsteiner in area di rigore (sospetta la posizione dello svizzero al momento del passaggio involontario di Vucinic) e il calcio di rigore è sacrosanto. Dal dischetto va Arturo Vidal, il quale clamorosamente si fa parare il tiro dal portiere parmense. Da quel momento in poi non ci sono grosse occasioni da goal nella prima frazione di gioco, sia da una parte che dall’altra. Dopo l’intervallo, si torna i campi con gli stessi 22 che hanno disputato il primo tempo, ma la Juventus aumenta da subito il ritmo: al 51’ è Vidal a sprecare, non riuscendo a centrare la porta,  un cross basso di Asamoah, che attraversa tutta l’area piccola. Due minuti dopo i trenta volte campioni d’Italia hanno un’altra  opportunità ghiotissima: passaggio filtrante di Vidal per Vucinic, che solo davanti a Mirante si fa respingere il tiro. Il goal era ormai nell’aria e l’azione che lo decreta arriva un minuto dopo: grande spunto di Asamoah sull’out sinistro, che dopo aver dribblato un avversario mette un delizioso cross basso, sul quale si fionda Lichsteiner. Come la scorsa stagione, anche quest’anno è lo svizzero a segnare il primo goal in campionato dei bianconeri.  Quattro minuti dopo, al 58’, la Juventus raddoppia, con una “furberia” del solito Andrea Pirlo, che batte rapidamente una punizione dal limite, trovando Mirante distratto. I ducali reclamano a lungo un presunto “goal fantasma”, affermando che il pallone non era entrato del tutto. I replay del postpartita daranno, invece, ragione all’arbitro e al giudice di porta: il goal era valido. Messo a segno questo 1-2 micidiale, la compagine allenata da Conte si distrae un po’, ma il Parma non ne approfitta: Biabany al 65’ spreca una buona occasione, ma è bravo Storari a deviare in calcio d’angolo. Dieci minuti dopo Bonucci si fa superare ancora una volta dall’attaccante francese, che mette un buon pallone in mezzo per un solissimo Belfodil (entrato da pochi minuti in campo): in questo caso a salvare tutto c’è il solito Barzagli, che si avventa per primo sul pallone e mette in calcio d’angolo. Carrera non ci sta e  striglia i suoi, adoperando due sostituzioni: fuori Vucinic e Lichsteiner, dentro Matri e Padoin. Da quel momento in poi la sfida non ci regala più particolari emozioni, a parte due buone parate di Storari sulle conclusioni di Ninis e Gobbi.
Al triplice fischio dell’arbitro la Juventus può festeggiare i 40 risultati utili e l’imbattibilità allo Juventus Stadium, che prosegue anche nella stagione 2012/2013. Ci riuscirà qualcuno a violare questo vero e proprio fortino?