Bookmaker Bonus Benvenuto Visita
Betnero Bonus Scommesse del 100% fino a 70€ Info Bonus
Betway Fino a 100€ Bonus Benvenuto Scommesse sul Primo Deposito Info Bonus
Casinomania Bonus Scommesse del 100% fino a 50€ Info Bonus
888sport Bonus Sport del 100% fino a 25€ sulla Prima Ricarica Info Bonus
SNAI Bonus Sport 300€ + Bonus Casino 300€ Info Bonus
William Hill Triplo Bonus Scommesse da 300€ – Codice: ITA300 Info Bonus

Il talento croato, di nuovo titolare dopo una serie consecutiva di panchine, apre il tabellino dei marcatori nella vittoria nerazzurra per 1-2 in casa del Cagliari, terzo successo consecutivo in campionato per gli uomini di Mancini.

 

Il filotto è diventato realtà. L’Inter riesce dopo una vita a ottenere la tanto ricercata terza vittoria consecutiva in campionato e fa un notevole passo in avanti in classifica, avvicinandosi sensibilmente alla zona Europa League, obiettivo minimo di una stagione con tanti bassi e ancora pochi alti. Roberto Mancini è riuscito lì dove Walter Mazzarri aveva sempre fallito, perché il tecnico toscano si era sempre fermato a quota due in Serie A (aveva sì vinto le prime tre della sua gestione, ma una era in Coppa Italia) senza mai riuscire a dare quella continuità basilare per ottenere un piazzamento di livello. A realizzare il mini-ciclo vincente è stato uno dei giocatori più discussi dell’ultimo periodo, Mateo Kovacic, di nuovo titolare e di nuovo decisivo in positivo, il numero dieci ha spaccato la partita a inizio ripresa aprendo l’azione dello 0-1 con un gran colpo di tacco e chiudendola con un sinistro imprendibile per Brkic, concretizzando una netta supremazia ospite vista nel primo tempo, finito in parità nonostante una serie di occasioni piuttosto nitide. Siccome però l’Inter non è una squadra a cui piace avere vita facile dopo il vantaggio è stato il Cagliari a diventare padrone del campo, con una miriade di palle gol interrotte soltanto dal quattordicesimo centro in campionato di Mauro Icardi, nuovo capocannoniere assieme a Carlos Tévez, tuttavia il raddoppio non ha spento le speranze dei sardi, tornati in partita con un tiro dell’ex Longo finito sul palo e carambolato sulla schiena di Carrizo per l’1-2 con cui si è chiuso il match nonostante il pressing finale dei rossoblù e la grande sofferenza ospite. Con il Celtic alle porte Mancini ha fatto un turnover ragionato, rinunciando a Ranocchia (in panchina forse anche per le ultime prestazioni scadenti), Shaqiri e Palacio, con il rilancio di Vidic oltre che di Kovacic nel 4-3-1-2 ormai diventato punto fermo dell’ultimo mese, per Zola invece gli infortuni di Ekdal e Sau, i due marcatori del clamoroso 1-4 dell’andata, sono stati un duro colpo, digerito a fatica col passaggio al 4-3-2-1 nel quale Cop si è mosso come unica punta supportato dal mobile M’Poku (uno dei migliori in campo) e da Cossu.

PRIMO TEMPO
Una sola occasione nel primo quarto d’ora con una rovesciata di Guarín finita sul fondo, poi l’Inter alza il ritmo e comincia a mettere in difficoltà la difesa rossoblù: Podolski, liberato davanti al portiere, prova più volte il dribbling senza calciare e l’azione sfuma con un tiro sul fondo di Brozovic. Il miracolo vero il portiere arrivato a gennaio dall’Udinese lo fa al 29′, cinque minuti dopo un colpo di testa di Podolski di poco a lato: Santon sfugge alla guardia di Dessena e mette in mezzo per Brozovic, destro piazzato respinto da Brkic che poi come un gatto si fionda a prendere la ribattuta di Icardi. Cagliari pericoloso soltanto grazie alle giocate di M’Poku, il belga al 36′ riesce ad andarsene via sul fondo con un tunnel su Campagnaro e crossa per Cop la cui deviazione scavalca Carrizo con Santon che salva, il numero quaranta poco dopo calcia da fuori senza inquadrare la porta. Chiusura ancora con l’Inter in avanti, Guarín finta il tiro e si allarga per crossare al centro dove Podolski di testa anticipa tutti ma manda sopra la traversa.

SECONDO TEMPO
Tante occasioni senza segnare per l’Inter nel primo tempo, prima occasione della ripresa ed ecco il gol: due minuti dopo la fine dell’intervallo Mateo Kovacic trasforma con il tacco un lancio senza troppe pretese dalle retrovie in un assist preciso per Podolski, cross verso il centro per Icardi che controlla il pallone e cerca di trovare lo spazio per il tiro, il centravanti viene chiuso ma da dietro arriva il croato che col sinistro mette in rete senza che Brkic possa fare qualcosa. Primo gol nel 2015 dell’ex Dinamo Zagabria, con esultanza polemica dedicata a chi l’aveva criticato nell’ultimo periodo, passato più in panchina che in campo. Reazione del Cagliari affidata a un sinistro di Donsah bloccato a terra da Carrizo, i sardi trovano energie mai viste nel corso del primo tempo e cominciano a bersagliare la porta nerazzurra, sembra fatta per il pari al 57′ quando Longo libera Cossu davanti al portiere ma il numero sette esita quell’attimo di troppo e al momento del tiro viene contrastato da Vidic. Inter come al solito disunita e deconcentrata dietro, Juan Jesus si fa portare via palla da M’Poku che poi con un numero salta Medel, Carrizo è bravo a chiudere lo specchio e poi il cileno spazza in affanno, un minuto dopo l’ex Cardiff City sbaglia in disimpegno regalando un’altra occasione al Cagliari, Cossu serve Longo e Carrizo si deve superare per negare l’uno a uno. Nel momento di massima pressione del Cagliari l’Inter trova la giocata giusta per raddoppiare: Medel verticalizza per Mauro Icardi, rientro sul sinistro per mandare dall’altra parte Capuano e conclusione morbida sul palo opposto, un gol fantastico stavolta festeggiato eccome, con un balletto assieme a Guarín e all’autore dell’assist. Partita in discesa ma non certo chiusa, al 74′ il Cagliari la riapre con Longo che anticipa Juan Jesus e di destro calcia sul palo, il rimbalzo finisce addosso a Juan Pablo Carrizo e termina dentro, è autogol e c’è un quarto d’ora più recupero per le speranze rossoblù, vicini al pari con un paio di tiri passati pericolosamente lungo tutto lo specchio della porta e con una punizione di Conti bloccata a terra da Carrizo. L’ultima giocata è dell’Inter, il nuovo entrato Hernanes avanza e col sinistro calcia in porta, Brkic è battuto e a salvarlo è la traversa, col rimbalzo fuori dalla linea, poi Mazzoleni fischia la fine.

L’ultima volta che l’Inter vinse tre partite di fila in campionato era nella stagione 2012-2013, quando tra settembre e novembre Stramaccioni riuscì a vincerne sette, chiudendo con lo strepitoso 1-3 sul campo della Juventus. La maledizione è scacciata dunque, e questo successo permette ai nerazzurri di lasciarsi dietro il gruppo di tre squadre a quota trentatré, agganciando a trentacinque le due genovesi in sesta posizione in attesa del derby e arrivando al ritorno con il Celtic di giovedì con ritrovato entusiasmo. Seconda sconfitta consecutiva per il Cagliari dopo un altro 1-2, contro la Roma, i sardi restano a tre punti dalla zona salvezza occupata dall’Atalanta e domenica proveranno a ritrovare la vittoria che manca da oltre un mese nel delicatissimo scontro diretto col Verona, sempre al Sant’Elia.

IL TABELLINO
Cagliari (4-3-2-1):
Brkic; Dessena, Rossettini, Capuano, Avelar; Donsah, Conti, Crisetig (72′ Ceppitelli); M’Poku, Cossu (67′ João Pedro); Cop (56′ Longo). Allenatore: Zola
Inter (4-3-1-2): Carrizo; Campagnaro, Vidic, Juan Jesus, Santon; Guarín, Medel, Brozovic (83′ Hernanes); Kovacic (93′ Kuzmanovic); Icardi, Podolski (81′ Dodô). Allenatore: Mancini
Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni della sezione di Bergamo (Giallatini – Pegorin; Dobosz; Doveri – Ghersini)
Reti: 47′ Kovacic, 68′ Icardi, 74′ aut. Carrizo (C)
Ammoniti: Brozovic, Campagnaro (I), Cop, Avelar (C)

[Immagine presa da corrieredellosport.it]