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Si rinnova la sfida tra le due protagoniste della finale di Supercoppa Italiana, mentre cominciano a definirsi le trattative di mercato.

 

A poche settimane dalla vittoria in Supercoppa, la Juventus affronta nuovamente la Lazio in una partita che questa volta ha in ballo “solo” i tre punti. I bianconeri domani sera giocheranno la seconda giornata di campionato (arbitra Tagliavento) in casa, in quello Stadium che in più di un’occasione si è dimostrato essere il dodicesimo uomo in campo. A prima vista potrebbe sembrare una rivincita di quella partita che ha visto la Juve travolgere i detentori della Coppa Italia, ma Petkovic non la pensa così: «Ogni partita ha la sua storia. Giochiamo contro la squadra migliore degli ultimi due anni in Italia. Ma non ci sono rivincite, bensì la voglia di ottenere il massimo con sacrificio, umiltà e tanto orgoglio. Vogliamo vincere».
Conte, dal canto suo, cerca di mantenere alta la tensione tra i suoi. Nei giorni scorsi aveva sostenuto che tutti i complimenti che piovono sulla squadra sono in realtà “gufate” degli avversari che cercano in questo modo di scaricare tutta la pressione addosso ai bianconeri, costringendoli, di fatto, a vincere sempre e comunque. Per questo, il tecnico salentino aveva chiesto ai suoi ragazzi di non dar retta alle voci che vengono da fuori e di concentrarsi esclusivamente sul lavoro da fare, senza cadere in “trappole” che potrebbero destabilizzare l’ambiente juventino. Sulla stessa linea di pensiero prosegue l’analisi del match di domani, con Conte che ammonisce la squadra sui rischi della partita: «Dobbiamo prepararla senza pensare alla finale di Supercoppa. Sarà una sfida difficile, non c’è la differenza emersa a Roma».
L’allenatore bianconero dice la sua anche sul sorteggio di Champions League, che vede la Juve contrapposta a Real Madrid, Galatasaray e Copenaghen: «Un girone duro, con sfide di grande fascino. Affrontiamo la competizione con più esperienza e consapevolezza, ma anche con un’idea ben precisa in testa: per noi l’Europa deve essere un sogno da inseguire». Un sogno, dunque, che la Juventus dovrà essere brava a far durare il più a lungo possibile per far crescere la propria autostima e la propria personalità, anche se Marotta, sotto questo profilo, crede che la squadra non sia inferiore alle altre: «Poteva andare meglio ma anche peggio. Avremo comunque la forza e la capacità di giocarci tutte le partite a pari livello».
Intanto, sul fronte calciomercato è stato ufficializzato il passaggio di Matri al Milan. Il giocatore si è recato oggi in via Turati per firmare il contratto e sostenere le visite mediche e a breve si unirà ai nuovi compagni a Milanello, dove ritroverà il tecnico che lo ha lanciato ai tempi di Cagliari, Allegri. In questo senso, Galliani spera che Matri possa ripercorrere le stesse orme di Inzaghi, anche lui passato dai bianconeri al Milan per poi diventare un simbolo del club rossonero. Si tratta di una cessione dolorosa per Conte, che però, conscio delle difficoltà economiche del calcio italiano, sa che deve piegarsi alle esigenze della società, com’è già successo con la cessione di Giaccherini. La Juventus ringrazia invece l’attaccante per le soddisfazioni che ha regalato al club e per il comportamento sempre professionale, sperando ovviamente di non dover subire la dura legge dell’ex.
Sembrano invece tramontare le possibilità di vedere Zuniga in bianconero. Benitez si è detto molto ottimista sul rinnovo del colombiano e anche Marotta sembra aver mollato la presa, dichiarando che il giocatore «non è trattabile». A questo punto, a meno di possibili sorprese dell’ultimo minuto, Conte dovrà confermare Isla, sul quale c’è da tempo l’Inter. Anche Quagliarella sembra destinato a rimanere, mentre l’Atalanta starebbe facendo sul serio per Peluso: la Juve ha rifiutato la prima offerta, non avendo intenzione di cedere il giocatore, ma i bergamaschi sono pronti a rilanciare.

[Immagine tratta da newnotizie.it]