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Con i gol di Carlos Tévez e Leonardo Bonucci nella prima mezz’ora di gioco i bianconeri ricacciano indietro la Lazio e mettono virtualmente le mani sul quarto scudetto consecutivo.

 

Se qualcuno aveva dei dubbi stasera dovrà essersi ricreduto per forza: il campionato non è riaperto, la sconfitta di Parma non ha intaccato il percorso della Juve verso lo scudetto, che arriverà per forza di cose tra qualche settimana. La Lazio, diventata solo sei giorni fa prima antagonista, seppur da molto lontano, dei bianconeri è stata respinta allo Juventus Stadium da un 2-0 che certifica lo stradominio bianconero e il +15 in classifica, vantaggio che con sette giornate alla fine del campionato non potrà essere messo in discussione nemmeno da qualche cataclisma. Il mini-turnover di Massimiliano Allegri (Lichtsteiner, Morata e Pereyra in panchina) è servito per tenere qualche energia in vista della trasferta contro il Monaco, gara questa da non sbagliare per tornare dodici anni dopo di nuovo in semifinale di Champions League, ma non per questo la Juve ha snobbato l’impegno in Serie A e ha chiuso la pratica in mezz’ora, con il capocannoniere Tévez e l’insospettabile Bonucci, in gol con una discesa palla al piede senza alcuna ostruzione, poi si è limitata a gestire il doppio vantaggio con la calma tipica delle grandi squadre. 2-0 piuttosto comodo e quasi mai messo in discussione da una Lazio pesantemente rimaneggiata e priva di due elementi fondamentali, Stefan de Vrij e Marco Parolo, pedine insostituibili nelle otto vittorie consecutive valse la risalita in campionato fino al sorpasso ai danni della Roma, Stefano Pioli ha provato a giocarsela lo stesso a viso aperto, rinunciando persino ad Antonio Candreva lasciato inizialmente in panchina, solo che dopo un quarto d’ora il valore superiore della Juventus è venuto fuori e non c’è stato nulla da fare, perché dietro la difesa reinventata ha fatto acqua lasciando evidenti buchi in occasione dei due gol juventini e Felipe Anderson ha avuto una serata negativa. Chiudere dietro alla capolista resterà comunque un risultato di tutto rispetto, ed è questo l’obiettivo che deve realisticamente cercare la squadra biancoceleste, perché entrare direttamente in Champions League senza passare dai play-off sarebbe fondamentale.

PRIMO TEMPO
Primo quarto d’ora molto tattico, la Lazio prova a giocarsela come sempre ma la Juve non fa sconti e chiude i varchi, il primo tiro è bianconero con Marchisio dai venticinque metri (13′, Marchetti blocca a terra) e alla seconda occasione il risultato si sblocca: è il 16′, Barzagli alza di testa un pallone a centrocampo, Vidal prolunga per Carlos Tévez che parte in posizione regolare e appena entrato in area fa partire un diagonale rasoterra col mancino che finisce in rete. Diciottesimo gol stagionale per l’argentino, festeggiato col gesto della gallina, sfottò riservato al River Plate nella semifinale di Copa Libertadores 2004, quando era al Boca Juniors: lì fu espulso per questo. Un errore su rinvio di Chiellini su palla messa dentro da Mauri regala l’unica occasione del primo tempo per la Lazio, Klose raccoglie in area e calcia verso la porta trovando il provvidenziale recupero di Leonardo Bonucci, che al 28′ diventa ancor più protagonista ricevendo palla da Pirlo a centrocampo e avanzando indisturbato: nessuno lo contrasta, lui arriva fino ai venti metri e calcia di destro per un facilissimo 2-0, con la difesa della Lazio assolutamente colpevole nella circostanza. Gioco spezzettato per alcuni contrasti di gioco, il recupero è di ben quattro minuti nei quali la Juve ha due palle gol per il tris, un colpo di testa di Evra su cross di Padoin finito a lato e una punizione di Pirlo preda di Marchetti.

SECONDO TEMPO
Con l’ingresso di Candreva al posto di Braafheid Pioli passa al 4-2-3-1 e tenta la mossa per alzare il baricentro e rientrare in partita, il primo obiettivo lo ottiene ma il secondo no, e la Juve tiene seppur con qualche difficoltà. Vidal va vicino al 3-0 con un destro dal limite finito largo, la Lazio invece ha una bella opportunità quando Chiellini tocca con la mano al limite dell’area, sulla punizione Candreva calcia forte e Buffon alza sopra la traversa. Un destro di Biglia da fuori trova leggermente impreparato il numero uno bianconero, oggi insolitamente incerto e costretto a una parata approssimativa, la Lazio le prova (quasi) tutte per trovare il gol del 2-1 ma non ci riesce e col passare dei minuti il pressing cala. I cambi di Allegri spezzano il ritmo e danno riposo a qualche giocatore in vista della trasferta a Montecarlo (Pirlo e Vidal) mentre Marchisio ammonito salterà il derby, nella Lazio subentra anche un po’ di frustrazione e paga per tutti Cataldi, espulso a due minuti dal novantesimo per un brutto fallo da dietro su Tévez. Buffon tiene la porta inviolata con una parata nel recupero su sinistro di Felipe Anderson, la cui prova è migliorata nel finale ma senza riuscire a cambiare l’esito del match.

Il conto alla rovescia per l’aritmetica certezza del titolo è cominciato, la Juventus può iniziare a fare i calcoli su quando potrà partire la festa per la vittoria della Serie A ma visto che il campionato è ormai conquistato adesso è giunto il momento di alzare l’asticella e fare la voce grossa in Europa: mercoledì sera si riparte dall’uno a zero targato Vidal su rigore, e superare il Monaco significherebbe essere tra le migliori quattro della Champions League. Lazio nuovamente sconfitta dopo oltre due mesi (0-2 dal Genoa il 9 febbraio l’ultimo KO), adesso i biancocelesti dovranno tifare Atalanta domani per evitare il controsorpasso giallorosso, per poi cercare di riprendere la corsa domenica 26 contro il Chievo all’Olimpico.

IL TABELLINO
Juventus (3-5-2):
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin, Vidal (84′ Sturaro), Pirlo (72′ Pereyra), Marchisio, Evra; Tévez, Matri (58′ Morata). Allenatore: Allegri
Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Maurício, Cana, Braafheid (46′ Candreva); Cataldi, Biglia; Felipe Anderson, S. Mauri (66′ B. Keita), Lulic; Klose (92′ Ledesma). Allenatore: Pioli
Arbitro: Nicola Rizzoli della sezione di Bologna (Faverani – Meli; Crispo; Damato – Irrati)
Reti: 16′ Tévez, 28′ Bonucci
Espulso: Cataldi (L) all’88’ per gioco scorretto
Ammoniti: Maurício, Lulic, Candreva, Cana (L), Evra, Marchisio, Chiellini (J)

[Immagine presa da corrieredellosport.it]