L'Inter ritrova il successo in campionato e fa ripartire la caccia al terzo posto: si sbloccano D'Ambrosio e Miranda, Icardi firma il 3-0 che solo nel finale Quagliarella alleggerisce un po'. Blucerchiati in crisi nerissima.
La settimana di ritiro e gli ospiti illustri hanno portato bene. Dopo quattro giorni "rinchiusi" alla Pinetina i giocatori dell'Inter possono festeggiare un successo, arrivato nella notte in cui Ronaldo e José Mourinho sono tornati al Meazza (qualche contestazione per il primo, solo elogi per il secondo). I tre punti non sono certo arrivati perché c'erano loro due, che in campo ovviamente non sono scesi, bensì perché stasera l'Inter è finalmente riuscita a lasciare da parte tutte quelle paure e quegli errori che avevano caratterizzato gli ultimi due mesi, troppo contratti e disattenti per una squadra che fino al 19 dicembre veleggiava in testa al campionato con quattro punti di vantaggio sulle seconde. Ora il titolo non è più questione della squadra di Roberto Mancini ma il terzo posto può e dev'essere un obiettivo conquistabile, per raggiungere ciò che la società ha chiesto e per evitare ulteriori discussioni sul bilancio. Per venti minuti l'Inter ha faticato, complice l'aggressività della Sampdoria, il punto dell'1-0 di Danilo D'Ambrosio (gol italiano: una rarità) ha stappato i nerazzurri, da lì in poi molto più sereni e lucidi in campo, senza mai patire grosse sofferenze e anzi con un successo largo com'era accaduto soltanto due volte in casa in tutta la stagione, contro Frosinone e Cagliari (quest'ultimo in Coppa Italia). La Sampdoria si è lamentata per un rigore non dato sull'1-0 e Vincenzo Montella si è detto rammaricato per gli errori parlando di sfortuna, ma la realtà dei fatti è che il tecnico napoletano continua ad avere un bilancio impietoso se paragonato al suo predecessore Zenga e la squadra continua nella sua discesa verticale verso le posizioni di bassa classifica, con il Frosinone che battendo la Lazio aggancerebbe i blucerchiati proprio alla vigilia di uno scontro diretto da non fallire. Dei tanti ex ha inevitabilmente segnato uno, Mauro Icardi, ma chi si aspettava di vedere protagonisti i freschi ex Éder Citadin Martins o Andrea Ranocchia è rimasto deluso: il difensore ha addirittura dato il via al momentaneo 3-0, confermando di non essersi per nulla ripreso.
PRIMO TEMPO
L'Inter non riesce a scrollarsi la paura di dosso e approccia la partita piuttosto male permettendo alla Sampdoria di giocare molte volte palla nella metà campo avversaria. Il primo tiro, di Fernando al 9', non è pericoloso ma lo sono molto di più i successivi, specialmente con Quagliarella che prima prova la battuta da posizione defilata con Handanovic che si oppone di piede (dall'angolo testa dell'ex Ranocchia e palla alta) e poi sfrutta un'imbucata di Correa per arrivare prima di Murillo e far partire un destro sul secondo palo: largo, ma brivido. Inter mai pericolosa fino a metà tempo ma quando lo diventa fa gol, bella discesa di Biabiany sulla destra e cross deviato in corner, dalla bandierina sponda di Murillo sul secondo palo per la battuta del solissimo Danilo D'Ambrosio, che segna il suo primo gol in Serie A con la maglia dell'Inter. Era dal 15 dicembre 2014 che non si vedeva una rete "italiana" in casa interista (Ranocchia sul campo del Chievo), questo permette di dare più calma alla manovra nerazzurra, che non preme tantissimo ma fa girare meglio palla, la Samp non ha più la spinta di inizio match ma ha comunque l'ultima occasione con un'altra incornata di Ranocchia alta e protesta per un tocco di braccio di D'Ambrosio giudicato regolare dall'arbitro Massa (ma era rigore).
SECONDO TEMPO
Ancora un rischio per l'Inter su calcio piazzato, al 50' punizione da sinistra e sponda di Dodô sul secondo palo per Ranocchia che manca di poco l'appuntamento con l'1-1. È l'unica paura che i nerazzurri si prendono sull'1-0, perché poi al 57' raddoppiano, ancora su azione da corner: Brozovic calcia sul secondo palo, Felipe Melo rimette in mezzo e João Miranda incorna dentro, nonostante il disperato salvataggio di Viviano a palla abbondantemente entrata. Primo gol in Serie A per il brasiliano, strano visto che di solito è abituato a medie realizzative superiori. Quagliarella prova a impensierire l'Inter ma da dentro l'area calcia alto, i blucerchiati sono poca cosa nei sedici metri finali e Montella prova a modificare questa situazione aggiungendo un altro attaccante, Muriel, per un centrocampista, Ivan, ma non cambia molto e anzi il colombiano perde banalmente palla con un colpo di tacco innescando la ripartenza dell'Inter, Ranocchia a centrocampo si fa superare dal pallone e da Mauro Icardi, che si invola verso Viviano e appena dentro l'area lo batte con un sinistro chirurgico rimbalzato sul palo prima di diventare 3-0. Partita chiusa, non c'è più molto da dire se non registrare un'altra rete subita dall'Inter nei minuti finali, il bel destro a incrociare da fuori area di Fabio Quagliarella che però non rende meno amara la sconfitta doriana.
L'Inter ritrova la vittoria dopo diciassette giorni dall'1-0 col Chievo e momentaneamente quarta davanti alla Roma e a un punto dalla Fiorentina, ma è chiaro che la classifica non è definitiva e bisognerà aspettare le partite di domenica prima di fare bilanci, a una settimana dalla delicatissima partita contro la Juventus in cui i nerazzurri cercheranno di riscattare il pesante 3-0 in Coppa Italia. Sampdoria sempre più nel baratro, è la tredicesima sconfitta in campionato e la quarta consecutiva fuori casa, dove ha sempre raccolto delusioni dopo il successo nel derby a inizio 2016. Lo spettro della Serie B aleggia sempre più sui genovesi e per non renderlo tale servirà un risultato positivo contro il Frosinone, in quello che adesso non può che essere considerato un dentro o fuori per la lotta salvezza.
IL TABELLINO
Inter (4-4-2): Handanovic; Nagatomo, Miranda, Murillo, D'Ambrosio; Biabiany (79' Gnoukouri), Brozovic (88' Jovetic), Felipe Melo, Perišic; Icardi, Éder (63' Ljajic). Allenatore: Mancini
Sampdoria (3-4-2-1): Viviano; Cassani, Ranocchia, Silvestre; Ivan (68' Muriel), Soriano, Fernando, Dodô; Álvarez (85' Christodoulopoulos), Correa (79' Krsticic); Quagliarella. Allenatore: Montella
Arbitro: Davide Massa della sezione di Imperia (Marzaloni – De Pinto; Barbirati; Orsato – Pinzani)
Reti: 23' D'Ambrosio, 57' Miranda, 73' Icardi, 92' Quagliarella (S)
Ammoniti: Ranocchia, Dodô (S), Brozovic, Miranda, Nagatomo (I)
[Immagine presa da corrieredellosport.it]