Sabato alle 18.00, la Scala del calcio vedrà andare in scena il primo big match della stagione.
Il derby d’Italia si sta avvicinando rapidamente e questa volta fare un pronostico appare più difficile del solito. Le due squadre sono in un ottimo momento di forma (anche se alcuni giocatori juventini sono usciti un po’ malconci dagli impegni con le rispettive nazionali) ed entrambe hanno la stessa voglia di vincere. Certo, la Juve appare leggermente favorita, almeno guardando ai successi degli ultimi anni, ma l’Inter sembra essere stata rinvigorita dalla cura Mazzarri. Proprio per questo, Buffon mette in guardia l’ambiente bianconero: «In questo momento è forse la partita più difficile: loro sono in condizione, caricati dall’entusiasmo di una buona partenza. Meritano grande rispetto». Secondo il Gigi-pensiero, i nerazzurri hanno tutte le possibilità di lottare per il titolo e possono anche contare sul fatto che potranno gestire le loro energie al meglio visto che non giocheranno le coppe europee. In questo senso, il numero uno bianconero fa un parallelo con la prima Juve di Conte: «Possono fare quello che abbiamo fatto noi. In effetti ci sono delle analogie: hanno ricostruito e c’è un nuovo tecnico molto bravo».
Dunque una partita difficile tra due squadre che si rispettano, il cui risultato non sarà però decisivo: la stagione è appena iniziata e una sconfitta non andrebbe ad intaccare il cammino delle due squadre, anche se, in un match così “sentito”, non sono da sottovalutare eventuali contraccolpi psicologici. A questo proposito, l’Inter è in una fase di ricostruzione e sta ancora cercando una sua identità: un’eventuale sconfitta contro la Juve potrebbe minare le certezze che Mazzarri sta cercando di dare ai suoi ragazzi e quindi renderebbe i nerazzurri più “vulnerabili”. Dal canto loro, invece, i bianconeri sono consci della propria forza, come fa notare Asamoah: «Conosciamo la nostra forza e sappiamo che se ci mettiamo spirito e cattiveria possiamo fare di nuovo cose molte importanti. L’Inter è una squadra forte: mi aspetto una bella sfida, ma non dobbiamo pensare a loro, dobbiamo pensare solo a fare ciò che sappiamo». Sulla stessa lunghezza d’onda si pongono Lichtsteiner e Pogba che, dopo le ottime prestazioni con le rispettive nazionali (condite anche con dei gol), ribadiscono lo stesso concetto: l’Inter è forte, ma noi vogliamo vincere e non conta chi segna.
Insomma, tutte e due le squadre hanno forti motivazioni e la differenza la faranno probabilmente i dettagli. Per questa partita Conte (che proprio in quest’occasione festeggerà le 100 panchine bianconere) non potrà però fare affidamento sull’undici titolare. Marchisio infatti continua il suo programma di recupero, mentre Vucinic, che ha ripreso ad allenarsi, non è ancora al meglio e potrebbe essere risparmiato in vista della sfida di Champions col Copenaghen. Il tecnico salentino, inoltre, sembra non voler rischiare neanche Barzagli, sempre alle prese con la tendinopatia che lo ha costretto ad abbandonare il ritiro azzurro, mentre Pepe non andrà neanche in panchina per via di una ricaduta che lo terrà fermo per almeno due settimane. Sul fronte d’attacco, la coppia che scenderà in campo sarà molto probabilmente quella formata da Tevez e Quagliarella (preferito a Llorente), visto che entrambi hanno ben figurato nelle amichevoli disputate durante la sosta per le nazionali.
Le due grandi rivali si stanno quindi preparando per dare il meglio in questa sfida, mentre il Napoli, tra le favorite per la vittoria finale, spera che entrambe si annullino a vicenda, come ammette lo stesso Maggio: «Noi penseremo solo alla nostra partita, però non sarebbe male un pareggio tra Inter e Juve». Come si dice, tra i due litiganti…
[Immagine tratta da fabbricainter.com]