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Centoquarantasette giorni dopo rieccola, la tanto attesa vittoria in casa per l’Inter, quella che mancava proprio dalla stracittadina che avrà nuovamente luogo nel prossimo fine settimana.

 

Erano stati proprio i rossoneri a spezzare l’incantesimo del Meazza e la striscia negativa, all’Inter toccava solo confermare che il terreno di San Siro non era più maledetto e così è stato, per di più contro un avversario di tutto rispetto come l’ottima Fiorentina guidata da Montella, squadra capace Martedì scorso di tenere testa alla Juventus capolista rischiando di vincere l’incontro in più di una circostanza. Partita spettacolare quella che ha chiuso la sesta giornata di campionato, c’erano tutti gli ingredienti per vedere un match gustoso e le premesse sono state pienamente rispettate, specialmente nel primo tempo dove non c’è stato un attimo di pausa. Alla fine ha vinto l’Inter, che per lunghi tratti della gara ha avuto la meglio dal punto di vista del ritmo e della produzione offensiva, proprio quello che era mancato quasi sempre nei due mesi precedenti di partite ufficiali, tanto da far affermare a Stramaccioni che questa è stata la miglior partita da parte della sua squadra in questo inizio di stagione. I viola sono stati sorpresi dall’inizio nerazzurro e una volta ripresi la situazione era già compromessa, con i due gol in poco più di mezz’ora che hanno dato una decisa impronta alla partita e reso vano il tentativo di rimonta da parte dei toscani, ridotti in dieci per l’ultima mezz’ora di gioco. Schieramenti quasi speculari, l’Inter conferma la difesa a tre ma cambia leggermente davanti, con la riproposizione di Coutinho in luogo del goleador di Verona Álvaro Pereira e di Gargano al posto di Guarín, si tratta di una sorta di 3-4-1-2 con la posizione di Cassano alcune volte più vicina al brasiliano e altre accanto a Milito. Montella invece conferma il 3-5-2 che tanto bene aveva fatto contro la Juventus nella scorsa giornata, perciò Rômulo e Ljajic sono preferiti a Migliaccio e Matías Fernández, con il duo d’attacco dei balcani Ljajic-Jovetic che vuole ripetere le gesta di Batistuta, re indiscusso nell’ultima vittoria viola in casa dell’Inter, un roboante 0-4 addirittura del 2000.

PRIMO TEMPO
A dimostrazione che il vento è cambiato la partita in avvio la fa l’Inter, alla quale bastano dieci minuti per costruire la prima vera occasione da gol, con una conclusione di Coutinho (ottimo il suo inizio di partita) diretta verso la porta che non arriva dalle parti di Viviano solo per la provvidenziale deviazione di Tomovic che mette in calcio d’angolo; dalla bandierina schema che confonde i difensori ospiti e libera Cambiasso al tiro dal limite dell’area, esterno sinistro che gira fin troppo e manca il bersaglio di pochissimi centimetri. Ancora Coutinho protagonista al 16′: parte in progressione facendo trenta metri palla al piede fino al fondo, cross teso in mezzo sul quale Viviano smanaccia, Gonzalo Rodríguez anticipa Cassano ma la palla finisce a Zanetti sul cui cross c’è l’intervento con il braccio da parte dell’ex centrale del Villarreal e Giannoccaro, nonostante la distanza tra i due sia poca, non ha dubbi e concede il penalty tra le proteste fiorentine. Dal dischetto si presenta Milito che angola bene e batte Viviano per la quinta volta in questo 2012 (dopo il poker al Palermo), ritrovando anche quel gol al Meazza che mancava proprio dall’ultimo derby, quello dove cominciò la serie negativa casalinga dell’Inter. Neanche il tempo di festeggiare per l’argentino che poteva essere già doppietta: grande assist di Cassano ma splendido controllo del numero ventidue, che salta con un sombrero il frastornato Gonzalo Rodríguez e poi stampa un potentissimo destro sulla traversa con Viviano nuovamente battuto, sarebbe stato un gol incredibile ma il punteggio rimane sull’1-0 anche perché sulla ribattuta Coutinho ci arriva male e permette al portiere (ex, ma senza aver mai esordito in nerazzurro in gare ufficiali) di bloccare in presa. Si vede, dopo venti minuti di sofferenza, anche la Fiorentina, al 20′ con una punizione di Ljajic che trova il giro giusto ma Handanovic, seppur coperto dalla barriera aggiuntiva formata da giocatori in maglia bianca, si distende bene e devia in corner; due minuti dopo altro brivido, su un cross dalla destra ottimo intervento di Ranocchia che anticipa Gonzalo Rodríguez pronto alla deviazione a pochi passi dalla linea di porta. Altra chance per l’Inter alla mezz’ora in contropiede avviato magistralmente da Coutinho che scippa palla a Borja Valero e lancia Cassano, assist per Milito che solo davanti a Viviano si fa ipnotizzare e gli tira addosso, il raddoppio è comunque nell’area e arriva al 34′ su lancio rasoterra di Ranocchia nel quale è bravissimo Cambiasso a fare velo favorendo Cassano che si ritrova solo in area e ha tutto il tempo per decidere su quale lato piazzare il pallone: lo fa sul primo e Viviano stavolta deve raccogliere il pallone dentro la rete. Quarto gol per Cassano, che supera Pazzini in classifica cannonieri proprio nella gara antecedente lo scontro fra i due “scambiati” nello scorso mese di Agosto. Splendido primo tempo dell’Inter ma la Fiorentina riesce a riportarsi in partita al 40′, quando su cross di Pizarro dalla sinistra Rômulo salta solissimo e incorna di testa per il gol del 2-1, il suo primo in Serie A alla quindicesima presenza, le prime arrivate lo scorso anno dove era stato un oggetto misterioso (qualche apparizione soprattutto nella gestione Mihajlovic), per poi essere recuperato in questa stagione da Montella che gli sta dando sempre più spazio e che viene ripagato con il gol che accorcia le distanze. Addirittura i toscani vanno vicini al 2-2 immediato, con Ljajic che penetra bene in area da sinistra dopo una combinazione con Jovetic ma Handanovic è bravissimo a uscire in presa bassa e a far sì che l’ultimo tocco sia del giocatore serbo. Prima del riposo altra grande chance per Milito, che stavolta però manca la porta da buona posizione con un destro a giro che si spegne sul fondo, sempre su imbeccata di un ispiratissimo Cassano.

SECONDO TEMPO
Termina nell’intervallo la gara di Ljajic, il suo posto lo prende il cileno Matías Fernández che dopo neanche un minuto si procura una pericolosa punizione al limite per fallo di Samuel, Pasqual batte sulla barriera ma nel proseguimento dell’azione un cross da sinistra dell’esterno ex Arezzo pesca Jovetic in area, colpo di testa del montenegrino e palla sul fondo non di molto. Buon avvio di frazione viola (c’è anche un tentativo dalla distanza di Roncaglia sbilenco e ampiamente fuori), la partita però ha un momento cruciale al 62′, quando Nagatomo parte sulla sinistra e viene contrastato dai due difensori argentini della Fiorentina: Gonzalo Rodríguez, ammonito in occasione del rigore, compie il madornale errore di entrare in scivolata con il giapponese raddoppiato sulla linea del fallo laterale e girato, inevitabile la seconda ammonizione e ospiti in dieci per i rimanenti ventotto minuti più recupero, con Montella che passa alla difesa a quattro e poi inserisce Toni al posto di Cuadrado. Al 72′ riappare Milito, ancora una volta su assist di Cassano, l’argentino passa dietro a Tomovic e scarica un diagonale quasi dal fondo sul quale Viviano ci mette la punta delle dita per allontanarlo dalla porta, tempo tre minuti e il portiere nato a Fiesole deve compiere l’ennesimo miracolo sul Principe, che gira sul primo palo un cross basso di Álvarez (liberatosi benissimo sullo stretto) trovando la respinta miracolosa del numero uno ospite, con Ranocchia che poi non riesce a ribadire in rete. La Fiorentina è visibilmente stanca, si vede che paga il grande sforzo fatto Martedì per tenere botta contro la Juventus e il fatto di essere in inferiorità numerica, dalle parti di Handanovic non arrivano più palloni se non nel recupero, ma si tratta solo di un corner battuto male con il portiere sloveno che salta altissimo per raccogliere la sfera e l’ultima punizione buttata in mezzo alla disperata, troppo poco per aspirare al pari.

Finisce 2-1, l’Inter trova la sua seconda vittoria consecutiva e si riprende il suo stadio, posizionandosi al terzo posto in coabitazione con la Lazio e arrivando al derby già con un margine di cinque punti sul Milan. Piccolo campanello d’allarme invece per la Fiorentina, che pur avendo fatto quasi sempre bene esce da una settimana intensa di partite con soli due punti, dopo che nelle prime tre ne aveva conquistati sei, i viola adesso riprenderanno a preparare il prossimo incontro di campionato avendo tutta la settimana per lavorare, tutto il contrario per l’Inter attesa dalla lunghissima trasferta in Azerbaigian, dove affronterà Giovedì alle ore 18 il Neftçi per la seconda giornata del gruppo H di Europa League.

IL TABELLINO
Inter (3-4-1-2):
Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Cambiasso (82′ Mudingayi), Gargano, Nagatomo; Coutinho (71′ R. Álvarez); Cassano, Milito (85′ Guarín). Allenatore: Stramaccioni
Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Go. Rodríguez, Tomovic; Cuadrado (70′ Toni), Rômulo, Pizarro, Borja Valero (82′ Migliaccio), Pasqual; Ljajic (46′ M. Fernández), Jovetic. Allenatore: Montella
Reti: 17′ rig. Milito, 34′ Cassano, 40′ Rômulo (F)
Arbitro: Antonio Giannoccaro di Lecce (Nicoletti – Grilli; Iannello; Calvarese – Melchiori)
Espulso: Go. Rodríguez (F) al 62′ per doppia ammonizione
Ammoniti: Samuel, Ranocchia, Cambiasso, Guarín (I), M. Fernández, Roncaglia, Jovetic (F)

[Immagine presa da tuttomercatoweb.com]