La doppietta di Stevan Jovetic dà all'Inter la seconda vittoria consecutiva, 2-1 a Modena contro il Carpi con un altro gol decisivo nel finale di partita.
Due partite, tre gol, sei punti. Non poteva esserci miglior approccio alla sua seconda avventura italiana per Stevan Jovetic, già diventato più che determinante per le sorti dell'Inter. Una doppietta che evita due settimane di polemiche per la prestazione dei nerazzurri, decisamente regrediti rispetto alla buona prova contro l'Atalanta e salvati dal rigore guadagnato da Guarín quando mancavano poco più di un paio di minuti al novantesimo e il Carpi già sognava di portare a casa il primo punto della sua storia in Serie A. Il pareggio all'81' di Antonio Di Gaudio, uno che ha scalato tutte le categorie dalla Serie D fino all'esordio di domenica scorsa sul campo della Sampdoria, aveva illuso gli emiliani, capaci di sfruttare la poca concentrazione interista (Mancini dovrà correggere l'atteggiamento della ripresa, troppo svagato come se il risultato non fosse in bilico) e riprendere una gara comunque giocata in maniera molto più accorta rispetto all'imbarcata del Ferraris. Per la squadra di Castori è stata fatale una doppia ingenuità di Gabriel Silva, che ha lasciato un varco enorme sulla sua fascia di competenza dove si è inserito Guarín, steso con un maldestro intervento in scivolata poco dentro l'area, dal dischetto Jovetic non ha perdonato e la matricola della Serie A deve ancora rimandare il suo primo risultato positivo nel massimo campionato. Dopo due giornate l'Inter è in testa alla classifica, ma la prestazione non è stata affatto positiva e dal derby in poi servirà qualcosa in più per rimanere nella parte alta della graduatoria, dal ritorno di Mauro Icardi all'acquisto di Ivan Perišic (questa sera in tribuna a vedere i suoi nuovi compagni) e magari da qualche altro movimento nelle ultime ore di calciomercato, sia in entrata sia in uscita.
PRIMO TEMPO
Un intervento duro di Murillo su Matos fa urlare al rigore Castori al 9', per Massa è tutto regolare perché a suo avviso il colombiano tocca prima il pallone (forse lo sfiora ma rischia tantissimo) dell'avversario, anche l'Inter protesta per una mano di Marrone in area ma decisamente involontaria. Per mezz'ora il Carpi regge abbastanza bene l'urto evitando di concedere occasioni agli avversari, poi però al 31' su un cross senza troppe pretese di Guarín Letizia si addormenta, Brkic esce a metà e Stevan Jovetic, dopo essersi visto respingere il primo tiro, è fortunato sul rimpallo perché si ritrova a mezzo metro dalla porta col pallone solo da spingere in rete. Secondo gol in altrettante partite del montenegrino e Inter che sblocca la situazione ben prima del 93' come contro l'Atalanta, ma rischia due volte di prendere il pari sul finire della frazione: prima Matos di tacco libera Wilczek che incrocia trovando la grande respinta di Handanovic, poi nel recupero ancora il brasiliano dal fondo mette in mezzo, Medel devia e Fedele svirgola alto con poca coordinazione.
SECONDO TEMPO
Si riparte con una conclusione di Brozovic da poco dentro l'area sporcata in corner e con un tiro fuori di poco di Palacio su imbucata di Guarín. L'Inter mostra un difetto che con il passare dei minuti si accentua sempre più: gioca in maniera troppo rilassata, come se il punteggio fosse 0-4 e non 0-1, alcuni giocatori in particolare danno l'impressione di non essere troppo concentrati sulla partita e questo permette al Carpi di non darsi per vinto, col risultato che gli emiliani, pur non creando granché, continuano a giocarsela a viso aperto. Un colpo di testa alto di poco di Murillo sugli sviluppi di uno dei primi corner battuti in mezzo all'area porta gli ospiti vicini al raddoppio, nel frattempo Castori comincia a cambiare e le mosse dalla panchina si rivelano vincenti, perché all'81' Letizia mette in mezzo dalla destra, Lasagna non controlla ma favorisce l'inserimento dell'altro nuovo entrato Antonio Di Gaudio, tocco in anticipo su Nagatomo (appena subentrato e con grosse colpe per la mancata copertura difensiva) e palla che finisce lentamente in rete. L'Inter a questo punto capisce che deve sbrigarsi, Palacio su filtrante di Hernanes si ritrova a tu per tu con Brkic ma controlla male e favorisce l'uscita del portiere serbo, un minuto dopo Guarín riceve palla sulla destra con tanto spazio per avanzare, entra in area e viene steso da una scivolata di Gabriel Silva: è calcio di rigore e dagli undici metri Stevan Jovetic manda la palla da una parte e Brkic dall'altra. Nerazzurri di nuovo sopra, nel recupero potrebbe arrivare anche il tris ma Juan Jesus spreca mandando fuori di sinistro in diagonale.
Non era mai successo nell'era Mancini che l'Inter vincesse le prime due partite di campionato, in generale dal 2004 in poi solo nella stagione 2013-2014 erano arrivati sei punti su altrettanti sei in avvio. Ora per i nerazzurri ci sarà la gara della verità dopo la sosta, il derby col Milan che dovrà far capire le reali intenzioni di entrambe le squadre. Migliora la prestazione ma il risultato non cambia per il Carpi, ancora a zero punti (ma incredibilmente alla pari con la Juventus campione in carica) e con il prossimo impegno contro un'altra capolista, il Palermo.
IL TABELLINO
Carpi (3-5-2): Brkic; Letizia, Gagliolo, Bubnjic; Wallace (76' Di Gaudio), Fedele (79' Lazzari), Marrone, Lollo, Gabriel Silva; Matos, Wilczek (66' Lasagna). Allenatore: Castori
Inter (4-3-1-2): Handanovic; Santon (80' Nagatomo), Miranda, Murillo, Juan Jesus; Guarín, Medel, Kondogbia; Brozovic (85' Hernanes); Palacio, Jovetic (90' Ranocchia). Allenatore: Mancini
Arbitro: Davide Massa della sezione di Imperia (Crispo – Tasso; Paganessi; Cervellera – Pairetto)
Reti: 31', 89' rig. Jovetic (I), 81' Di Gaudio
Ammoniti: Lollo, Letizia, Gabriel Silva (C), Santon, Medel, Handanovic (I)
[Immagine presa da gazzetta.it]