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Al gol di Icardi risponde Nainggolan con deviazione, la squadra di Mazzarri non va oltre il pareggio sul neutro di Trieste contro il Cagliari e non tiene il passo di Juventus e Napoli, vittoriose tra sabato pomeriggio e domenica mattina.

 

Non ha pagato la scelta del tecnico toscano di ricorrere a giocatori non presenti nell'elenco dei "titolarissimi": la mancanza di gente come Campagnaro e Palacio, determinanti nelle precedenti uscite, oltre alla spinta del ritrovato Jonathan, ha impedito ai nerazzurri di confermare la vittoria di giovedì scorso contro la Fiorentina, sbattendo contro il muro del Cagliari (rappresentato principalmente da Agazzi, migliore in campo) e vedendo sfumare il vantaggio ottenuto a un quarto d'ora dal termine nei minuti finali, con la rete di Radja Nainggolan che per tutta l'estate era stato un dichiarato obiettivo di mercato proprio dell'Inter. Hanno fatto molto di più gli ospiti (sempre che si possa parlare di distinzione fra casa e trasferta, si è giocato ancora al Nereo Rocco di Trieste, molto più vicino a Milano che a Cagliari) ma alla fine i rossoblù sono riusciti a strappare un punto, ottenendo il quarto pareggio consecutivo dopo quelli contro Fiorentina, Sampdoria e Livorno, e tranne quello rocambolesco con i doriani si tratta di pari raggiunti recuperando una situazione di svantaggio, a dimostrare la buona tenuta fisica e mentale degli uomini di López, sempre capaci di lottare fino all'ultimo anche contro avversari di livello superiore. Il classico ballottaggio in attacco per il Cagliari viene vinto da Ibarbo e Pinilla, dopo che mercoledì a Livorno l'allenatore sudamericano aveva schierato l'altra coppia offensiva formata da Nenê e Sau, dietro le punte c'è l'uruguayano Cabrera (a segno nella prima di campionato contro l'Atalanta) in luogo degli infortunati Cossu ed Ekdal, come terzino sinistro si rivede Avelar, titolare solo alla prima di campionato e sostituito da Murru nelle restanti partite. Dopo cinque giornate con la formazione praticamente in fotocopia Walter Mazzarri effettua una massiccia rotazione, quasi costretto dato che si rigioca a poco più di sessantacinque ore dalla fine del match contro la Fiorentina: debutto assoluto per il difensore brasiliano Rolando (da lui già avuto a Napoli nella seconda parte della scorsa stagione ma utilizzato con il contagoccie senza avere risposte positive), prima da titolare per Pereira (fuori Jonathan, uscito stremato giovedì) e Belfodil (al posto di Palacio), torna anche Kovacic per Taïder, il croato era stato impiegato dal primo minuto soltanto nella trasferta di Catania, uscendo prima dell'intervallo per un problema fisico. Il diluvio in mattinata su Trieste ha reso il campo in pessime condizioni, il Cagliari spera che questa sia l'ultima partita in "esilio" per poi tornare a giocare al vecchio Sant'Elia contro il Catania dopo la sosta per le nazionali.

PRIMO TEMPO
Appena iniziata la partita Agazzi è subito costretto agli straordinari per dimenticare le due papere contro la Sampdoria: al 2' è costretto ad alzare in angolo un bel destro di Nagatomo dal limite che si stava abbassando pericolosamente, al 6' si oppone su Guarín mentre all'11' è doppiamente provvidenziale prima respingendo il tiro-cross di Belfodil e poi negando lo 0-1 a Guarín, bravo a liberarsi per la conclusione a centro area. L'Inter fa la partita e crea tantissimo, a differenza di altre occasioni in cui il primo tempo era stato piuttosto sottotono dal punto di vista offensivo, al 22' cross di Nagatomo dalla fascia destra (quella più difficile da praticare per via del terreno inzuppato d'acqua), Belfodil di testa prende il tempo ad Astori e incorna verso la porta, Agazzi è nuovamente strepitoso ma sulla ribattuta l'attaccante algerino lo grazia mandando fuori da pochi passi. Il Cagliari si vede nell'area avversaria per la prima volta soltanto alla mezz'ora, quando un cross di Conti pesca Pinilla ai sedici metri, colpo di testa dell'attaccante cileno e Handanovic in tuffo svetta la minaccia, poco dopo una punizione dal limite (procurata da una discesa fenomenale di Ibarbo) del capitano Daniele Conti viene parata agevolmente dal portiere sloveno. Il terreno di gioco crea problemi a tutte e due le squadre soprattutto nella costruzione della manovra, le giocate palla a terra sono spesso inefficaci specialmente nella zona battuta da Avelar e Nagatomo, oltre che da Álvarez che però al 31' riesce a liberarsi per il tiro e calciare con il sinistro verso la porta, una deviazione di Conti quasi beffa Agazzi ma il pallone finisce fuori di poco. Rispetto alle altre due trasferte (per non parlare delle gare in casa, dove non si erano praticamente visti tiri in porta) l'Inter nei primi quarantacinque minuti ha creato tanto, non riuscendo però a concretizzare la numerosa serie di occasioni e sprecando un po' troppo.

SECONDO TEMPO
Mazzarri fa riposare anche Álvarez, apparso stanco già da giovedì, al suo posto entra Icardi e quindi l'Inter passa al doppio centravanti. Non è però un grande inizio, le due formazioni faticano a trovare i giusti spunti e non sembra pomeriggio per le giocate di alta classe, oltre che per progressioni palla al piede tipiche di giocatori come Ibarbo e Kovacic. Dopo un quarto d'ora cominciano i cambi, Ibraimi rileva uno spento Cabrera, Palacio invece subentra al posto di Belfodil e l'argentino si mette subito in mostra con un traversone sul secondo palo per Pereira che di testa non inquadra la porta, successivamente è l'altro nuovo entrato, il macedone del Cagliari Agim Ibraimi, ad avere la palla del vantaggio, su errore di testa da parte di Cambiasso, ma spara altissimo da buona posizione con il mancino, i sardi hanno anche un'altra mezza occasione con una giocata non perfetta di Handanovic che non riesce a bloccare il pallone ma Ranocchia libera evitando ulteriori guai. Quando ormai la partita sembrava indirizzata verso lo 0-0 ecco la giocata che cambia il risultato: Palacio serve una palla geniale a Nagatomo sulla destra, cross dal fondo del giapponese perfetto per Icardi che da un metro di testa non può proprio sbagliare, Inter in vantaggio e secondo gol (da subentrato) per l'ex attaccante della Sampdoria dopo quello segnato alla Juventus due settimane fa. Il sogno dei nerazzurri di uscire dal Nereo Rocco con i tre punti in tasca dura però soltanto otto minuti: all'83' un tiro di Nainggolan da fuori, apparentemente innocuo e forse neanche diretto nello specchio della porta, viene deviato in maniera fortuita da Rolando e Handanovic è spiazzato, il centrocampista belga di origini indonesiane festeggia al meglio la sua presenza numero duecento in Italia con il secondo gol stagionale mentre l'Inter torna a subire gol in trasferta dopo trecentosessantacinque minuti (recuperi esclusi), l'ultimo era stato di Cavani al 78' di Napoli-Inter, quartultima di campionato dello scorso campionato. Colpita nell'orgoglio la squadra di Mazzarri prova a trovare la giocata per riagguantare la vittoria ma né Palacio (85', sponda di Cambiasso, sombrero per passare in mezzo a Perico e Rossettini e sinistro sul fondo sull'uscita di Agazzi) né l'ingresso della disperazione di Milito (murato al 92' dalla difesa del Cagliari – erano in nove dentro l'area di rigore – dopo un'altra parata di Agazzi su cross di Nagatomo) riescono a modificare ulteriormente il risultato.

Un po' di sfortuna nega all'Inter la vittoria a Trieste ma il Cagliari non ha comunque rubato nulla, facendo la sua onesta partita e riuscendo a rimontare ancora sul finire di gara, come accaduto a Firenze quando Pinilla aveva pareggiato addirittura all'ottantanovesimo. Non sembra portare bene la trasferta triestina ai colori nerazzurri, che avevano "inaugurato" l'esilio dei rossoblù nell'aprile 2012 con un 2-2 e perso dodici mesi più tardi per 2-0 tra infortuni e polemiche per un rigore inesistente concesso a Pinilla, autore di una doppietta. Il club del presidente Cellino si porta a quota sette in classifica, con la speranza di non dover più tornare al Nereo Rocco, la metà dei punti dell'Inter che con questo 1-1 viene scavalcata da Juventus e Napoli, vittoriose e salite a quota sedici. La prossima settimana gli isolani andranno in trasferta a Udine mentre l'Inter sarà impegnata sabato sera nel big match contro la Roma capolista e a punteggio pieno.

IL TABELLINO
Cagliari (4-3-1-2):
Agazzi; Perico, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Nainggolan; Cabrera (62' Ibraimi); Pinilla (74' Sau), Ibarbo. Allenatore: López
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Rolando, Ranocchia (89' Milito), Juan Jesus; Nagatomo, Guarín, Cambiasso, Kovacic, A. Pereira; R. Álvarez (46' Icardi), Belfodil (64' Palacio). Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Gianluca Rocchi di Firenze (Barbirati – Liberti; De Pinto; Gervasoni – Baracani)
Reti: 75' Icardi (I), 83' Nainggolan
Ammoniti: Conti, Pinilla, Rossettini, Nainggolan (C), Juan Jesus, Nagatomo (I)

[Immagine presa da it.eurosport.yahoo.com]