Cairo, presidente del Torino, smentisce le trattative con Red Bull, ma le indiscrezioni continuano: cosa potrebbe significare l’ingresso del colosso austriaco in Serie A?
Urbano Cairo ha recentemente smentito con fermezza le voci, riportate da *La Stampa*, riguardanti incontri tra lui e i dirigenti di Red Bull per una possibile vendita del Torino. Tuttavia, il quotidiano di proprietà del gruppo GEDI di John Elkann ha insistito sulla veridicità della notizia, aggiungendo nuovi dettagli. Tra questi, l’indiscrezione secondo cui JPMorgan avrebbe confermato l’interesse di Red Bull a investire in un club di Serie A. Inoltre, un importante studio legale milanese, vicino agli interessi di Cairo, avrebbe dichiarato la disponibilità del presidente a considerare la cessione se arrivasse un’offerta seria.
In questo contesto, Calcio e Finanza aggiunge che, sebbene Cairo abbia smentito, un eventuale accordo tra il patron granata e Red Bull avrebbe un senso strategico per entrambe le parti. L’operazione potrebbe infatti concretizzarsi nel medio termine, soprattutto se le condizioni finanziarie dovessero rivelarsi favorevoli.
INGRESSO NELLA SERIE A
Se Red Bull entrasse davvero nel calcio italiano, l’impatto sarebbe significativo. Da un lato, si assisterebbe all’uscita di Cairo dal mondo del calcio dopo quasi due decenni di presidenza; dall’altro, il colosso austriaco si affermerebbe nel panorama della Serie A. Secondo indiscrezioni dalla Francia, Red Bull starebbe valutando anche l’acquisto del Genoa, messo in vendita da 777 Partners, a riprova dell’interesse della multinazionale per il calcio italiano.
L’ingresso di Red Bull porterebbe nuova linfa e risorse nel nostro campionato, ora dominato da poche grandi squadre. Storicamente, negli anni ’70 e ’80, club meno noti come Torino, Cagliari e Verona erano riusciti a competere ai massimi livelli. Con l’avvento delle pay-tv e l’influenza del calcio-business, tuttavia, questa varietà si è ridotta. Un investimento di Red Bull potrebbe, quindi, rappresentare una nuova fase di sviluppo e competitività per la Serie A.
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