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Numerosi errori davanti alla porta e un palo di Inler nel finale negano la vittoria agli azzurri, ora proiettati sulla finale di Coppa Italia, per l'Inter fallito l'ennesimo tentativo di raggiungere la terza vittoria consecutiva.

 

Ci hanno provato, non ci sono riuscite: Inter e Napoli le hanno tentate (quasi) tutte per uscire dal Meazza con i tre punti in tasca, ma alla fine è mancato qualcosa per sbloccare lo zero a zero di partenza. È un punto che sta stretto agli ospiti viste le tante opportunità non concretizzate, sia nel primo sia soprattutto nel secondo tempo, ed è un risultato insolito per Benítez che nella sua prima annata napoletana l'aveva ottenuto solamente in Europa League contro lo Swansea. Di certo il segno X non è una novità per l'Inter, arrivata al quindicesimo pari in campionato, i nerazzurri però per una volta non possono dire di aver buttato al vento un successo già fatto, come accaduto contro il Livorno, o di aver trovato sulla propria strada un muro come quando al Meazza si presentò l'Udinese (e il super Scuffet) nel precedente 0-0, perché il palo colpito da Inler ha tremato per un po' e l'occasione fallita da Callejón nel primo tempo è stata colossale. A Napoli probabilmente non se la prenderanno più di tanto per questo zero a zero, in fondo c'è una partita molto più importante sabato prossimo a Roma (la finale di Coppa Italia con la Fiorentina), in tal senso l'apprensione per l'infortunio di Gonzalo Higuaín, uscito in barella dopo un contrasto con Andreolli, è tanta, anche se le prime voci parlano di una semplice contusione alla caviglia, seppur forte, e potrebbe farcela per l'appuntamento dell'Olimpico. Vista la relativa tranquillità in classifica qualche tifoso azzurro sicuramente avrà pensato che non era il caso di rischiare tutti i titolari stasera, ma Benítez di certo non voleva sfigurare nel ritorno al Meazza contro il suo passato. L'Inter conferma i vari difetti visti in tutta l'annata: incapacità di vincere tre partite di fila in campionato, gioco latitante e affidato esclusivamente alle invenzioni dei singoli, mancanza di cattiveria in certi frangenti, c'è però da registrare una buona tenuta difensiva, al netto delle inevitabili occasioni concesse agli avversari, e aver tenuto la porta inviolata per il terzo match di fila è un buon segnale considerata l'emergenza nel pacchetto arretrato. La squalifica di Rolando e Samuel ha infatti catapultato titolare per la prima volta in questo campionato Marco Andreolli, solo 34' recuperi inclusi in due presenze e schierato dall'inizio esclusivamente in Coppa Italia, accanto al numero sei ci sono l'ex Campagnaro e Ranocchia, mentre a centrocampo ormai Kovacic ha definitivamente tolto il posto a Guarín. Napoli senza Hamšík: lo slovacco va in panchina perché Benítez gli preferisce Callejón, Insigne e Mertens dietro a Higuaín, per il resto la formazione è quella tipo con Britos al posto dello squalificato Fernández, c'è pure Henrique reduce da un incidente stradale in settimana. All'ingresso in campo imponente coreografia da parte della curva interista, uno show che era stato preparato per il derby d'andata e che poi non era stato fatto per solidarietà con i "cugini" milanisti a cui era stato impedito di esporre la propria.

PRIMO TEMPO
Tempo neanche venti secondi e il Napoli ha la prima chance con Callejón, senza che lo spagnolo riesca a inquadrare la porta. Meglio l'Inter, con Hernanes e Kovacic piuttosto ispirati, il brasiliano si libera per il tiro al 10' e vede la sua conclusione respinta in tuffo da Reina, il croato subito dopo copia il compagno con un numero al limite e destro deviato in corner, ma ad avere l'occasione migliore per passare in vantaggio è il Napoli, quando al 13' Mertens pesca in area Callejón il più sembra fatto, lo spagnolo incredibilmente calcia a lato solo davanti a Handanovic mancando l'appuntamento con il quattordicesimo gol in campionato. Passato lo spavento l'Inter prova a riprendersi, una bella discesa di Palacio porta a un diagonale a lato non di molto, Napoli pericoloso soprattutto in contropiede, Callejón a metà tempo si invola verso la porta ma forse si ricorda dell'errore precedente e anziché tirare la passa (male) al centro, con la difesa dell'Inter capace di liberare seppur con qualche affanno. Un'esitazione di troppo anche per Icardi: al termine di una bella giocata al limite dell'area l'argentino viene messo davanti a Reina, avrebbe la palla sul destro e quindi sul suo piede preferito, invece cerca un improbabile dribbling e perde il pallone facendo così sfumare la possibilità di andare al tiro. Al numero nove capita l'ultima giocata prima dell'intervallo ma viene pescato in posizione di fuorigioco, aveva comunque calciato alto col sinistro.

SECONDO TEMPO
Nessun cambio, subito doppia grande palla gol per il Napoli, Higuaín a centro area gira verso la porta e viene murato da Nagatomo, sul proseguimento dell'azione Mertens rimette in mezzo e l'Inter si salva in qualche modo. Risponde Palacio: colpo di testa ad anticipare Reina su cross da sinistra del giapponese, palla fuori di un niente. È questa la migliore giocata dei nerazzurri in tutta la ripresa, e forse in tutta la partita, perché dal 60' in poi la squadra di Mazzarri cala vistosamente soprattutto dal punto di vista fisico, arretra il proprio baricentro e lascia l'iniziativa agli ospiti, che tengono il pallino del gioco per tutta l'ultima mezz'ora. A parte un colpo di testa largo di Icardi sugli sviluppi di un corner il tabellino segnala quasi solo Napoli, Higuaín al 74' supera con un numero Campagnaro salvo poi calciare malamente con il sinistro sul fondo, all'82' per due volte lo 0-0 potrebbe crollare, prima Kovacic mette Nagatomo solo davanti a Reina ma il portiere respinge, sul capovolgimento di fronte Inler entra in area e salta Ranocchia con un rimpallo, il sinistro dello svizzero batte Handanovic ma si stampa sul palo e allora si capisce che il punteggio non cambierà più. Finale senza Higuaín, uscito dal campo dopo un duro contrasto con Andreolli, entra un altro ex, Pandev, ma non ha tempo di mettersi in mostra. Potrebbe farsi notare un altro subentrato, Guarín, che nel recupero si ritrova il pallone in area, il colombiano mette in mezzo quando poteva calciare e ancora una volta sfuma tutto.

Con questo pareggio l'Inter si stacca forse definitivamente dalla Fiorentina, ora a più quattro e con un calendario piuttosto morbido, sarà importante per i nerazzurri mantenere il quinto posto e resistere all'assalto delle tante inseguitrici, prima fra tutte il Parma che vincendo a Cagliari potrebbe andare a meno tre. Considerato che con stasera la striscia negativa in casa si allunga a quattrp partite (una sconfitta e tre pareggi di fila) forse per Mazzarri sarà un sollievo vedere che il derby per calendario si giocherà in casa del Milan: anche con un pari l'Inter non potrebbe essere più superata dai rossoneri, ma vincendo la stracittadina il ritorno in Europa sarebbe ormai cosa fatta. Al Napoli bastano due punti per avere la certezza del terzo posto e quindi della qualificazione ai play-off della prossima Champions League, potrebbero arrivare battendo il Cagliari fra dieci giorni ma prima c'è la finale di Coppa Italia dell'Olimpico contro la Fiorentina, e in casa azzurra tutti ora pensano al viaggio a Roma.

IL TABELLINO
Inter (3-5-2):
Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Andreolli; D'Ambrosio (68' Zanetti), Hernanes (74' Guarín), Cambiasso, Kovacic, Nagatomo; Icardi (81' Kuzmanovic), Palacio. Allenatore: Mazzarri
Napoli (4-2-3-1): Reina; Henrique, Albiol, Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejón, Insigne, Mertens (70' Hamšík); Higuaín (87' Pandev). Allenatore: Benítez
Arbitro: Nicola Rizzoli di Bologna (Nicoletti – Marrazzo; Ghiandai; Rocchi – Tommasi)
Ammoniti: Britos, Henrique, Ghoulam (N), Hernanes (I)