Dopo un lungo assedio durato tutto il secondo tempo, il Napoli cade al San Paolo nel finale: al primo vero contropiede, Castro fa centro e il Cagliari si prende i tre punti.
Tra Ancelotti e Maran, è l’allenatore rossoblù quello che fa più ricorso alla rotation: se il Napoli infatti ha solo l’imbarazzo della scelta, soprattutto in avanti, dove dall’urna stavolta escono i numeri di Mertens e di Lozano, il Cagliari deve far fronte a qualche assenza e acciacchi vari, e così Oliva fa il suo esordio dal primo minuto, in difesa torna Klavan e sulla trequarti invece gioca Rog.
PRIMO TEMPO
A sorpresa, è il Cagliari a confezionare la prima chance della gara, dopo trenta secondi, quando João Pedro trova il varco giusto per lanciare Simeone ma l’Argentino sbaglia il controllo e regala il pallone a Meret; il Napoli fa fatica, nonostante l’enorme possesso palla, a trovare lo spazio giusto, tanto che la prima occasione gliela regala Ioniță con un retropassaggio tremendo, Mertens fa partire Lozano ma è monumentale la chiusura di Pisacane. Il Moldavo prova a farsi perdonare con un bel sinistro non lontano dal bersaglio e, col passare dei minuti, il Cagliari cresce soprattutto alzando la sua linea, tanto che Mário Rui prima e Insigne poi arrivano al tiro ma sempre con la bandierina alta del guardalinee. Con gli spazi chiusi da entrambe le parti, le due squadre cominciano anche a provarci da fuori, Nández e Zieliński non trovano la porta, cosa che invece fa Insigne, messo in porta da una palla senza coscienza di Mertens, ma Olsen oscura la vallata e lo ferma con il corpo portando la partita sullo zero a zero all’intervallo.
SECONDO TEMPO
Come nel primo tempo, la prima opportunità è del Cagliari e arriva dopo quattro minuti quando Cacciatore mette dentro un bel cross ma Ioniță dall’altra parte dell’arcobaleno trova la palla ma non la porta; sempre ad alta quota la prima chance della ripresa del Napoli, Manolas sul corner ci arriva per primo ma Olsen ferma ancora tutto. I calci d’angolo sembrano essere l’arma più affilata di Ancelotti: un minuto dopo Di Lorenzo la sfiora ma Mertens sul secondo palo ci arriva con un ritardo piccolissimo ma decisivo, poi al minuto tredici è il nuovo entrato Koulibaly ad arrivare più in alto ma Olsen compie un altro intervento strepitoso. Il Napoli ora è padrone del campo, Di Lorenzo trova Mertens che però, a sua volta, trova solo il palo destro esterno; con quello sinistro fa amicizia sette minuti dopo, a seguito di una serpentina mix tra classe e fortuna. Ancelotti prova ad aprire la cassaforte con Fernando Llorente e la sua prima sponda è un cioccolatino per Mertens ma a scartarlo ci pensa Pisacane con una spaccata che salva ancora la sua porta; poi lo Spagnolo si mette in proprio, salta sopra Cacciatore sul cross di Callejón ma colpisce senza precisione. A cinque dalla fine, stessa scena, stavolta sul pallone scodellato da Zieliński, nel pieno dell’assedio azzurro alla porta del Cagliari ma, nel momento di massima pressione azzurra, la squadra di Maran spacca in due la partita: contropiede fulmineo in cui Nández, proprio come venerdì con il Genoa, piazza al centro dell’area un pallone forte e preciso, Castro è solissimo e, di testa, supera Meret e porta avanti il Cagliari. Di fatto la partita finisce qui, Koulibaly si fa espellere per non meglio precisate proteste e l’assedio finale non porta nulla nelle casse del Napoli che, dopo diciotto partite di fila, non trova il goal; tre punti di platino invece per il Cagliari che torna a espugnare il San Paolo dopo tredici anni.
TABELLINO
NAPOLI (4-4-2): Meret – Di Lorenzo, Manōlas, Maksimović (46′ Koulibaly), Mário Rui – Callejón, Allan, Zieliński, Insigne (73′ Milik) – Lozano (65′ Llorente), Mertens. Allenatore: Ancelotti.
CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen – Cacciatore, Pisacane, Klavan, Lykogiannīs – Nández, Oliva, Ioniță – Rog (71′ Castro) – Simeone (73′ Cerri), João Pedro (89′ Ceppitelli). Allenatore: Maran.
ARBITRO: Marco Di Bello di Brindisi.
GOAL: 85′ Castro (C).
AMMONITI: 29′ Rog (C), 36′ Allan (N).
ESPULSI: 87′ Koulibaly (N).
[Foto da www.sportmediaset.com]