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Il Napoli continua, almeno per ora, la corsa per la lotta scudetto agguantando quota 38 punti, sempre a meno uno dall’Inter. Il Torino orgoglioso prova a reagire dopo il rigore dell’ex Quagliarella ma ci pensa un rabbioso Hamšík a portare definitivamente in vantaggio gli azzurri.

 
Tutti hanno mangiato il panettone con serenità e tranquillità. Il 2015 si è chiuso abbastanza bene, superando le aspettative per Sarri, ritenuto e snobbato più volte non degno per allenare il Napoli per il dopo Benítez, voci che si sono subito ricredute. Ma lo stesso Maurizio Sarri non ama le feste, troppo svago, troppo calo di concentrazione e mancanza di un ritmo che non può permettersi frenate vedendo le altre rivali come Inter, Juventus e Fiorentina che volano. L’avversario di questa sera è ostico, Giampiero Ventura è un avversario non da sottovalutare, pessimo per il dopo festa a detta di Sarri che chiede ai ragazzi massima serietà e voglia in campo, per continuare la scia positiva. Il risultato parla, ma il gioco in campo dice altro. Più volte c’è stato un Napoli spento, col Torino voglioso di pareggiare dopo il gol di Marek Hamšík agli ultimi istanti del primo tempo. La stanchezza si fa sentire ma può far respirare aver cominciato con i tre punti in questo nuovo anno.

PRIMO TEMPO

Il Napoli inizia subito aggressivo, al 5′ c’è Callejón che riceve un filtrante che spiazza la difesa granata, a tu per tu tenta il tunnel, ma Padelli col ginocchio manda via. Poco dopo arriva il gran gol di Lorenzo Insigne che apre le marcature del Napoli in questo 2016, Higuaín con un cross alto propone per l’ex Real Madrid che a sua volta, con un tocco suggerisce per il numero 24, pallonetto al volo con il sinistro e gol stupendo, spiazzando completamente Padelli. Al 27′ risponde il Torino con Molinaro sulla sinistra che con un buon cross piazzato trova l’ex Quagliarella che salta più alto di Koulibaly, Reina calcola bene e para con le dite della mano, che riflessi del leader, che azione dell’ex Napoli, gran frustata al pallone. Ma poco dopo arriva proprio il gol dell’ex, al 30′ l’arbitro Di Bello assegna un rigore ai danni degli azzurri per un fallo di Ghoulam su Bruno Peres. Fabio Quagliarella parte dagli undici metri, Reina ci arriva e tenta di bloccarla, ma è una conclusione troppo forte che vale il pareggio. Quagliarella non esulta di fronte a innumerevoli fischi. Al 41′ c’è il raddoppio azzurro, Insigne sulla sinistra marcato stretto trova un buon varco per un filtrante a Marek Hamšík solo in area di rigore, lo slovacco trova il tunnel a Padelli sul primo palo e riporta avanti i padroni di casa. Rabbia e gioia per un speranzoso 2016 buono per lui, tutto da rifare per gli uomini di Ventura.

SECONDO TEMPO

Ritmi un po’ calati, il Napoli indietreggia ma risponde a stento come al 61′ punizione di Insigne che sibila alta sulla porta di Padelli. Il Torino preme ma le azioni mancano. Poco dopo arriva il doppio allontanamento dal campo per i due allenatori, Ventura e Sarri vengono richiamati per motivi ancora non conosciuti, almeno non per Ventura che per un passaggio malfatto di Bovo, impreca con un pugno sbattendolo sulla panchina. Di Bello lo sanziona per questo, ritenendola troppo esagareta. Ventura perplesso. Il tempo passa, triplice fischio.

Il Napoli si gode questa vittoria dell’inizio anno, vola a 38 punti e Sarri può sorridere.