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Come contro il Milan i nerazzurri non vanno oltre un amaro pareggio a reti inviolate nel proprio stadio, fallendo la possibilità di agganciare la zona Europa League.

 

Sembrava il replay del match contro il Torino, solo che alla fine Paloschi ha sbattuto su Handanovic anziché fare gol come capitato a Moretti. L'Inter ancora una volta stecca quando avrebbe invece dovuto accelerare per riprendere quel posto in Europa League ridiventato fattibile a seguito del calo della Sampdoria, ma il singolo punto non basta per agguantare il sesto posto e lascia come spesso succede tanti rimpianti per l'occasione persa. Quasi sempre in stagione è accaduto che i nerazzurri facessero fatica contro squadre chiuse e difensivamente accorte, il Chievo in questo senso forse è il manifesto principale di questo modo di giocare e non ha avuto particolari difficoltà a tenere la porta inviolata per la tredicesima volta in trentaquattro giornate, ottenendo il sesto 0-0 stagionale; a dirla tutta i gialloblù avrebbero anche potuto portarsi a casa i tre punti, sfiorando il gol per ben tre volte nella ripresa con un erroraccio davanti alla porta di Meggiorini, una traversa dell'ex Biraghi e l'occasionissima all'ultimo istante per Paloschi, incapace di scavalcare Handanovic nell'uno contro uno dopo essere andato via a Ranocchia. Le due vittorie in tre giorni avevano ridato fiducia in casa Inter ma tutte le buone intenzioni sono andate in fumo per via del classico approccio poco propositivo, con Guarín peggiore in campo e Hernanes nuovamente ripiombato nelle giocate alla moviola, il tema del match è stato una serie infinita di cross puntualmente rispediti al mittente dal primo difensore, con Icardi dietro al centrale e mai pericoloso, oppure tanto possesso palla in orizzontale senza mai riuscire a sfondare la folta retroguardia avversaria, e così è puntualmente arrivato lo 0-0 senza nemmeno rendere Bizzarri protagonista. Stavolta i cambi di Mancini non sono stati decisivi: Podolski, Shaqiri e Kovacic hanno fatto poco, e la scelta di tenere in campo per novanta minuti Guarín è stata poco comprensibile.

PRIMO TEMPO

Un errore di Schelotto dà il via alla prima occasione per l'Inter, Palacio recupera palla in pressione e serve Guarín che prova il destro a giro mandando fuori di poco. È il primo di una lunga serie di tentativi del colombiano praticamente tutti fuori misura, l'Inter gioca a un ritmo non straordinario che basta per fare la partita ma non per creare troppi pericoli, un altro tiro del numero 13 porta a un corner sul quale il seguente controcross di Juan Jesus è ben indirizzato a centro area, staccano Icardi e Vidic colpisce il serbo e il pallone si stampa sul palo. È questa la migliore chance del primo tempo per l'Inter, che continua a premere senza sfondare, Brozovic ci prova due volte e solo nella seconda circostanza becca la porta con un destro di controbalzo su sponda di Palacio bloccato da Bizzarri; nel finale comincia anche a sentirsi qualche fischio, specialmente dopo un tiro inguardabile del solito Guarín.

SECONDO TEMPO

Parte meglio il Chievo e attacca per i primi minuti mettendo in appresione la difesa ospite (Vidic salva su un cross destinato in mezzo, Guarín si oppone a un tiro potente di Meggiorini), poi Schelotto rischia l'autogol su cross basso dalla destra. L'Inter dovrebbe alzare il ritmo ma non lo fa e si schianta contro il muro messo in campo da Maran, che all'ora di gioco ha già finito i cambi per tre problemi fisici e che nel frattempo ha schierato i suoi con un 5-3-2 ultradifensivo, Palacio è l'unico a riuscire a penetrare in mezzo alla difesa gialloblù al 59' ma il suo destro trova l'opposizione di un altro avversario, in questo caso Cesar. Al 70' si rivede ancora in Chievo, bravo a ripartire in contropiede, con un tiro insidioso di Meggiorini messo in corner da Handanovic, lo stesso ex di giornata poi si divora lo 0-1 calciando alto col sinistro dopo una conclusione da fuori di Paloschi respinta dal portiere interista. Podolski e Shaqiri, subentrati, ci provano col sinistro a giro senza inquadrare la porta, cosa che invece becca Biraghi con un improvviso sinistro da quasi trenta metri: Handanovic è immobile, la palla finisce sulla traversa e l'Inter si salva a sei minuti dal termine, nei quali crea soltanto una rovesciata di Icardi sul fondo e rischia ancora all'ultimo minuto di recupero, quando Paloschi supera Ranocchia e si presenta davanti a Handanovic venendo stoppato sul più bello.

Punto sostanzialmente inutile per l'Inter, che avrebbe dovuto vincere per salire al sesto posto e invece rischia di rimanere al nono, nel caso in cui il Torino dovesse vincere mercoledì contro l'Empoli. Ora il calendario per i nerazzurri dice Lazio, Juventus, Genoa ed Empoli, tutte squadre piuttosto insidiose: la strada per l'Europa League è di nuovo in salita e servirà un altro passo falso di chi sta davanti. Il Chievo era già salvo da mercoledì e continua nella sua striscia positiva salita a cinque partite, domenica prossima potrà coronare una stagione positiva nel derby contro il Verona.

IL TABELLINO

Inter (4-3-1-2): Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Guarín, Medel, Brozovic (53' Podolski); Hernanes (64' Shaqiri); Icardi, Palacio (77' Kovacic). Allenatore: Mancini
Chievo (4-4-2): Bizzarri; Schelotto, Dainelli (60' Sardo), Cesar, Frey (8' Biraghi); Christiansen, Radovanovic, Izco, Hetemaj (57' Gamberini); Paloschi, Meggiorini. Allenatore: Maran
Arbitro: Marco Guida della sezione di Torre Annunziata (De Pinto – Di Liberatore; Meli; Calvarese – La Penna)
Ammoniti: Biraghi (C), Medel, Podolski, Shaqiri (I)

[Immagine presa da inter.it]