Rimonta vincente per i nerazzurri, sotto di un gol a mezz'ora dal termine ma capaci di ribaltare il risultato con le reti di Cambiasso e Jonathan, nuovo eroe del Meazza.
Quest'estate, un po' per scherzo e un po' (forse) per incoscienza, tra alcuni tifosi dell'Inter presenti al ritiro di Pinzolo era nata la Jonathan-mania, una trasformazione quasi inspiegabile e improvvisa del terzino brasiliano, per due anni vero e proprio oggetto di scherno in campo con prestazioni a volte comiche tanto da spopolare su internet a causa di video accompagnati dalla musica di un vecchio cartone animato. Beh, a un mese e mezzo di distanza dall'inizio della stagione si può dire che quei tifosi non erano poi così matti: Jonathan, finora il rigenerato maggiore dalla cura Mazzarri (Álvarez aveva già finito bene la scorsa stagione), sembra un altro giocatore, non più quello impacciato e goffo ma bensì un esterno vero, capace di correre, saltare l'uomo e all'occorrenza anche essere decisivo, come è risultato con il gol che è valso i tre punti alla sua squadra, arrivato a pochi minuti dal termine. La sua impetuosa crescita, oltre alla fiducia dei tifosi, è arrivata anche grazie al mercato, perché l'Inter non è riuscita a trovare l'esterno destro che voleva e Mazzarri lo ha provato, con successo, mettendolo titolare in tutte le gare fin qui disputate. Il passaggio "from zero to hero" di Jonathan non deve però far passare in secondo piano quanto successo nel posticipo che ha chiuso il primo turno infrasettimanale del campionato: l'Inter si è aggiudicata quella che a questo punto può ritenersi una sfida di alta classifica, confermando i progressi fatti nel recente periodo e stoppando un avversario, la Fiorentina, che veniva da ben sette affermazioni di fila in trasferta fra Serie A ed Europa League e che per circa un quarto d'ora pensava legittimamente di avere il match in pugno, in seguito al rigore realizzato da Giuseppe Rossi. C'è voluta una reazione da squadra di valore, furiosa nel riprendersi dopo il contraccolpo del primo svantaggio stagionale e abile a sfruttare i pochi punti deboli (portiere in primis) della Fiorentina, mancata proprio nel momento in cui la gara aveva preso la svolta a suo favore e incapace di gestire lo 0-1. Mazzarri, poco avvezzo al concetto di turn-over, ha proposto per la terza gara di fila la stessa formazione iniziale, mandando forse anche un messaggio alla sua ex squadra, il Napoli, bloccato sull'1-1 dal Sassuolo (sconfitto 0-7 proprio dall'Inter domenica scorsa) dopo una massiccia turnazione e con molte riserve non all'altezza. Tanti problemi invece per Montella, che deve pagare ancora dazio alla sfortunata partita contro il Cagliari, costata non solo due punti nel finale ma anche gli infortuni di Juan Guillermo Cuadrado e Mario Gómez oltre alla squalifica dell'ex David Pizarro (rientrerà la prossima giornata), nel 4-3-2-1 c'è la conferma di Matías Fernández, a segno a Bergamo, assieme a Joaquín come supporto all'unica punta Giuseppe Rossi. Al Meazza si gioca con la Curva Nord chiusa per i cori razzisti intonati dai tifosi interisti all'indirizzo di Asamoah e Pogba nel match contro la Juventus: gli esponenti del tifo organizzato nerazzurro, impossibilitati a comprare un biglietto per altri settori, si sono radunati all'esterno dello stadio in segno di protesta per la decisione del giudice sportivo Tosel.
PRIMO TEMPO
Grande aggressività da parte dell'Inter fin dal calcio d'inizio, Álvarez recupera palla praticamente sulla prima giocata e Nagatomo va alla conclusione, parata da Neto, quando il cronometro non ha ancora concluso il suo primo giro completo. La furia dei padroni di casa non è però continuativa, la Fiorentina con il passare dei minuti guadagna campo ma soprattutto cerca di organizzarsi con le armi utilizzate dagli avversari odierni in questo avvio di campionato, ossia la compattezza nel pacchetto arretrato e il contropiede. Così, quando i difensori interisti si sganciano in avanti per offendere come successo a Campagnaro al 12', i viola ne approfittano e ripartono in fretta, Rossi si invola sulla destra ed entra in area calciando con il piede meno preferito, buona la risposta in tuffo da parte di Handanovic. Stesso copione al 14' dall'altra parte, Juan Jesus sradica palla a Giuseppe Rossi in maniera regolare per l'arbitro e avvia l'azione d'attacco, scarico sulla sinistra per Taïder il cui tiro col mancino termina largo. Ancora viola in contropiede al 21', una palla persa a centrocampo viene ben gestita da Rossi che manda in porta Joaquín, lo spagnolo calcia più o meno dalla stessa posizione del compagno sull'occasione precedente ma il suo destro sul primo palo trova ancora l'opposizione di Handanovic che mette in angolo. Molto mobile l'ex Valencia e Málaga, obiettivo di mercato per tante stagioni dell'Inter nei primi anni 2000, le sue giocate mettono spesso in difficoltà gli avversari che non riescono a stargli dietro (Ranocchia sarà ammonito prima dell'intervallo proprio per un fallo su di lui). L'Inter si vede solo a tratti e quando lo fa è per merito di Ricky Álvarez, l'unico propositivo nel primo tempo (Palacio si vede poco ben controllato da Gonzalo Rodríguez), l'argentino si inventa una giocata di prestigio sulla linea di fondo e serve arretrato Jonathan che però ha un attimo di esitazione e viene subito triplicato perdendo palla. Il tempo si chiude senza tantissime occasioni da gol ma con un ritmo alto e le due squadre che cercano di prendere il comando del match impostando la partita come se fosse una gara di scacchi.
SECONDO TEMPO
Stessi ventidue andati al riposo, la Fiorentina a dieci minuti dall'intervallo aveva dovuto cambiare Pasqual (problema muscolare alla coscia) con Marcos Alonso. Gli ospiti cercano di replicare l'avvio aggressivo avuto dall'Inter nel primo tempo ma il colpo di testa di Giuseppe Rossi al primo minuto di gioco non dà fastidio a Handanovic, la giocata più interessante dei primi minuti è un bel tiro forte e a giro di Guarín sul quale Neto si oppone con i pugni spedendo il pallone in angolo. Al 59' l'episodio che sblocca la gara: Inter sorpresa sulla sua fascia destra, Borja Valero pesca solissimo Marcos Alonso, cross basso sul quale Ranocchia buca l'intervento e Juan Jesus trattiene in maniera ingenua Joaquín sul secondo palo, che probabilmente non sarebbe mai arrivato sul traversone del connazionale, facendolo cadere. Per Valeri è rigore e ammonizione, dal dischetto Giuseppe Rossi fa centro nonostante Handanovic indovini l'angolo, per il numero quarantanove viola si tratta del quinto gol in cinque partite che lo manda in testa alla classifica dei cannonieri assieme a Cerci del Torino. Mazzarri cambia subito mettendo Kovacic per Taïder, poco dopo spazio anche per la seconda punta, Icardi, al posto di un deludentissimo e fischiato Guarín (gesto di stizza riferito al pubblico al momento della sostituzione, a fine gara è arrivata una sorta di ripensamento), Handanovic rischia l'orrore in stile Dida a Leeds non controllando bene un cross di Tomovic ma con le due punte più Álvarez l'Inter è più presente in attacco e al 72' arriva il pari: angolo di Kovacic, Neto esce malissimo e non controlla il pallone, si alza un campanile con Campagnaro che ripropone in mezzo, Esteban Cambiasso controlla di petto e in mezza rovesciata dal vertice sinistro dell'area piccola fa 1-1 indirizzando il tiro fra palo e portiere. Sesto gol alla Fiorentina per il Cuchu, al secondo consecutivo dopo quello del momentaneo 0-6 domenica a Reggio Emilia contro il Sassuolo. La Fiorentina vorrebbe anche provare a riprendersi il vantaggio mantenuto per poco meno di un quarto d'ora, nel quale sognava il ritorno al successo al Meazza contro l'Inter a tredici anni e mezzo dall'ultima volta, ma di punte in campo non ce ne sono più (Rossi sostituito, Mati Fernández, Ilicic, Joaquín e il debuttante Vecino pur essendo giocatori offensivi sono comunque centrocampisti), il risultato è che la manovra ospite diventa sterile e troppo legata all'inventiva di Borja Valero, che comunque all'80' è favoloso quando sfonda a sinistra e serve a rimorchio Ilicic, il sinistro dello sloveno è centrale e Handanovic respinge, poi Vecino viene murato da Juan Jesus. Passato il pericolo l'Inter si ripropone in avanti e fa suoi i tre punti: Álvarez parte da sinistra e si accentra, cross sul secondo palo dove c'è Jonathan che non controlla bene ma riesce comunque a eludere l'intervento di Mati Fernández, destro sul primo palo sotto l'incrocio e Neto stavolta non può farci niente. Primo gol in campionato con la maglia dell'Inter per il brasiliano (ne aveva segnato uno col Parma nel 2012 al Novara), già a segno di testa in Coppa Italia al Cittadella per il primo centro stagionale, e partita totalmente capovolta. La Fiorentina si riversa in avanti nel tentativo di ritrovare almeno un punto ma lascia enormi varchi dietro, Pereira sfrutta male un contropiede andando in volata lentamente e indeciso per poi calciare addosso a Neto, un minuto dopo bella sgroppata di Nagatomo e sinistro alto. Nel recupero Handanovic stoppa un tiro dal limite del fischiatissimo Ambrosini e le speranze dei gigliati di uscire con qualcosa dal Meazza si spengono qui.
Vittoria di fondamentale importanza per l'Inter, che supera un altro esame importante dopo quello contro la Juventus, magari leggermente sotto a livello di prestazione rispetto alla gara contro i bianconeri ma mostrando un grande carattere e la forza di reagire dopo lo 0-1, questo successo vale il secondo posto in classifica assieme a Juventus e Napoli dietro soltanto alla Roma, unica squadra ancora a punteggio pieno. La Fiorentina perde l'imbattibilità in campionato, i toscani hanno disputato una buona gara ma è mancato qualcosa nel momento decisivo dell'incontro e questo ha fatto la differenza, oltre alla solita incertezza di Neto sull'1-1 che riapre di nuovo il discorso sul portiere. Domenica i nerazzurri andranno nel campo neutro di Trieste per sfidare il Cagliari (la prima ufficiale di Thohir?), posticipo al lunedì invece per i viola, che al Franchi ospiteranno il Parma.
IL TABELLINO
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan (85' A. Pereira), Guarín (67' Icardi), Cambiasso, Taïder (61' Kovacic), Nagatomo; R. Álvarez; Palacio. Allenatore: Mazzarri
Fiorentina (4-3-2-1): Neto; Tomovic, Go. Rodríguez, Savic, Pasqual (36' Alonso); Aquilani (78' Vecino), Ambrosini, Borja Valero; Joaquín, M. Fernández; G. Rossi (69' Ilicic). Allenatore: Montella
Arbitro: Paolo Valeri di Roma 2 (Bianchi – Dobosz; Padovan; Banti – Damato)
Reti: 60' rig. G. Rossi (F), 72' Cambiasso, 83' Jonathan
Ammoniti: Ranocchia, Juan Jesus, Nagatomo, Campagnaro (I), Ambrosini (F)
[Immagine presa da ilgiorno.it]
Articolo scritto da Il Boss