Si è giocato ieri sera il derby di Milano che ha vinto fronteggiarsi Milan ed Inter, il match si è concluso con la vittoria dei rossoneri per 1-0 con rete di de Jong dopo una brutta partita sul piano qualitativo di entrambe le squadre.
Dopo due anni e nove mesi i rossoneri tornano a vincere la stracittadina, il gol dell'olandese basta per battere un'Inter incapace di tirare in porta. Era l'ultima chiamata per l'Europa e il Milan ha risposto. Non è sicuro che ce la faccia, perché di minuti alla fine del campionato ne mancano solamente centottanta e c'è tutta una serie di squadre in lotta per due posti, ma il Milan c'è e proverà fino al 18 maggio a giocarsi le proprie possibilità di riagguantare un posto in Europa League, unico obiettivo rimasto di una stagione con poche luci e tantissime ombre. Seedorf potrebbe salutare a prescindere dopo l'ultima partita, in casa contro il Sassuolo, ma se non altro in questo (finora) breve periodo da allenatore può vantarsi di essere entrato nella lista di chi è riuscito a vincere il derby sia da giocatore sia da allenatore, e con il successo di stasera Clarence ha dimostrato come non tutti, all'interno della rosa a sua disposizione, siano contro di lui, come affermato in settimana da più parti. Il derby ufficiale numero duecentododici sarà ricordato come uno dei meno attraenti della storia, sia per la deficitaria posizione di classifica di ambedue le squadre sia per la mancanza di qualità, visto che in campo le giocate pregevoli si sono contate sulle dita di una mano. Il Milan l'ha vinto perché quantomeno ha provato a giocarsela con le (poche) armi a sua disposizione, mentre l'Inter ha rinunciato a qualsiasi inventiva e nemmeno lo svantaggio è servito a dare una scossa. Mazzarri l'aveva preparata ritenendo accettabile un pari, che avrebbe dato la certezza di finire davanti ai "cugini"? Il dubbio c'è… Formazioni confermate rispetto alle indicazioni fornite alla vigilia: Seedorf recupera De Sciglio dal 1' e lo schiera a destra con Constant sulla fascia opposta, centrocampo a rombo con Kaká a supporto di Balotelli, per l'Inter ritorna titolare Jonathan a discapito di D'Ambrosio, dietro Ranocchia vince il ballottaggio con Campagnaro.
PRIMO TEMPO
Avvio alla camomilla: per un quarto d'ora entrambe le squadre passeggiano, giocando a un ritmo indecente e non certo adatto allo "spettacolo" di una partita di questo tipo, roba da serie minori di campionati di basso valore. L'unico tiro, di Balotelli, avviene a gioco fermo, per il resto niente da segnalare. Chi prova a fare qualcosa è Nagatomo, quasi al ventesimo, con un bello spunto in dribbling dentro l'area e cross basso: Abbiati si tuffa e blocca anticipando Icardi. Cresce il Milan dopo metà tempo, De Sciglio calcia male sull'esterno della rete dopo un'invenzione di Taarabt e Kaká chiama Handanovic alla prima parata della gara (al 28'…), il brasiliano è uno dei più ispirati e non è un caso che la chance più grossa prima dell'intervallo capiti proprio a lui: al 37' lunghissimo lancio di de Jong dalle retrovie, il numero ventidue si lancia all'inseguimento della palla e ci arriva prima di Rolando e Samuel, destro a scendere dal limite e tiro che si infrange sulla traversa. Finale di tempo tutto di marca milanista, ancora Kaká pericoloso due volte senza riuscire a inquadrare la porta, poteva fare di più sul sinistro (alto) su cross dalla destra di Taarabt.
SECONDO TEMPO
Mazzarri e Seedorf decidono di non cambiare, via alla ripresa senza alcuna modifica. Un calcio d'angolo battuto basso da Hernanes pesca Icardi libero sul primo palo, destro da dimenticare che si perde negli spalti sfortunatamente non del tutto pieni. Risponde il Milan, anch'esso con un corner: Kaká dentro per la testa di Mexès, palla a lato. Sono le prove generali del gol, che arriva al 65' quando Taarabt si conquista una punizione sulla fascia destra, Balotelli batte forte verso il centro, irrompe da dietro Nigel de Jong, dimenticato da Cambiasso, colpo di testa da pochi passi e Milan in vantaggio. Primo gol in campionato dell'olandese, il secondo in rossonero dopo uno realizzato nell'ottobre del 2012 in una sconfitta per 3-2 sul campo della Lazio. La differenza di mentalità si nota dai cambi arrivati dopo l'uno a zero: Seedorf mette dentro Pazzini per Kaká passando alle due punte, Mazzarri pur di non modificare il suo fedele 3-5-2 inserisce Guarín per Cambiasso prima e Álvarez per Jonathan poi, con risultati nulli perché l'Inter continua a non avvicinarsi mai dalle parti di Abbiati, se si eccettua un tiro comunque alto (con deviazione) di Palacio su imbucata di Hernanes. Il Milan così può agevolmente far scorrere i secondi, arriverebbe pure il 2-0 ma viene annullato per un fuorigioco piuttosto netto di Pazzini, autore del tocco vincente su un tiro di Balotelli già deviato (forse fuori dallo specchio) da Hernanes. Un tifoso milanista subito dopo riesce a entrare in campo e va dall'autore del gol partita, de Jong, prima di essere accompagnato fuori da una ventina di persone, un po' troppe per una singola persona chiaramente senza intenzioni violente. Balotelli, fischiato e insultato dalla curva interista, ci prova su punizione con Handanovic che para in due tempi, Álvarez è sfortunato perché vede un suo tiro da fuori respinto dal compagno Milito, del numero ventidue è l'ultimo tiro del match, un colpo di testa alto su punizionel, poi il Milan gestisce il possesso sino al fischio finale.
Il Milan non vinceva il derby dal 6 agosto 2011, 2-1 nella Supercoppa Italiana giocata a Pechino, la precedente vittoria al Meazza e in Serie A era del 2 aprile dello stesso anno (3-0 ai danni dell'ex Leonardo), poi quattro sconfitte e un solo pareggio. Quarta vittoria consecutiva di fila in casa, tutte senza subire gol, per Seedorf, i tre punti conseguiti nel pomeriggio da Parma e Torino non portano benefici nell'immediato ma domenica prossima le due squadre che separano il Milan dalla zona Europa League si sfideranno tra di loro, mentre i rossoneri andranno sul campo dell'Atalanta. L'Inter perde quasi senza lottare e continua a non chiudere il discorso quinto posto, il vantaggio sulle inseguitrici si riduce ulteriormente e almeno una tra Lazio e Verona, impegnate in uno dei quattro posticipi ancora da disputare, sicuramente si avvicinerà ai nerazzurri, peraltro proprio la Lazio sarà il prossimo avversario sabato al Meazza, con la Curva Nord chiusa per squalifica.
IL TABELLINO
Milan (4-4-1-1): Abbiati; De Sciglio, Mexès, Rami, Constant (86' Abate); Poli (72' Muntari), Taarabt, de Jong, Montolivo; Kaká (76' Pazzini); Balotelli. Allenatore: Seedorf
Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Rolando; Jonathan (78' R. Álvarez), Hernanes, Cambiasso (72' Guarín), Kovacic, Nagatomo; Icardi (82' Milito), Palacio. Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Mauro Bergonzi di Genova (Giallatini – Dobosz; Iannello; Damato – Ciampi)
Rete: 65' de Jong
Ammoniti: Mexès, de Jong, Abbiati (M), Cambiasso, Samuel, Ranocchia (I)
Articolo scritto da Il Boss
[Immagine presa da ilfattoquotidiano.it]