Un tempo di furia e il Cagliari ritrova la vittoria che in trasferta mancava dal 2 settembre: i sardi riaprono la Serie A dopo la sosta con un gran 0-3 al Chievo, ormai spacciato.
Una vittoria che vuol dire buona parte di salvezza. Il Cagliari ritrova il successo lontano dalla Sardegna Arena dopo quasi sette mesi e si mette in una posizione più che tranquilla, visto che allontana forse definitivamente le posizioni a rischio. È bastato un tempo ai sardi per prendersi i tre punti, trovando la bellezza di tre gol entro l’intervallo (non succedeva dal 14 maggio 2017, 3-2 all’Empoli) ossia i primi esterni del 2019, per chiudere la serie di sei sconfitte consecutive fuori dalla Sardegna e avere la meglio in uno scontro salvezza che i rossoblù avevano approcciato con qualche dubbio, in particolare a livello realizzativo, visto che mancava il miglior marcatore Leonardo Pavoletti per squalifica. Invece l’ha sbloccata un insospettabile, Fabio Pisacane su cross dell’ottimo Luca Pellegrini, e l’hanno chiusa due nomi invece più abituati al gol come João Pedro (su giocata magistrale di Nicolò Barella) e Artur Ioniță. È il grande ex Rolando Maran, una vita al Chievo, a dare l’ultima spallata ai veronesi verso la retrocessione, epilogo inevitabile di una stagione da incubo dove nessuno è riuscito a invertire la rotta. Pure nervosa la squadra di Domenico Di Carlo, che dopo aver fatto acqua da tutte le parti nel primo tempo ha passato la ripresa ad avere scatti d’ira e interventi pericolosi, chiudendo in dieci per l’espulsione di Fabio Depaoli: non certo il modo più onorevole per lasciare la Serie A dopo undici stagioni consecutive.
PRIMO TEMPO
È del Chievo la prima chance, dopo sei minuti apertura da destra per Meggiorini, buco clamoroso dell’ex Cacciatore ma il numero 69 calcia addosso a Cragno. È un errore pesantissimo quello dell’attaccante, che peraltro contro il Cagliari aveva debuttato da professionista (14 novembre 2004, al Sant’Elia con la maglia dell’Inter), perché alla prima occasione i sardi fanno gol: al quarto d’ora corner battuto corto, cross preciso di Luca Pellegrini e colpo di testa vincente di Fabio Pisacane. Porta evidentemente bene il Bentegodi al difensore napoletano, visto che l’unico altro gol in stagione l’aveva fatto nello stesso stadio quattro mesi fa in Coppa Italia. Nessuna reazione del Chievo e il Cagliari al 33’ ne approfitta per il raddoppio, gran recupero di Barella sulla propria trequarti e discesa palla al piede, assist sul centro-sinistra per João Pedro e destro piazzato a superare Sorrentino. Dopo aver incassato il secondo montante i gialloblù provano a fare qualcosa ma sono pure sfortunati, perché al 37’ su corner guadagnato da Meggiorini (colpo di testa alzato sopra la traversa da Cragno) è l’altro attaccante Stępiński a incornare prendendo in pieno il palo. Il Chievo però sulle fasce non difende, su cross di Faragò Sorrentino va a vuoto e Ioniță non riesce a mettere dentro, passano però quattro minuti (44’) e su traversone sempre da destra, ma stavolta di Cacciatore, proprio Artur Ioniță prende posizione e di testa fa 0-3. Proteste dei padroni di casa per una trattenuta piuttosto vistosa, ma l’arbitro Abisso (al rientro dopo aver falsato Fiorentina-Inter…) convalida.
SECONDO TEMPO
Si riparte e Barella sfiora l’eurogol, Faragò lo lancia e il centrocampista reduce dal gol in Nazionale in mezzo a tre riesce a saltarli tutti, peccato solo che apra troppo il sinistro e il tiro vada sul fondo. Depaoli entra male e si prende il secondo giallo, per il Chievo non c’è più niente da fare ma nonostante ciò Cragno deve sporcarsi i guanti due volte in tre minuti, entrambe su Léris bravo a calciare al volo di sinistro su cross di Meggiorini e poi ad avventarsi su un pallone vagante sul secondo palo. L’unico a steccare nel Cagliari è uno dei tanti ex, Cyril Théréau, corpo estraneo sostituito da Cerri che si fa ammonire prima di toccare il pallone (spinta a un avversario a gioco fermo) ma sulla seguente punizione di Cigarini di testa manda a lato. Poi non succede più nulla.
Nell’ultimo mese e mezzo il Cagliari aveva sempre vinto in casa e perso in trasferta, ora inverte la rotta e ritrova un successo esterno che mancava dal 2 settembre, 0-1 a Bergamo con l’Atalanta, presentandosi in maniera scintillante al turno infrasettimanale dove martedì alla Sardegna Arena sfiderà la Juventus. Il Chievo resta a un disarmante -14 dalla zona salvezza e non hanno ancora giocato le altre, il finale di campionato sarà un lento addio alla Serie A perché ormai di speranze di mantenere la categoria non ce ne sono più.
CHIEVO-CAGLIARI 0-3 – IL TABELLINO
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Depaoli, Andreolli, Barba, Jaroszyński (53’ Bani); Hetemaj, Dioussé (77’ N. Rigoni), Léris; Giaccherini; Meggiorini (72’ Pucciarelli), Stępiński. Allenatore: Di Carlo
Cagliari (4-3-1-2): Cragno; Cacciatore, Ceppitelli, Pisacane, Lu. Pellegrini; Faragò, Cigarini, Ioniță (81’ Deiola); Barella; Théréau (70’ Cerri), João Pedro (80’ Birsa). Allenatore: Maran
Arbitro: Rosario Abisso della sezione di Palermo (Tegoni – Bottegoni; Pezzuto; VAR Piccinini; A. VAR Fiorito)
Reti: 16’ Pisacane, 33’ João Pedro, 44’ Ioniță
Espulso: Depaoli (CH) al 52’ per doppia ammonizione
Ammoniti: Faragò, Cerri, Cigarini (CA), Léris, Meggiorini, Bani, Giaccherini (CH)
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