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Tutto il tridente neroverde va a segno: Berardi, Sansone e Zaza demoliscono l’Inter e la sorpassano in classifica. Lite a fine gara fra Guarín, Icardi e alcuni tifosi nel settore ospiti.

 

Dopo la Roma anche l’Inter deve abbandonare le residue speranze di raggiungere l’obiettivo prefissato a inizio stagione: i nerazzurri non andranno in Champions League nemmeno con un miracolo sportivo, perché tredici punti dal Napoli in diciassette giornate non si possono recuperare, specie con partite inguardabili come quella di oggi. Un girone fa il 7-0 dell’andata era stata una delle pochissime note positive di una stagione con troppi bassi, e la differenza di valori in campo tra quella partita e questa è paradossale visto che nel frattempo è cambiato l’allenatore e sono arrivati giocatori che si pensava dovessero permettere di fare il salto di qualità. Tra un’involuzione e l’altra le ultime partite sono state una continua discesa di gioco e risultati, e se la sconfitta col Torino era arrivata in circostanze casuali ma cercate questa di Reggio Emilia è stata una disfatta già definita all’intervallo, quando il Sassuolo era avanti 2-0 e avrebbe potuto tranquillamente fare il terzo. Il 4-2-3-1 di Mancini ancora una volta è stato poco utile, con i difensori in balia delle punte avversarie, un centrocampo privo di inventiva e grinta e un attacco abulico in parte riabilitato con i cambi nel secondo tempo, perché Icardi ha segnato e Puscas ha mostrato buoni numeri tanto da far pensare che sarebbe meglio provare lui anziché insistere su giocatori che ormai sembrano aver perso lo spunto di un tempo. Ad aggiungere benzina sul fuoco già acceso dai 90′ di gioco ci hanno poi pensato alcuni tifosi nel settore ospiti, che a fine partita si sono messi a insultare Icardi senza apparente motivo, rifiutando la maglia lanciata in curva dall’argentino e da Guarín e insultandolo, con ovvia reazione da parte del numero 9: successivamente poi una rappresentanza della squadra, incluso lo stesso Icardi, è andata a scusarsi per l’accaduto ma non si capisce come alcuni sostenitori se la possano prendere con uno dei pochissimi che fa gol regolarmente, perché senza i centri di Icardi l’Inter sarebbe in zona retrocessione. Intanto il sogno di Giorgio Squinzi si è avverato: voleva battere l’Inter a tutti i costi e c’è riuscito al quarto tentativo dopo due 7-0 pesantissimi, ora il numero uno del Sassuolo vede i suoi addirittura davanti in classifica, con una salvezza praticamente raggiunta con un girone d’anticipo e la possibilità di giocare il resto del campionato in totale tranquillità, anche se Di Francesco non sarà contento per la tripla squalifica che metterà fuori causa tutto l’attacco titolare la prossima settimana contro la Sampdoria.

PRIMO TEMPO
Due occasioni consecutive su calcio d’angolo fanno pensare a un approccio propositivo da parte dell’Inter, Donkor su rimpallo si fa murare da Biondini sulla linea e Vidic di testa su cross di Shaqiri chiama alla grande respinta Consigli, questa però è solo un’illusio e perché dopo c’è solo Sassuolo, che risponde con due palle gol quasi in fotocopia (schiacciata di Sansone su cross leggermente lungo finita fuori e colpo di testa di Zaza su cross di Vrsaljko smanacciato da Handanovic) e poi segna al 17′, su una palla persa da Guarín a centrocampo i neroverdi ripartono sfruttando la corsia di sinistra dove Donkor fa grande fatica, Missiroli mette un cross in mezzo leggermente sporcato da Medel, Simone Zaza si gira con la difesa interista immobile e di sinistro infila il primo palo sotto l’incrocio, con Handanovic poco reattivo. Primo gol nella storia del Sassuolo contro l’Inter e partita che prende una piega piuttosto netta, i nerazzurri faticano a rispondere e si affidano a conclusioni da fuori sballate (Shaqiri) senza riuscire a bloccare le avanzate neroverdi, alla mezz’ora su un calcio d’angolo battuto corto Nicola Sansone si accentra saltando agevolmente Palacio e dal vertice sinistro dell’area fa partire un destro potente ancora sul primo palo che sbatte sotto la traversa ed entra: è due a zero per il Sassuolo, ed è il quarto gol segnato all’Inter dall’attaccante cresciuto nel Bayern dopo i tre fatti quando giocava al Parma. Un disastro totale la formazione di Mancini, che prima dell’intervallo rischia ulteriormente l’imbarcata con anche forti sospetti di calcio di rigore per un contatto fra Donkor e Longhi.

SECONDO TEMPO
Mancini cambia soltanto la tattica, passando a un 3-4-1-2 con Shaqiri trequartista, l’Inter però non cambia ritmo e continua in un giropalla stucchevole, senza soluzioni differenti dal passaggino orizzontale privo di vitalità già visto contro Empoli e Torino. L’ingresso di Icardi offre una soluzione in più, l’argentino sostituisce un tragico Podolski al 56′ e se non altro aumenta il potenziale offensivo degli ospiti, ma per vedere un tiro in porta bisogna aspettare il 65′ quando una bella intuizione di Shaqiri si trasforma in inserimento centrale con sinistro dal limite finito sul palo. Si vedono le comiche pure in panchina quando viene sostituito Vidic mentre invece doveva essere Donkor a uscire, l’Inter non è nemmeno fortunata perché al 76′ su cross dal fondo del nuovo entrato Brozovic Dodô colpisce a botta sicura e becca in pieno Consigli, che poi blocca sul rimbalzo sulla linea. Entra anche Puscas (pure lui debutto in A) che si mette in mostra con un bel dribbling su Terranova, infortunatosi nuovamente al ginocchio nella circostanza e purtroppo uscito in barella fra le lacrime, e destro potente respinto da Consigli, bravo a ripetersi sulla seguente conclusione rasoterra e angolata di Icardi. All’83’ la pressione interista viene premiata in maniera piuttosto casuale, Magnanelli pressato la passa all’indietro verso Consigli, si inserisce Mauro Icardi che salta il portiere e a porta vuota mette dentro, ci sarebbero sette minuti più altri sei di recupero per trovare il pari ma nonostante l’espulsione di Sansone (doppio giallo, ingenuo il secondo) l’Inter non evita la sconfitta e anzi al 92′ concede un calcio di rigore per un fallo di Donkor su Zaza, con conseguente seconda ammonizione del ghanese. Dal dischetto segna Domenico Berardi, primo penalty stagionale realizzato contro i nerazzurri, e la partita si chiude qui.

Il Sassuolo vince ed effettua il sorpasso in classifica nei confronti dell’Inter, portandosi a quota ventotto punti e riprendendo a vincere dopo due pareggi e una sconfitta, di fatto la salvezza è ormai raggiunta e dalla prossima partita, in casa della Sampdoria, i neroverdi potranno alzare l’asticella dei traguardi da raggiungere. Inter ora tredicesima in classifica e nel baratro, le ultime ore di mercato dovrebbero portare qualche innesto ma fin qui si parla di giocatori che di certo non potranno cambiare il volto di una squadra spenta (Cassano, Ledesma, Santon…), e di certo il prossimo impegno, mercoledì a Napoli per i quarti di Coppa Italia, non si preannuncia per niente agevole.

IL TABELLINO
Sassuolo (4-3-3):
Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Terranova (81′ Brighi), Longhi (61′ Gazzola); Biondini, Magnanelli, Missiroli (75′ Antei); D. Berardi, Zaza, N. Sansone. Allenatore: Di Francesco
Inter (4-2-3-1): Handanovic; Donkor, Vidic (70′ Brozovic), Ranocchia, Dodô; Guarín, Medel; Shaqiri, Kovacic, Palacio (78′ Puscas); Podolski (56′ Icardi). Allenatore: Mancini
Arbitro: Paolo Valeri della sezione di Roma (Costanzo – Schenone; Passeri; Cervellera – La Penna)
Reti: 17′ Zaza, 29′ N. Sansone, 83′ Icardi (I), 93′ rig. D. Berardi
Espulsi: N. Sansone (S) al 90′ per doppia ammonizione, Donkor (I) al 92′ per doppia ammonizione
Ammoniti: Missiroli, Zaza, D. Berardi (S), Ranocchia, Vidic, Icardi, Medel (I)

[Immagine presa da gazzetta.it]