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È pareggio nel sentitissimo scontro fra Inter e Juventus che ha riaperto il campionato dopo la pausa per le nazionali, al gol di Mauro Icardi ha replicato due minuti più tardi il solito Arturo Vidal, nuovamente a segno dopo la doppietta alla Lazio.

 

Non c’è stato nessun vincitore ma tutto sommato sia nerazzurri sia bianconeri possono trovare diversi spunti positivi da questo pari molto intenso ma non troppo spettacolare, che non permette a nessuna delle due rivali di staccare l’altra in classifica mantenendo il percorso netto iniziale, cosa invece successa al Napoli, ma che invece può essere considerato un buon risultato anche in prospettiva futura. L’Inter supera con buone risposte il primo vero test stagionale, e c’era tanta attesa in casa interista per verificare se i progressi delle prime tre gare della gestione Mazzarri potessero venire confermate anche contro un avversario di caratura superiore, la Juve esce dal Meazza con la soddisfazione di aver recuperato immediatamente una situazione che stava diventando difficile e con un’altra dimostrazione della maturità del gruppo allenato da Antonio Conte, perché poche squadre sarebbero riuscite a pareggiare così velocemente dopo aver preso gol a poco più di un quarto d’ora dal termine, con lo stadio contro e l’esaltazione dei tifosi avversari. La sosta per i due turni di qualificazione ai Mondiali era vista come un enorme rischio per entrambe le formazioni, ed effettivamente in casa bianconera qualche problema c’è stato (Cáceres fuori quaranta giorni), ma allo stesso tempo gli infortuni di Barzagli (tendinopatia) e Vucinic (toccato duro durante Polonia-Montenegro) sono stati recuperati in tempo, tanto che sia il difensore sia l’attaccante sono tra gli undici titolari scelti da Antonio Conte, alla centesima panchina juventina. Indicazioni della vigilia rispettate da Mazzarri, Taïder vince il ballotaggio con Kovacic in mezzo al campo, gli altri dieci sono quelli che avevano già giocato dall’inizio nelle vittoriose uscite delle prime due partite di campionato. Praticamente tutto esaurito al Meazza nonostante l’orario “insolito” del sabato alle 18, anticipo disposto perché la Juventus martedì dovrà affrontare la lunga trasferta di Copenaghen per l’esordio in Champions League.

PRIMO TEMPO
Qualche minuto di inevitabile fase di studio, doverosa visto che non si giocava da due settimane, e poi via alle occasioni: è ancora Nagatomo, già a segno contro Genoa e Catania, a sfiorare il terzo gol consecutivo poco dopo aver superato il minuto dieci, su calcio d’angolo battuto verso Campagnaro la cui sponda era stata respinta da Pogba, sulla ribattuta il primo ad arrivare è il giapponese il cui sinistro viene respinto alla grande da Buffon proprio sulla linea, per l’ennesima parata decisiva del recente periodo dopo i grandi interventi con la nazionale nel match di Palermo contro la Bulgaria. I due schieramenti tattici quasi speculari riescono spesso a frustrare le giocate avversarie, i bianconeri provano più volte a ripetere la giocata che nello scorso mese di marzo aveva portato Quagliarella a segnare il momentaneo 0-1 ma l’attaccante campano è in panchina e nella difesa dell’Inter c’è un super Campagnaro, molto attento e puntuale. Per sfondare la Juve si affida al suo uomo tecnicamente più dotato, Pirlo, che al 31′ alza il pallone verso l’area di rigore, Campagnaro per la prima (e unica) volta non è impeccabile e lascia sfilare non accorgendosi dell’inserimento di Pogba, il tocco del francese è debole e Handanovic, ben appostato sul primo palo, smanaccia via. Tante azioni d’attacco, circa una quindicina per squadra, ma pochi tiri in porta, Buffon è di nuovo attento su un tiro (comunque destinato fuori) di Taïder al 42′, a conclusione di un contropiede avviato da Ricky Álvarez, l’Inter chiude in crescita dopo una parte centrale di tempo nella quale era rimasta troppo bassa lasciando l’iniziativa ai rivali, incapaci però di colpire. Si va al riposo a reti inviolate.

SECONDO TEMPO
Conte toglie Lichtsteiner, a rischio secondo giallo dopo un duro intervento sulla fascia (come l’anno scorso), e mette Isla, che avrebbe potuto giocare questa gara a maglie invertite dato che per diverse settimane è stato a un passo dal trasferimento all’Inter. Al 52′ traversone di Cambiasso che pesca Palacio in area di rigore, l’argentino è solo e in posizione regolare ma il suo colpo di testa è debolissimo e Buffon può bloccare senza problemi. Molto meglio i padroni di casa, più presenti nel gioco, ben posizionati in campo, aggressivi al punto giusto in modo da bloccare le fonti della manovra bianconera, sebbene al 58′ un’eccessiva pressione permetta a Tévez, liberatosi in maniera dubbia di Nagatomo, di servire Vidal libero sulla sinistra, il cileno stoppa non perfettamente e poi conclude a rete ma la palla attraversa tutta l’area di rigore senza che nessuno riesca a deviare verso la porta. Al 65′ buona giocata di Guarín, bravo a scaricare il solito destro violento, anche in questa circostanza conclusione fuori sul secondo palo senza alcuna deviazione, poco dopo ottimo stop del colombiano in area ma il suo tiro è ribattuto da Chiellini. Entra Icardi al posto di Taïder e l’Inter passa a uno schema con le due punte, 3-5-2 classico visto che Álvarez già da inizio ripresa si era posizionato sull’out di destra. È proprio l’argentino ex Vélez a recuperare palla a centrocampo su Chiellini, il numero undici se ne va via all’avversario che pure cerca di abbatterlo, attende il movimento di Icardi sul primo palo e poi lo serve con un sublime tocco in verticale che il compagno trasforma nell’1-0 con un destro forte che supera Buffon e fa esplodere il Meazza. Quarto gol in tre partite alla Juventus per il ventenne di Rosario, già a segno due volte lo scorso gennaio allo Juventus Stadium nella vittoria per 2-1 della Sampdoria e nuovamente in rete nell’ultima giornata di campionato al Ferraris. Il vantaggio nerazzurro dura soltanto centoventidue secondi, perché la Vecchia Signora risponde colpo su colpo all’1-0 e rimette in parità il match nel giro di due minuti: Asamoah cerca di sfondare sulla sinistra in un duello con Jonathan, l’esterno ghanese ha la meglio vincendo un rimpallo sulla linea di fondo e riesce a mettere in mezzo, Vidal anticipa Guarín e di sinistro, pur in precario equilibrio, trova l’angolo lontano con Handanovic immobile. Terzo gol in tre partite per l’ex Bayer Leverkusen, già miglior marcatore juventino lo scorso anno con dieci centri in campionato, e primo subito dall’Inter in questa stagione, dopo che nelle prime tre partite la porta di Handanovic era rimasta inviolata. A questo punto la Juve potrebbe anche trovare il clamoroso ribaltone e aggiudicarsi il bottino pieno, ma Tévez (76′) di sinistro manda alto dopo un uno-due con Quagliarella e soprattutto Vidal (88′) va a un passo dalla doppietta con Handanovic mostruoso sul colpo di testa del numero ventitré, servito ancora dal fondo da Tévez, poi Isla si divora l’1-2 mandando fuori da buona posizione.

Finisce 1-1, pareggio che in classifica (per quanto possa valere dopo due giornate e gli anticipi della terza) nega a entrambe le squadre la possibilità di mantenere la leadership (i bianconeri la mantenevano dal 7 aprile 2012), ora del Napoli dopo il 2-0 all’Atalanta, la Juve manca la vittoria numero cento nel derby d’Italia mentre l’Inter interrompe il periodo positivo di tre vittorie senza subire gol, come detto però è un punto importante per tutte e due. Durante la settimana a giocare saranno solo i bianconeri, impegnati nella prima giornata della fase a gironi di Champions League in casa del Copenaghen, l’Inter invece potrà preparare con calma il match di domenica mattina (ore 12.30) contro il neopromosso Sassuolo.

IL TABELLINO
Inter (3-5-1-1):
Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarín, Taïder (68′ Icardi), Cambiasso, Nagatomo; R. Álvarez (80′ Kovacic); Palacio. Allenatore: Mazzarri
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (46′ Isla), Vidal, Pirlo (87′ Padoin), Pogba, Asamoah; Vucinic (72′ Quagliarella), Tévez. Allenatore: Conte
Arbitro: Daniele Orsato di Schio (Di Liberatore – Cariolato; Nicoletti; Banti – Damato)
Reti: 73′ Icardi, 75′ Vidal (J)
Ammoniti: Campagnaro, Ranocchia (I), Lichtsteiner, Vidal (J)

[Immagine presa da sport.sky.it]