La sfida nella sfida fra i due attaccanti argentini la stravince il numero nove dell'Inter, autore di due gol contro la sua ex squadra, mentre la punta blucerchiata nega il saluto al "rivale" e sbaglia un rigore sullo 0-1.
Era il clou della settimana: chi l'avrebbe spuntata fra Mauro Icardi e Maxi López? Uno contro l'altro sul campo, dopo tante discussioni (sopratutto via Twitter) e con la possibilità di avere la meglio sull'altra parte. La storia è nota: Maxi López si sposa e ha tre figli con Wanda Nara, che poi divorzia e si prende Maurito, che pure aveva legato con Maxi lo scorso anno in blucerchiato. Tante accuse, tanti tweet, anche troppa importanza data a una vicenda che sarebbe stato meglio far rimanere privata anziché renderla di pubblico dominio. Clima rovente a Marassi, dove il ritorno dell'ex stella della Sampdoria veniva visto con il fumo negli occhi per come Icardi e la Samp si erano lasciati lo scorso giugno, in maniera burrascosa quasi quanto Maxi López e Wanda Nara, e proprio El Gallina era diventato il nuovo beniamino di casa genovese, con rientro a gennaio in grande stile (rete nel derby inclusa) e i tifosi tutti schierati dalla sua parte e contro l'avversario. In pochi però al Ferraris hanno avuto da festeggiare: uno di questi è stato senza dubbio Icardi (e chi sennò?), che con due gol ha zittito, in senso letterale vista l'esultanza nello 0-1, il pubblico a lui ostile e il biondo centravanti ex Catania, autore invece di una gara pessima con l'aggravante di un rigore sbagliato quando il punteggio non aveva ancora assunto le dimensioni di una goleada. L'Inter ha spazzato via le polemiche relative ai tre pareggi consecutivi arrivati a seguito della sconfitta contro l'Atalanta, riprendendo una marcia verso l'Europa League molto rallentata nelle ultime settimane e trovando un poker di gol che mancava dal 4-2 al Verona dello scorso 26 ottobre: mai, infatti, i nerazzurri avevano segnato più di due reti nel 2014, il pomeriggio genovese da questo punto di vista è stato un modo per ritrovare la via della rete con grande facilità come accadeva a inizio stagione, quando l'attacco interista era il migliore del campionato (sembra passata un'eternità, invece sono soltanto cinque mesi). Aver fatto quasi l'alba lunedì scorso (allenamento alle sette del mattino il giorno dopo la sconfitta per 2-0 contro la Lazio) non è servito a risvegliare una Sampdoria ormai senza più stimoli per il finale di stagione, con la salvezza in tasca e senza alcuna possibilità di ambire a posizioni più importanti, Mihajlovic ci ha provato a caricare a pallettoni la sua squadra, e la storia Icardi-Maxi López era un incentivo in più, ma non è bastata una reazione dopo il gol lampo incassato, perché un super Handanovic ha parato tutto e nella ripresa i blucerchiati sono crollati subendo l'imbarcata. Il tecnico serbo questo pomeriggio ha scontato la seconda giornata di squalifica, in panchina va ancora Nenad Sakic, nel 4-3-3 (o 4-3-1-2, a seconda della posizione di Gianluca Sansone) c'è ovviamente Maxi López in avanti assieme a Éder, a centrocampo il ballottaggio tra Obiang e Krsticic lo vince il primo. Mazzarri, reduce da tante critiche, capisce che è il momento di ridare una chance a Mateo Kovacic, il croato entra nel 3-5-2 interista accanto a Cambiasso e Hernanes, fuori quindi sia Álvarez sia Guarín. Prima del fischio d'inizio grande attesa per il saluto fra le due squadre: Icardi tende la mano per darla a Maxi López ma quest'ultimo non lo degna nemmeno di uno sguardo.
PRIMO TEMPO
Non poteva che essere uno dei due litiganti a fare il primo tiro in porta della partita: Maxi López calcia di destro in maniera potente da posizione defilata, Handanovic copre il primo palo e blocca. La risposta dell'Inter è però migliore: al 13' Palacio va via e crossa verso il centro, destro in girata di Mauro Icardi e il match si sblocca. Proprio Icardi, il più insultato di tutto il pomeriggio, porta avanti gli ospiti e si lascia andare a un'esultanza polemica verso la curva blucerchiata (mani sulle orecchie a simboleggiare di non aver sentito le urla contro di lui), festeggiamento eccessivo per Valeri che lo ammonisce. La chance per pareggiare arriva subito: un ingenuo fallo di Ranocchia su Gastaldello provoca un calcio di rigore per la Sampdoria, il rigorista sarebbe Éder ma ovviamente Maxi López chiede di poter battere, conclusione col destro a incrociare, Handanovic si tuffa e respinge negando all'argentino la possibilità di pareggiare i conti con Icardi. Clima da corrida ora in campo, Éder vola simulando un contatto inesistente dopo un intervento in scivolata di Rolando, Valeri lo ammonisce per il tuffo ma il brasiliano non si placa e se la prende con Samuel e Handanovic, obbligando l'arbitro a dargli il secondo giallo e lasciando così la Sampdoria in dieci. Nonostante l'inferiorità numerica i doriani vanno più volte vicini al pareggio, il "solito" Maxi López al 32' si gira bene e conclude di precisione, Handanovic si distende per deviare, poco dopo altra risposta sensazionale del portiere interista su una punizione diretta all'incrocio di Gianluca Sansone, dall'angolo Mustafi ha spazio a centro area ma manda sul fondo. In chiusura di tempo ulteriore enorme palla gol per la Samp in contropiede, cross dalla destra per Soriano, liberato anche dallo scivolone di un avversario, destro a botta sicura e quarto miracolo in quarantacinque minuti da parte di Handanovic, strepitoso e fondamentale per far andare le squadre all'intervallo sullo 0-1.
SECONDO TEMPO
Nessun cambio per la ripresa, la furia blucerchiata sembra meno evidente rispetto al primo tempo e il solo Gianluca Sansone si rende pericoloso con un tiro sul fondo, peraltro su azione avviata da un banale errore di Ranocchia in fase di impostazione. Ci sono ampi spazi nella retroguardia sampdoriana per far correre Palacio, la prima volta l'ex Genoa manda alto, la seconda volta si presenta davanti a da Costa e di fatto gli tira addosso, palla in calcio d'angolo, Hernanes mette in mezzo e Walter Samuel incorna di testa per il raddoppio. Secondo gol in campionato per il difensore arrivato probabilmente alle ultime partite in nerazzurro (è in scadenza al 30 giugno, potrebbe tornare in Argentina così come Milito, in settimana entrambi sono stati richiesti dal Racing Avellaneda), anche l'altro era arrivato sugli sviluppi di un calcio d'angolo del Profeta, un mese e mezzo fa contro il Sassuolo. Inter scatenata dopo aver trovato il raddoppio, forse anche ricordando i tanti 0-2 sprecati, Kovacic inventa un passaggio geniale per Palacio dentro l'area, assist sul secondo palo per Mauro Icardi, controllo un po' lungo ma nonostante il poco angolo di porta a disposizione il suo sinistro è vincente e al 63' la partita è chiusa. Seconda doppietta consecutiva per Icardi, il pubblico lo insulta ancor più di prima e stavolta non ci sono gesti polemici ma solo la felicità per l'ottava rete in campionato, una ogni 129' giocati. Maxi López prova a trovare il sussulto per accorciare le distanze con un destro angolato di poco a lato, per la Sampdoria ormai c'è poco da fare (adesso l'inferiorità numerica si fa sentire eccome) e nemmeno l'uscita dal campo di Icardi, ovviamente fischiatissimo, cambia l'andamento di un match fortemente indirizzato, al 79' su invito di Álvarez Rodrigo Palacio si presenta a tu per tu con da Costa e di destro piazza in porta il pallone del definitivo 0-4, ennesima delusione per i tifosi blucerchiati visti i suoi trascorsi nell'altra sponda del capoluogo ligure.
Vittoria larga e con grosse ripercussioni in classifica per l'Inter, perché nella zona Europa League vincono soltanto Fiorentina, Milan e Torino: i nerazzurri aumentano di tre punti il distacco su Atalanta, Lazio e Verona mentre sono due le lunghezze date al Parma, prossimo avversario al Tardini nel sabato di Pasqua in un vero e proprio scontro diretto per il quinto posto. Sampdoria ormai quasi in vacanza, nella prossima giornata Mihajlovic potrà tornare in panchina contro un'altra delle sue ex squadre, il Catania ormai a un passo dalla retrocessione.
IL TABELLINO
Sampdoria (4-3-1-2): da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini; Obiang (58' Krsticic), Palombo (84' Lombardo), Soriano; G. Sansone (66' Okaka Chuka); Éder, Maxi López. Allenatore: Sakic (Mihajlovic squalificato)
Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Rolando, Samuel; D'Ambrosio, Kovacic (79' Milito), Cambiasso, Hernanes (75' Taïder), Nagatomo; Palacio, Icardi (69' R. Álvarez). Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Paolo Valeri di Roma 2 (Posado – Tasso; Ghiandai; Celi – Di Paolo)
Reti: 13', 63' Icardi, 60' Samuel, 79' Palacio
Espulso: Éder (S) al 20' per doppia ammonizione
Ammoniti: Icardi, Samuel, Ranocchia (I), Costa (dalla panchina), Soriano, Regini, Gastaldello, Krsticic (S)
Note: al 18' Handanovic (I) ha parato un rigore a Maxi López (S)
[Immagine presa da gazzetta.it]