Al Meazza i nerazzurri giocano una delle migliori partite della propria stagione e stendono il Napoli, nuovamente battuto fuori casa e ormai destinato ad abdicare nella lotta per il titolo.
L'Inter si vendica. Dopo i due pali all'ultimo minuto nella partita d'andata e le infinite polemiche per il litigio fra Sarri e Mancini nel finale del match di Coppa Italia i nerazzurri battono il Napoli e lo tagliano definitivamente fuori dalla contesa con la Juventus per il primo posto. Una grande prova della squadra di casa, forse mai così brillante nemmeno quando era in testa alla classifica, capace di togliere qualsiasi sbocco offensivo agli avversari che pure venivano da sessantasei gol in trentuno giornate e, pur privi di Gonzalo Higuaín ancora squalificato, ne avevano rifilati tre al Verona soltanto sei giorni fa. I nerazzurri di fatto sono ripartiti dalla mezz'ora di cinque mesi fa, quando avevano schiacciato il Napoli in dieci e sotto 2-0 fino a sfiorare il pareggio, stavolta l'epilogo è stato diverso e molto più felice. L'uomo in più per l'Inter è stato il suo centravanti e capitano, Mauro Icardi, autore di una prova sontuosa aperta con il gol dopo tre minuti e qualche secondo, con uno stop da grandissimo attaccante e la solita freddezza davanti al portiere (sono quindici in campionato, alla faccia di chi solo qualche mese fa lo metteva in discussione: questo qui è un centravanti verissimo) ma anche una non comune capacità di servire i compagni, con diversi assist fra cui quello per il raddoppio di Marcelo Brozovic, un altro che ha spaccato in due la partita muovendosi fra il centro e la fascia mandando in tilt chi passava di lì con la maglia azzurra. Troppo piatto però il Napoli, colpito a freddo e mai riuscito a rialzarsi: neanche un cambio di ritmo, una scossa, un tentativo di volgere a proprio favore il pesante passivo dell'intervallo. Stavolta Maurizio Sarri non ha trovato le giuste contromisure, preoccupano la sensazione che dopo il KO di Udine la squadra possa aver un po' mollato e la difficoltà partenopea di creare occasioni, visto che stranamente nella ripresa Handanovic non ha nemmeno dovuto fare una parata, e le uniche che ha fatto sono state su tiri da fuori. Manolo Gabbiadini ha fallito l'occasione: chiuso fra Miranda e Murillo non l'ha vista praticamente mai, stavolta Higuaín è mancato eccome e ora la Juventus è scappata.
PRIMO TEMPO
Come all'andata alla prima azione è subito gol, non dopo un minuto bensì dopo quattro e da parte dell'Inter, lancio col contagiri di Medel per Mauro Icardi che parte in leggera posizione di fuorigioco, stoppa in maniera strepitosa il pallone e supera Reina per il suo quindicesimo gol in campionato. Protesta Sarri per la posizione dell'argentino, effettivamente avanti di poco, ma il guardalinee Manganelli convalida: 1-0. Napoli costretto a inseguire dopo pochi minuti come già accaduto altre volte in questo girone ma quasi sempre in casa, gli azzurri subiscono il pressing nerazzurro e riescono a liberarsene solo a metà tempo, quando cambia per una decina di minuti l'inerzia del match con forte pressione ospite e Inter che soffre, con Handanovic costretto a due interventi su tiri da fuori, il primo centrale di Hamšík respinto con affanno e il secondo alla mezz'ora di Allan destinato sotto la traversa e alzato sopra con la mano di richiamo. L'Inter prende fiato e ritrova lucidità in finale di tempo, Icardi si traveste da rifinitore e serve un bel cross dal fondo a Jovetic che gira di controbalzo ma Reina blocca, poi al 39' l'argentino riceve palla da Kondogbia e di tacco prolunga per Jovetic, scarico a destra verso Brozovic e gran cross sul secondo palo per il colpo di testa di Perišic in tuffo: azione splendida, palla sul fondo ma l'Inter chiude bene e a un minuto dal riposo raddoppia, Jovetic lancia Icardi stavolta in posizione regolare, assist per la corsa di Marcelo Brozovic che solo davanti a Reina lo batte di pallonetto, 2-0.
SECONDO TEMPO
Sarri non cambia subito ma lo fa dopo quattro minuti mettendo dentro Mertens e Ghoulam per Insigne e Strinic. Un cambio gioco di Hamšík pesca Callejón, fendente al volo non si sa se più tiro o più cross e palla che sibila pochi centimetri sul palo alla destra di Handanovic. Potrebbe essere il segnale di una ritrovata forza napoletana, invece è solo un tentativo isolato, anzi l'Inter sfiora due volte il 3-0 in pochi minuti con un colpo di testa di Murillo a lato su corner e un'incertezza fra Reina e Albiol che fa perdere il pallone al portiere, Icardi appoggia dietro per Jovetic che tenta il pallonetto e Koulibaly salva di testa sulla linea. Il Napoli non affonda il colpo, l'Inter attende e fa passare i minuti senza difficoltà, gli azzurri si limitano ancora a soluzioni da fuori area come un sinistro a giro di Hamšík nuovamente alto, ci prova pure Ghoulam ma i risultati sono identici. Non c'è nemmeno un tiro in porta da parte degli ospiti nella ripresa: i quattro minuti di recupero dati da Rocchi passano via con il pubblico del Meazza in festa.
L'Inter torna a vincere in campionato contro il Napoli a oltre tre anni dall'ultima volta (9 dicembre 2012, 2-1 con reti di Milito e Guarín) e, in attesa del turno infrasettimanale di mercoledì contro il Genoa, consolida il quarto posto portandosi per almeno una notte a tre punti dalla Roma terza, con i giallorossi che dovranno giocare domani mattina contro l'Atalanta. Anche il Napoli tiferà per gli orobici, visto che i giallorossi possono accorciare a -3 e con lo scontro diretto in programma fra nove giorni ora la certezza del posto ai gironi di Champions comincia a scricchiolare.
IL TABELLINO
Inter (4-4-2): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Brozovic, Medel, Kondogbia (62' Biabiany), Perišic; Icardi (88' Palacio), Jovetic (77' Felipe Melo). Allenatore: Mancini
Napoli (4-3-1-2): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic (50' Ghoulam); Allan, Jorginho (73' El Kaddouri), Hamšík; Callejón, Gabbiadini, Insigne (51' Mertens). Allenatore: Sarri
Arbitro: Gianluca Rocchi della sezione di Firenze (Padovan – Manganelli; Crispo; Orsato – Damato)
Reti: 4' Icardi, 44' Brozovic
Ammoniti: Nagatomo, Murillo, Perišic, Kondogbia (I), Jorginho, Albiol, Mertens (N)
[Immagine presa da corrieredellosport.it]