Partita mediocre all’Olimpico di Torino, granata e nerazzurri non riescono a superarsi e il protagonista della serata è (in negativo) l’arbitro Doveri, che fischia un rigore inesistente poi sbagliato da Larrondo ed espelle Vidic in maniera troppo fiscale.
Saranno state le fatiche di coppa, sarà stato il mercato che ancora non ha reso complete le due rose, sarà stato qualche altro fattore esterno, ma Torino e Inter dovevano e potevano fare di più nel loro debutto in campionato. Un rigore molto discusso fallito per i padroni di casa, il primo tiro in porta dopo sessantotto minuti di nulla assoluto per gli ospiti: basterebbero questi dati per far capire quanto poco spettacolo si sia visto all’Olimpico, ma naturalmente ci sono ulteriori motivi che hanno portato a questo noioso zero a zero. Cosa non ha funzionato nel Toro? In primis l’attacco, non tanto per colpa di Fabio Quagliarella che anzi si è mosso bene, acclamato a gran voce dal pubblico che vede in lui il nuovo beniamino, quanto del suo partner Larrondo, al contrario fischiato e autore di un erroraccio dal dischetto nella chance più ghiotta della partita. L’ex attaccante del Siena si è ritrovato titolare a causa dell’infortunio di Barreto e della partenza di Cerci direzione Madrid (sponda Atlético), ma non ha dato quelle risposte che Ventura si attendeva ed entro le 23 di lunedì Cairo e Petrachi dovranno necessariamente acquistare una punta per essere competitivi in Europa. Capitolo Inter: anno nuovo squadra vecchia, nel senso che pur avendo quattro nuovi acquisti titolari si sono viste le stesse identiche lacune dell’anno scorso, specialmente nella produzione del gioco, come al solito ai minimi storici quando i nerazzurri giocano a una sola punta, con il povero Icardi lasciato in balia dei tre centrali del Torino e mal assistito da Hernanes e Kovacic al di sotto delle loro potenzialità. Anche per l’Inter urge fare qualche ritocco prima della fine del mercato, soprattutto in caso di partenza di Guarín, perché una squadra che vuole tornare a lottare per il terzo posto non può creare così poco e non avere idee in fase di possesso: cambiano gli interpreti ma il (non) gioco è sempre uguale, e in questo le colpe sono soprattutto di Mazzarri.
PRIMO TEMPO
Primo tempo piuttosto avaro e poverissimo di emozioni con solo un tiro in porta. Comincia discretamente l’Inter con un tiro da fuori di M’Vila alquanto sbilenco, una conclusione che non impensierisce affatto Padelli, fresco di prima convocazione in nazionale per le partite contro Olanda e Norvegia. L’episodio più importante della prima frazione avviene al 19′, El Kaddouri tocca dentro per Quagliarella che cade, subentra Larrondo in anticipo su Juan Jesus ma Doveri fischia fermando l’attaccante argentino, solo davanti alla porta, concedendo un calcio di rigore al Torino piuttosto misterioso perché dalle immagini non si nota alcuna irregolarità di Vidic sull’ex punta della Juventus. Il rigorista granata sarebbe El Kaddouri, a segno giovedì dal dischetto, ma Larrondo pretende di calciare e lo fa malissimo centralmente, Handanovic non ha troppi problemi a respingere il tiro. È il secondo rigore di fila sbagliato in campionato dal Torino dopo quello di Cerci a Firenze nell’ultima giornata, nonché il terzo di fila parato dallo sloveno dopo aver ipnotizzato Cassano e Maxi López ad aprile. L’Inter attacca poco e molto male, la porta di Padelli non la vede neanche per sbaglio e Icardi unico centravanti è troppo isolato, due colpi di testa di Hernanes e Ranocchia sul fondo e un tiro da fuori di Kovacic a lato mandano le squadre all’intervallo senza grossi sussulti.
SECONDO TEMPO
Grossa chance in contropiede per l’Inter in avvio, Medel dà a Hernanes che però ci mette un eternità per servire Icardi vanificando la ripartenza veloce. È tuttavia il Torino ad avere le occasioni migliori, addirittura tre in poco più di un minuto, prima Quagliarella verticalizza per Larrondo che riesce solo a sfiorare, poi Bovo da fuori scalda i guanti di Handanovic, infine traversone di Darmian, sponda di Larrondo, Quagliarella anticipa Juan Jesus e manda di pochissimo a lato. Mazzarri capisce con enorme ritardo di non poter continuare con una sola punta, peraltro mai servita, e mette Osvaldo per M’Vila, l’italo-argentino ci prova due volte di testa non inquadrando la porta, ma di certo con lui in campo l’Inter è più pericolosa e al 68′ trova il primo tiro in porta, Hernanes pesca proprio Osvaldo in area, tocco di punta respinto da Padelli e grande intervento di Gazzi per anticipare Medel al limite dell’area. Si arriva stancamente alla fine con un solo tiro, di Hernanes deviato da Padelli, il Torino preme meno e sembra accontentarsi del pareggio, a ravvivare il finale ci pensa nuovamente Doveri, che al 92′ espelle Vidic (cosa gli ha fatto di male?) dopo un applauso a seguito di un fallo subito, a vedere se indirizzato all’arbitro e soprattutto se polemico.
Finisce a reti inviolate con le proteste dei giocatori dell’Inter per la direzione “particolare” di Doveri, un punto che muove la classifica ma che di certo non può esaltare nessuna delle due squadre per quanto visto in campo. Dopo la sosta Inter e Torino daranno via a una vera e propria maratona con tre settimane fittissime nelle quali giocheranno sempre due volte ogni sette giorni, sarà dunque necessario per entrambe fare meglio rispetto a stasera.
IL TABELLINO
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic (71′ Molinaro), Gazzi, Nocerino, El Kaddouri (55′ Sánchez Miño), Darmian; Quagliarella, Larrondo. Allenatore: Ventura
Inter (3-4-2-1): Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Jonathan (85′ Nagatomo), Medel, M’Vila (56′ Osvaldo), Dodô (80′ D’Ambrosio); Kovacic, Hernanes; Icardi. Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Daniele Doveri della sezione di Roma 1 (Giallatini – Dobosz; Tasso; Giacomelli – Fabbri)
Espulso: Vidic (I) al 93′ per comportamento non regolamentare
Ammoniti: Maksimovic (T), Hernanes (I)
Note: al 20′ Handanovic (I) ha parato un calcio di rigore a Larrondo (T)
[Immagine presa da corrieredellosport.it]